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Flatlandia
 
Flatlandia 2023-10-07 17:17:38 LuigiF
Voto medio 
 
4.8
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
LuigiF Opinione inserita da LuigiF    07 Ottobre, 2023
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VIAGGIO TRA MONDI MULTI DIMENSIONALI

Questo breve libricino, scritto da un pastore anglicano alla fine dell’ottocento, merita di essere collocato accanto agli assai più celebri capolavori della letteratura fantastica anglosassone: dai Viaggi di Gulliver ad Alice nel paese delle meraviglie. A mio parere anzi, si guadagna il gradino piu' alto.

La brillante fantasia di Abbot immagina un mondo bidimensionale, Flatlandia, popolato da rette triangoli poligoni e circoli. Numero e regolarità degli angoli determinano la posizione in una società grottescamente strutturata in caste tra loro impermeabili. A narrarci questo mondo è un rispettabile cittadino esponente della middle class di Flatlandia: un quadrato, felice padre di pentagoni "assai regolari".
Ne emerge una società straordinariamente crudele eppure di una crudeltà cosi razionalmente intesa da apparire quasi inevitabile e giustificata. La raffinatezza del racconto di Abbott sta proprio nelle precise argomentazioni logiche portate a sostegno di regole e costumi di un mondo che d'altro canto è puramente fantastico e nel quale fluttuanti figurine geometriche intessono complesse relazioni sociali.
Al gradino più basso della scala, con malcelata e comica misoginia, stanno le donne-rette. Esseri irrazionali ed irascibili, esse presentano puntute estremità che costituiscono una minaccia costante a chi, ignaro, si avvicina loro. Saggezza vuole sia preferibile blandirle che contrastarle.
Appena sopra si assestano i soldati-triangoli isosceli tanto più ottusi quanto più è acuto è il loro deplorevole angolo irregolare. Carne da macello per guerre, semi-schiavi instupiditi, talvolta usati come cavie per esperimenti nelle scuole, i triangoli isosceli. tendono a riprodursi in quantità e costituirebbero una minaccia per la quieta Flatlandia non fosse che la mancanza di consapevolezza della propria forza li rende sostanzialmente innocui.
Seguono quadrati, pentagoni, esagoni su su fino alla casta più nobile, quella sacerdotale, costituita da poligoni con un numero così elevato di angoli da essere assimilabile a circoli.

Ma Flatlandia non e' l'unica visionaria invenzione di Abbot. Terminatane la descrizione il nostro quadratino narrante comincia un viaggio attraverso altre realtà multidimensionali.
Egli si ritrova catapultato suo malgrado nel mondo tridimensionale, Spacelandia, la cui esplorazione oltre ad aprirgli la mente, lo rende edotto della propria natura limitata di figurina piana. Memorabili sono poi le pagine dedicate al mondo mono dimensionale, Linelandia, in cui segmenti di rette comunicano e si accoppiano tramite alti segnali vocali così pure quelle in cui si descrive Pointlandia, un mondo adimensionale, dove l’unico abitante, il punto-Re, è entità autosufficiente e ridicolmente tronfia nella sua vacua vanità.
Ma Abbot non si limita a questo. Ignaro di come di lì a poco la teoria della relatività avrebbe sconvolto il nostro modo di interpretare la natura aggiungendo la dimensione temporale a quelle spaziali, lo scrittore fa vivere al suo piccolo e quadrato protagonista visioni di mondi a quattro o più dimensioni. E' questa l'apoteosi di una mente ormai libera da preconcetti e capace di viaggiare negli spazi siderali della conoscenza. Il nostro piccolo quadrato ha ormai varcato le colonne d'Ercole dell'angusto spazio Euclideo e poco importa se, una volta tornato a Flatlandia, la sua nuova consapevolezza incontrerà soltanto incomprensione e derisione tra i suoi simili.

La sottile ironia tutta anglosassone che strappa continui sorrisi, la feroce sagacia nel descrivere norme e usanze spietate, i sottointesi e polemici richiami al classismo della società contemporanea all’autore, il gusto per l’argomentazione logica, la razionalità analitica e l'impianto pseudo scientifico son tutti elementi che fanno di questo breve racconto un classico ed un capolavoro nel suo genere.
I mondi fantastici di Flatlandia resteranno per sempre nella memoria del fortunato lettore.

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Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
A chi ha letto i Viaggi di Gulliver e non li ha trovati granché
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