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Notre-Dame de Paris
 
Notre-Dame de Paris 2010-11-28 09:48:19 barch76
Voto medio 
 
4.5
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
4.0
barch76 Opinione inserita da barch76    28 Novembre, 2010
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L'amico Vittorio

Un giorno ci capita di ritrovare un ragazzo sulla trentina con un cervello enorme(Hugo aveva una capacità cranica di 2 Lt.),riesumato da un remoto e polveroso angolo di libreria,così,tanto perchè non si sà cosa leggere,visto che altre volte era stato disseppellito,e poi rimesso mestamente al suo posto.L'inizio non è dei più promettenti,il narratore,che ci racconta gli eventi standoci a fianco e non dentro la vicenda,si dilunga in interminabili e a volte incomprensibili descrizioni di situazioni e paesaggi,ma la vetta questa volta deve essere conquistata,così proseguiamo a fatica la lettura.
Se siamo tenaci,se sopportiamo l'amico Victor,se gli dimostriamo di essere fedeli,egli ci premierà.
Così tutto d'un tratto fuoriescono affreschi nitidi e dettagliati di personaggi dalle personalità complesse,vicende,intrecci,colpi di scena,amore,odio,vendetta,passione,carità,nell'insieme condito da uno stile scorrevole e confidenziale,da un senso ironico divertentissimo,dando vita ad un affresco della Parigi e dei Parigini del '400 che incanta e ci tiene incollati alla lettura.
Non mi dilungo sulla vicenda,ogni recensione più approfondita su Hugo e la sua opera potrebbe essere sacrilega fatta da un comune lettore,mi sento solo di consigliarne a tutti la lettura,per puro svago e per arricchimento.

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Commenti

5 risultati - visualizzati 1 - 5
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03 Dicembre, 2010
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Bellissima.
Eccezionale anche il passaggio sulla capacità cranica...
Grande Marcello!
Mannaggia. Lo sapevo io che dovevo tenere duro.. Ma l'inizio è assolutamente di una noia mortale! Vorrà dire che ci riproverò, ma vedrò di essere più tenace. Dell'amico Vittorio (ahah, sei un genio..) ho amato tantissimo L'Ultimo Giorno di un Condananto a Morte, perciò mi sono catapultata sul suo 'masterpiece', anche se poi sono rimasta subito delusa. Però si parla di tre anni fa ormai, forse all'epoca ero ancora troppo piccina, chissà..
Bella recensione, Marcello.
Lo sto leggendo in questi giorni ed in effetti l'incipit è veramente tosto....
A presto
Silvia

26 Febbraio, 2011
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Grazie Silvia,ma la cosa che più mi ha stupito è che Hugo all'epoca della scrittura di questo romanzo aveva 26 anni!Dimostrando un livello di maturità che oggi farebbe impallidire professori ben più attempati.

27 Febbraio, 2011
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