Narrativa straniera Gialli, Thriller, Horror Tutti su questo treno sono sospetti
 

Tutti su questo treno sono sospetti Tutti su questo treno sono sospetti

Tutti su questo treno sono sospetti

Letteratura straniera

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Ernest Cunningham è nei guai. Dopo essere diventato famoso per aver scritto un true crime sulla sua famiglia – una famiglia micidiale: hanno tutti ucciso qualcuno –, il suo agente letterario e il suo editore gli chiedono con insistenza un nuovo libro. Ma dove trovare l’ispirazione, senza che qualcuno ci rimetta la pelle? L'occasione si presenta sotto forma di un invito al Festival Australiano del Giallo. In omaggio ad Assassinio sull’Orient Express di Agatha Christie, gli organizzatori hanno deciso di riunire un gruppo di celebri giallisti a bordo del Ghan, il treno che attraversa l’Australia, da Darwin a Adelaide. Durante il viaggio, Ernie avrà modo di confrontarsi con i colleghi e forse, chissà, di mettersi finalmente al lavoro. Neanche il tempo di partire che ci scappa il morto. Per deformazione professionale, ciascuno dei giallisti inizia subito a elaborare teorie in base alla propria specializzazione: c’è chi procede per deduzione, chi veste i panni del medico legale e chi traccia il profilo psicologico del possibile assassino. A bordo sono tutti sospetti. Sulla carta sanno tutti come ragiona un detective e, prima ancora, come si commette un crimine, ma chi è passato dalla teoria alla pratica? Dopo il grande successo di Tutti nella mia famiglia hanno ucciso qualcuno, Benjamin Stevenson torna con un giallo brillante e ricco di humour, che corre davvero come un treno verso il più sorprendente dei finali. Un viaggio in treno. Un cadavere alla prima fermata. Dei passeggeri molto sospetti: sanno tutti come cavarsela con un delitto. Chi di loro è il colpevole?



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Tutti su questo treno sono sospetti 2024-04-28 15:33:24 Jaeger
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Jaeger Opinione inserita da Jaeger    28 Aprile, 2024
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Una nostalgica ma moderna indagine sul treno

Ernest Cunningham, già protagonista del romanzo precedente "Tutti nella mia famiglia hanno ucciso qualcuno" ha il blocco dello scrittore, ha già intascato l'anticipo del suo prossimo libro ma non ha scritto neppure una riga.
Ecco dunque che accetta di partecipare a una convention cui è stato invitato con alcuni affermati scrittori di gialli, nella speranza che arrivi l'ispirazione. La particolarità è che l'evento si svolge appunto su un treno che attraversa parte dell'Australia.

La scena è pronta: omicidio e numero ristretto di sospetti tra cui gli "esperti del mestiere".
Tutti hanno un movente, ma chi è l'assassino?
Tra i giallisti c'è chi è esperto di autopsie, chi di psicologia, e dunque si indaga un po' sotto tutti i punti di vista, ma "alla vecchia maniera". Si susseguono gli interrogatori e si raccolgono indizi.

Si tratta di un giallo classico, scritto con uno stile frizzante, ironico e moderno.
Capolavoro? Sconvolgente o originalissimo? No, tant'è che l'assassino è piuttosto facile da individuare per un lettore esperto e appassionato del genere.
Resta però una lettura molto piacevole, leggera e scorrevole che non scimmiotta in alcun modo "Assassinio sull'Orient Express", altro punto a favore.
La risoluzione del caso non è campata per aria o improbabile, alla fine tutto torna e quello è l'importante.

Da menzionare che lo scrittore si rivolge direttamente al lettore, una particolarità di questo autore che gioca anticipando fra quante pagine ci sarà un omicidio o quante volte verrà scritto il nome del colpevole.
Trovata che può piacere come no, a me non ha disturbato.

Lettura veloce, un po' "da ombrellone" se vogliamo, ma senza grossi difetti. Per i nostalgici dei gialli inarrivabili della Christie.




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