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Discesa nel profondo
Catherine Morland pare estraniarsi dall’ eroina che dovrebbe rappresentare, esile, impacciata, bruttina, l’ incarnato giallognolo, spento, i capelli scuri, lisci, i lineamenti marcati, un temperamento che non è il più propizio al proprio destino, distratta, persino ottusa.
Eppure, dopo i quindici anni, si scopre graziosa, quasi bella, corteggiata, desiderata, amata, un tempo in cui iniziare l’ apprendistato da eroina leggendo tutto quello che le eroine devono leggere, in attesa di un amore che la sorprenda.
Il soggiorno di sei settimane a Bath in compagnia dei coniugi Allen e il successivo trasferimento all’ abbazia di Northanger, dimora dei Tilney cambieranno le carte in tavola, catapultando Catharine in un mondo inimmaginato, confrontandola con il reale, illusioni, delusioni, cattiveria, vanità, ostinazione, risolutezza, rivelandole l’ afflato per Henry Tilney, il senso di amicizia per Isabella, l’ avversione per il signor Tilder, l’ amore per il fratello James, l’ umore ondivago di Eleanor, la certezza di non valere così tanto e di essere indegna di attenzioni che non sa come ricambiare.
Catherine anticiperà tratti delle protagoniste dei romanzi a venire di Jane Austen in un testo pensato e scritto dal 1798, uscito postumo, giovani donne rinchiuse in un contesto sociale avverso, retrogrado, tradizionalista, destinate a un buon matrimonio e a una vita famigliare scarna, donne che si ribellano, intelligenti e creative, lettrici, scrittrici, sognatrici, innamorate della vita, che si costruiscono un immaginario di natura letteraria ( nel caso di Catherine storie prevalentemente gotiche ), con un carattere critico che le allontana da un destino banalmente imposto.
Le visioni della protagonista, trasferitasi nell’ abbazia di Northanger, le storie vere e presunte alimentate dalla sua fervida immaginazione finiranno, passato, presente e futuro confusi, la nostra eroina, sola e stanca, tra mille problematiche, costretta a un mesto ritorno alla propria dimora.
Eppure qualcosa in lei è cambiato per sempre, l’ educazione alla vita, il desiderio di amare, la crescita personale, il soggiorno a Northanger hanno cementato un’ unione di intenti tra storie romanzate, riflessioni, sensazioni, sentimenti.
Jane Austen, tramite la figura di Catherine, da’ voce a una dimensione privata in cui sentirsi autrice a tutti gli effetti.
Lo scorrere dei giorni ci restituisce una giovane donna piena di autoironia, innamorata dell’ amore, dei romanzi, inventrice di sogni e osservatrice acuta, che si è costruita una stanza tutta per se’, simbolica e materiale, in cui riconoscersi ( Northanger Abbey) e inventare storie, un luogo di intimità che Jane Austen non ha mai avuto .





























