Narrativa straniera Romanzi Una primavera troppo lunga
 

Una primavera troppo lunga Una primavera troppo lunga

Una primavera troppo lunga

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Primavera: la stagione degli amori che preludono alla nascita della coppia… La primavera di Ikuo e Momoko, però, durerà più del previsto e più di quanto avrebbero desiderato. Il loro rapporto sarà messo alla prova da contrattempi e incidenti di ogni genere. Quasi sconosciuto all’estero, in Giappone "Una primavera troppo lunga" divenne subito un bestseller trasposto in un film di successo l’anno seguente, e l’espressione “una primavera troppo lunga” per un periodo indicò comunemente un fidanzamento troppo lungo. Mishima aveva cominciato a pubblicarlo a puntate su una rivista popolare a gennaio del 1956, proprio mentre su una rivista letteraria iniziava la serializzazione de "Il padiglione d’oro", uno dei suoi lavori più rappresentativi. Serio e impegnato il secondo, è invece lieve e ironico il primo, che appartiene a un filone di opere in cui, secondo il noto critico e amico di Mishima Donald Keene, il grande scrittore riversò aspetti del suo carattere che trovavano poco spazio nella sua produzione seria, come l’umorismo e il gusto per la caricatura. Anche in quest’opera più leggera, l’arte del grande scrittore è riconoscibile nella splendida costruzione dell’intreccio, nella profondità dei personaggi resa con pochi tocchi sapienti, nei temi a lui cari che non rinuncia a trattare, nella sua visione dell’uomo e del mondo raccontata, in questo caso, con spirito e disincanto.



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Una primavera troppo lunga 2024-05-22 16:05:09 68
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68 Opinione inserita da 68    22 Mag, 2024
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Amore consapevole

…” In questo anno siamo diventati adulti. La felicità è cosa che possiamo prendere semplicemente a piene mani, con gratitudine”…

Il turbolento iter sentimentale di due ragazzi, Ikuo e Momoko, di estrazione sociale differente, destinati a un matrimonio che, ottenuto con difficoltà il benestare delle rispettive famiglie, deve attendere ancora tredici mesi per compiersi, al termine degli studi universitari di Ikuo, colorandosi dell’ imprevedibile respiro di giorni destinati a unirli per sempre.
Un viaggio intimo, frammentario, imprevedibile, irto di ostacoli, un percorso parallelo, separato, divergente di due vite ancora acerbe, indefinite, inconsistenti, nell’ iniziale sentimento di essere catalizzatori del mondo, muovendosi con calma, accompagnati dalla vita in una corrente dolce e tranquilla.
Un rapporto fondato sulla timidezza e tranquillità’ di Ikuo, studente di giurisprudenza che odia la propria debolezza, mentre Momoko, impiegata nelle libreria di famiglia, bella e brava, pensa di amare troppo ma crede fermamente in quel sogno e vorrebbe che lui fosse più aperto.
Un’ unione inconsapevole che sembra percorrere un sentiero definito e destinato all’ ovvio, una declinazione che esporrà la copia alle inevitabili difficoltà del presente, attutendone i contorni di unicità, rivestendola di una routine che pare smorzarne l’ intima essenza.
Il rapporto tra Ikuo e Momoko respira di incertezza, sembra smarrire il proprio senso di profondità, di intensità sentimentale ed emozionale, gli sguardi rubati, il piacere della carne, oltraggiato e percosso da quell’ attesa che ne ha sottratto la passione della conoscenza.
Mentre i mesi scorrono e il traguardo si avvicina, la sottrazione spiritale e corporale declina nelle turbolenze del reale, abbandonandosi a desideri irrefrenabili, a paventate curiosità erotico-sentimentali, artefici sconclusionati del proprio destino, riflesso di altre storie, vittime di complotti e di gelosie, di un mondo che non sa cosa farsene del loro amore.
L’ attesa vive e sopravvive a se stessa per farsi insostenibile, un cammino che scoperchia la bruttezza del reale, riflettendo ai loro occhi la bellezza, l’ unicità, la purezza, la fedeltà del loro amore.
Momoko riconosce in Ikuo lo specchio di una gioventù pulita, in lei sopraggiunge una strana pace, allontanando da entrambi quel senso di inquietudine che fino a quel momento li ha attraversati, rafforzando un legame che li avvicina al comune senso del pericolo rasserenandoli.

…” Due spiriti uniti senza l’ intralcio della carne, due cuore mai così vicini ”…

Yukio Mishima, in questo romanzo giovanile uscito per la prima volta in Giappone nel 1956, appartenente al filone leggero della sua produzione letteraria, costruisce un intreccio intimo, delicato, intenso che pone relazioni e sentimenti al centro della vita dei due protagonisti.
È una levita’ vivida e profonda, tra l’ ironico e il malinconico, sempre presente a se stessa, una riflessione su un reale controverso che cerca di deviare un destino già scritto.
La consapevolezza riporta a se’ una relazione discussa ma indiscutibile, sospinta da una forza intrinseca che certifica l’ indissolubilità e la normale grandezza di un legame siffatto.


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