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Il Maestro e Margherita
 
Il Maestro e Margherita 2011-03-27 09:02:01 Frax90
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4.8
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
5.0
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5.0
Frax90 Opinione inserita da Frax90    27 Marzo, 2011
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é ora è ora!

Capolavoro postumo del maggiore e aimè più sconosciuto novellista novecentesco,"miracolo che ognuno di noi deve salutare con commozione"(cit. Eugenio Montale),manufatto satirico e appariscente,"il maestro e margherita", è indubbiamente l'opera che ha consacrato l'immortalità letteraria di Michail Bulgakov. Scomparso prematuramente all'età di quarantanove anni, Bulgakov, è stato perennemente eclissato, durante la sua celere vita, dall'ombra imponente e mastodontica delle grandi cariatidi russe:Dostoevskij e Tolstoj.Nonostante l'ammirazione e l'encomio per questi grandi maestri(più volte evidenziato nel corso della narrazione del romanzo),Michail prova, a parer mio, una sorta di ossequiosa venerazione per questi due giganti...complessi d'inferiorità letteraria e scrittoria?Spero vivamente di no,siccome non ha niete da invidiare a questi suoi "concittadini".
Ciò, ci viene dimostrato con questo Romanzo - poema,indice di grandi doti artistiche. Il personaggio più appariscente attorno a cui ruota l'opera è il Diavolo,ma non Satana come noi lo ricordiamo o lo immaginiamo dalle raffigurazioni bibliche o dalle folk loriche leggende popolari(dimenticatevi la barba caprina, gli zoccoli , le corna ed il tridente), bensì apparentemente solo un uomo ben vestito che compare dinanzi a due cittadini, uno dei quali sta enumerando le prove dell'inesistenza di Dio accompagnato e confortato dalla frescura mattutina. Il neo-venuto(non voglio anticiparvi nulla), smembrerà la tesi di questo compagno russo...e non solo quella. La vicenda s'intreccerà poi con le celebri vicissitudini vitalizie di Ponzio Pilato,quinto procuratore della giudea,vicissitudini alle quali, il nostro elegante”gentleman”, era ovviamente presente.
Qui si insinua il dubbio e la folle curiosità di conoscenza nella mente del lettore:"chi è veramente costui,onnipresente,misterioso,cupo,amaro ,triste che incute rispetto e paura?".Si chiama Woland,professore e storico di magia nera, ginto fino in Russia per esibirsi al teatro di varietà di fronte alla vasta e cospicua popolazione,bramosa di effetti speciali e divertimento. La seànce occulta, però, non da i frutti tanto agognati, infatti,i “trucchi” di magia saranno così spettacolari da creare profondi disturbi socio_comportamentali o addirittura psichici alla quasi - totalità degli spettatori del “varietè”.
Come espongono le critiche e le recensioni al romanzo(svolte da scrittori assai più competenti di me) ,il tema centrale dello scritto è la passione miscelata con un crudo realismo. Accondiscendo in parte, siccome indubbiamente la passione è un tema ricorrente nel filo logico della narrazione, ma (e mi rivolgo a lettori audaci e volenterosi rilettori) io porrei lo sguardo sull’area tematica della corruttibilità umana. La corruzione si evince da ogni minimo dettaglio che Bulgakov infonde su ognuno dei suoi personaggi:una buona retorica accompagnata a una bella mazzetta risolve ogni problema. Così ,aimè,è anche nella vita reale, trasbordante di immoralità, vigliaccheria e orgogliosa putrefazione dell’anima.L’accento su ciò da me appena discusso è evidente e facilmente riscontrabile nel romanzo,ciononostante ,all’interno di questo arzigogolato labirinto di corruttibilità materiale ed emotiva, emerge una nota di passione in si bemolle,un suono dolce e caldo,rappresentato dall’amore sconfinato ed irrecintabile di Margherita per il Maestro. Un amore apparentemente sfiorito a causa di un insuccesso letterario del Maestro, ma che si dimostrerà ancora rutilante di fuoco nel cuore , seccato dalle lacrime salate,di Margherita. Quindi, cosa non fare per riconquistare l’affezione dell’amato? Vendere i propri servigi al Diavolo in persona si può bastare?Allora eccovi serviti,o lettori,ancora una volta dal tema del Compromesso, magari una “convenzio” a fin di bene, per riagganciarci a qualcosa di eternamente perduto….pur sempre però pattuizione blasone di effimera solidità dei valori e del rispetto umani.
Cercando di non essere eccessivamente prolissi,(mi scuso vivamente per i peccati di estensione), auguro a tutti voi una buna lettura!

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27 Marzo, 2011
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Complimentoni,io di Bulgakov ho letto solo "cuore di cane",e poi ho detto basta.
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Frax90
27 Marzo, 2011
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"Cuore di cane" non ho ancora provato a leggerlo, siccome ho voluto partire dal capolavoro principale che ha consacrato questo grande scrittore,però sarà sicuramente una delle mie letture nel futuro più prossimo.Credo non sia al pari(dal punto di vista letterario e scrittorio) del "maestro e margherita"...ma non si può mai dire=)

27 Marzo, 2011
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Non lo so sinceramente,io Bulgakov l'ho letto una ventina d'anni fà,mi ricordava molto lo stile Kafkiano,forse è per questo che con me non ha particolarmene attecchito(sperando che qualcuno non senta...).Pensavo all'eclissi subita da questo scrittore rispetto Tolstoy e Dostoevskij,se pensi ai periodi di produzione,Bulgakov era in pieno regime totalitario,di cui era anche un convinto critico,la spiegazione diventa logica.
In risposta ad un precedente commento
Frax90
27 Marzo, 2011
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Sicuramente il regime totalitario che incornicia tutta la produzione di Bulgakov e la critica ferrea dello scrittore nei confronti di quest'egemonia politica(e non solo)hanno provocato un'eclissi letteraria notevole delle sue opere e quindi, come dicevi giustamente tu,la spiegazione è logica.Tuttavia credo ,anche, che Michail abbia toccato alcuni punti deboli dell'animo umano, che ciascuno di sa benessimo di possedere:tutti prima o poi cediamo a qualche compromesso,grande o piccolo che sia. Questo tangere le debolezze emblematiche di ognuno, credo abbia fortemente infastidito molti critici e letterati dell'epoca, che promossero un certo distacco dall'opera...diacimo costringendo le persone(lettori) a quardarla con perplessità, più che con la classica "bramosia del nuovo". Per quanto riguarda lo stile...qualche similitudine con Kafka la si può trovare...anche se personalmente ritengo Bulgakov migliore...Frank non mi ha mai colpito particolarmente("La metamorfosi" si carina...ma niente di rivoluzionario ed innovativo;Ovidio docet),comunque questo è puramente un parere personale ed ognuno è libero di dissentire=).
Io preferisco "le cariatidi" :)))
ho letto quest'opera, ma non mi ha entusiasmato per niente... Nemmeno io leggerò più Bulgakov! :) ma Kafka sì!!!! :)
ciao ragazzi :)
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Frax90
27 Marzo, 2011
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Capisco benissimo.Effettivamente Bulgakov ha uno stile particolare(è difficile non perdersi nel pantano di informazioni che propina durante il corso della narrazione)...o lo si ama o lo si odia.Io personalmente lo amo, ma chiunque lo può dipsrezzare selvaggiamnete...ahaha;)
Già :) :) ;)

28 Marzo, 2011
Ultimo aggiornamento:
28 Marzo, 2011
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Carissimo Fabio,non si può dissentire assolutamente di un'opinione espressa in termini personali,soprattutto quando,come hai fatto tu,viene motivata con cognizione di causa.La letteratura,come tutta l'arte in genere,e bella perchè è soggettiva,ma diventa meravigliosa quando da luogo a dicussioni costruttive,e rispettose.Bravo.
Vero :)
In risposta ad un precedente commento
gio gio 2
28 Marzo, 2011
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verissimo;)))
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