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Una vita
 
Una vita 2014-05-13 16:51:39 LittleDorrit
Voto medio 
 
4.3
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
LittleDorrit Opinione inserita da LittleDorrit    13 Mag, 2014
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La caduta delle illusioni

Dopo aver attraversato i destini, le passioni e le vicissitudini di molte eroine della letteratura inglese e non, è stato illuminante conoscere Jeanne, protagonista assoluta di questo romanzo di De Maupassant.
In Jeanne, non compare la forza d'animo e il senso di ribellione di Jane Eyre; nel suo petto non vibra la passione che divora Catherine Earnshaw; intelligenza e franchezza non infiammano i suoi occhi come quelli di Elisabeth Bennet e l'ambizione e la corruzione interiore di Nanà, non faranno mai parte del suo essere.
Eppure, questa figura passiva, che subisce senza mai ribellarsi, che compiange se stessa e si strugge davanti alla caduta delle proprie illusioni, conquista tanto per la sua fragilità quanto per la sua immobilità dinanzi ad un destino avverso; fra tutte, è la meno "eroina da romanzo" ma la più vicina alla realtà osservata dai naturalisti.
Jeanne, ragazza diciassettenne appartenente ad una ricca famiglia normanna, finalmente abbandona il convento dove è stata "segregata" per studiare ed ignorare le "cose umane".
Con spirito leggero e un animo traboccante di sogni affronta il viaggio in carrozza per tornare alla dimora paterna, febbrilmente eccitata per l'imminente immersione in una nuova vita carica di prospettive.
La prima notte trascorre insonne.
Affacciata alla finestra della sua stanza, fantastica, rabbrividisce d'emozione, ispirata dal paesaggio, ignorando totalmente che quelli saranno gli ultimi istanti di pura innocenza vissuta prima di perdersi nelle complicanze della vita adulta.
Jeanne incontra un uomo, il visconte Julien De Lamare e, in breve tempo, decide di sposarlo.
Julien incarna il sogno, l'amore e il roseo futuro che ha sempre e solo potuto immaginare.
L'uomo è elegante, affascinante, rispettabile ma dopo il matrimonio, cambia e il gentiluomo lascia il posto ad un uomo sciatto, egoista e vizioso, che Jeanne stenterà a riconoscere.
Lacrime amare scaveranno il suo volto e il suo cuore alla scoperta dei suoi tradimenti e dell'innaturale avversione per il loro unico figlio, Paul.
Jeanne troverà sostegno nella sua famiglia ma anche questa certezza, ben presto, si sgretolerà e il giovane Paul, da sempre cresciuto straviziato, si perderà dietro una donna di dubbia moralità.
In tutto questo sfacelo, il ritorno di una vecchia conoscenza le impedirà di sprofondare ulteriormente e, nell'istante esatto in cui comincerà a reagire, qualcosa di buono si concretizzerà e una nuova linfa vitale riprenderà a scorrere nel suo corpo inaridito.

"Maupassant riempie gli occhi di visioni, le orecchie di suoni e ci immerge negli odori delle stagioni e nei colori del mare".
(Oreste Del Buono)

Guy De Maupassant è un acutissimo osservatore e un narratore scrupoloso ma anche il superbo descrittore di quella nobiltà di "fin de siècle" che vive con disincanto i falsi valori e le gioie effimere della propria vita inconsistente.
Tutto questo viene messo in evidenza con uno stile preciso e contestualizzato che pone in essere una crudezza esasperante e un pessimismo petulante mescolati, negli strati più profondi dell'animo, all'istinto compassionevole dell'autore.
Con questo romanzo, Maupassant esordisce.
Era il 1883.
Il realismo resta il punto focale di tutta la narrazione che posa l'obiettivo su una donna vittima che subisce dall'uomo, dal destino e anche dalla propria ingenuità.
Cosa resta dopo la lettura?
Una visione altalenante della storia, a tratti lirica e a tratti tormentata, che turba la sfera emotiva ma mette in moto quella intellettiva.
Superbo.

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Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
Madame Bovary, Nanà, Bel ami.
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Commenti

27 risultati - visualizzati 1 - 10 1 2 3
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Descritto stupendamente questo personaggio di Jeanne che hai giustamente accostato a Emma, Elizabeth e Nanà. Aggiungerei anche quell'altro splendido personaggio femminile sempre del ciclo dei Rougon-Maquart di Zola che è Gervaise, nell'Assomoir. Una donna coraggiosa travolta letteralmente dalla vita. Quanti sono i grandi personaggi femminili della letteratura! Bella recensione, Marcy!
Recensione a 360 gradi. Bravissima
Grazie Anna....sei sempre la prima a complimentarti con me ma stavolta non sono sicura di meritarlo. Siamo al cospetto della monumentale letteratura francese....si è sempre inconcludenti davanti a certe opere.
Le figure femminili? sono quelle che mi attraggono di più...inutile negarlo.
Il nome di Gervaise? è già stato appuntato....non ho letto l' Assomoir, di Zola solo Nana e di Flaubert solo Madame Bovary....Maupassant invece lo sto approfondendo.....lo adoro!!!!
Bellissima recensione Marcella! Chiara, poetica, evocativa.... Mi sembra quasi ,di aver letto il libro, leggendoti, anche se così non è! Mi sono "gustata" ogni frase, ogni parola. Non ho parole!
L'assomoir è uno dei romanzi francesi che ho amato di più. Gervaise ti rimane nel cuore per tutta la vita. Sono certissima che ti piacerà. C'è un'attenzione ai problemi sociali di quell'epoca che sono ancora attualissimi, purtroppo!
In risposta ad un precedente commento
Raffa73
13 Mag, 2014
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Ho amato tutte le figure femminili da te citate e leggerti mi ha fatto venire un po' di nostalgia. Mi associo ai complimenti, meritatissimi
Splendida recensione ... scritta in modo egregio !
Pia
@glicine: io chiara poetica ed evocativa? Mi ricorda qualcuno che mi lascia sempre trasognante...;) grazie Francy :)
@Raffa73: cara Raffa so che hai un debole per i personaggi femminili....come me d'altronde. Il tuo avatar la dice lunga. È bello leggere un tuo commento/complimento....apprezzatissimo! Grazie di cuore :)
@maria: davvero gentile da parte tua aver apprezzato il commento e, spero, di più il libro :)
@pia: sei un tesoro! Grazie....:)
Marcella non ho parole. Complimenti!
Bruno Elpis
14 Mag, 2014
Ultimo aggiornamento:
14 Mag, 2014
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Marcella si aggira tra le eroine con il fascino intellettuale e la magia delle parole... ;-)
Ciao cara.
Bruno
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