Dettagli Recensione

 
Il pipistrello
 
Il pipistrello 2018-05-01 09:57:20 AndCor
Voto medio 
 
4.0
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
4.0
AndCor Opinione inserita da AndCor    01 Mag, 2018
Top 100 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Il mito del Narahdarn: Leggenda che diventa Realtà

Sydney, Australia sud-orientale.
L’ispettore norvegese Harry Hole, parte integrante della squadra anticrimine di Oslo, vola nella terra dei canguri per supportare l’investigatore locale di origini aborigene Andrew Kensington sul caso di Inger Holter, giovane norvegese strangolata dopo uno stupro. Il caso, apparentemente dall’analisi lineare, si rivelerà ben presto complesso e articolato: infatti, Inger rappresenta solo il più recente di una lunga serie di omicidi, la cui scia di sangue abbraccia droga e sesso, ma anche figure mitologiche come Narahdarn, il leggendario pipistrello che porta la Morte nel mondo.

Un Harry Hole devoto ai canoni romantici, ma estremamente goffo è il perfetto simulacro di un'opera dalle basi discrete che, tuttavia, lascia trasparire un senso di incompiutezza: trama zoppicante in alcuni snodi dell’intreccio, personaggi ai limiti della caricatura psico-somatica, e ritmo e stile compassati, sebbene il lettore più eclettico possa ritrovare (e apprezzare) quel tocco di istrionismo e vivacità nelle numerose sequenze di violenza esplicita, sono solo alcuni degli aspetti del testo da rivedere. In poche parole semi-citate, il romanzo non balla, ma è comunque bello.

'Bello' grazie allo spaccato sociale di una cultura australiana ambivalente, raccontata in modo sublime e punto di forza assoluto del romanzo: il Nuovo Galles del Sud avanguardista, con Sydney capitale del voyeurismo e del lusso sfrenato, e il Queensland degradato e schiavo della droga sono le due facce di un Paese che strizza l'occhio al Moderno e alla Globalizzazione, ma le cui fratture interne appaiono ancora aperte e insanabili. Una falsariga di ipocrisia che si riflette anche nel rapporto fra bianchi e aborigeni, nato sotto la cattiva luce di una pseudo-Apartheid e peggiorato da politiche di integrazione asfittiche e incapaci di fare presa su un tessuto sociale già pieno di pregiudizi e contraddizioni.
Contraddizioni che, pagina dopo pagina, emergeranno dall'oscuro passato di Andrew e dai flashback sulla vita privata di Harry, un alcolizzato pieno di tormenti e ancora capace di innamorarsi della Birgitta di turno: d'altronde, "La natura umana è una foresta grande e imperscrutabile che a nessuno è dato conoscere completamente." e "... non è sulle strade illuminate che trovi la vita animale della foresta, quella la devi cercare nella macchia e nel sottobosco.".

“La verità è che nessuno vive di verità e perciò la verità non interessa a nessuno.”. La verità è che, nonostante questo panegirico di parole, questo romanzo vi piacerà.

Insegne malfunzionanti di postriboli notturni, cocktail ghiacciati a prova di afa e papponi appassionati di boxe stanno per accogliervi a braccia aperte.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
130
Segnala questa recensione ad un moderatore

Commenti

Per inserire la tua opinione devi essere registrato.

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

L'orizzonte della notte
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
Five survive
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Compleanno di sangue
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
La prigione
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Day
Day
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Morte nel chiostro
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Pesci piccoli
Valutazione Utenti
 
4.1 (4)
Cause innaturali
Valutazione Utenti
 
3.5 (1)
Tutti i particolari in cronaca
Valutazione Utenti
 
3.9 (3)
Dare la vita
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
L'età fragile
Valutazione Utenti
 
3.2 (3)
Il rumore delle cose nuove
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Sepolcro in agguato
Five survive
Cause innaturali
Compleanno di sangue
La prigione
Senza pietà
Il libro delle cose sconosciute
La casa delle tenebre
Omicidio a Manhattan
Lo scambio
L'ultima carta è la morte
Poirot e i quattro
Tempo di caccia
A cena con l'assassino
Teddy
Rabbits. Gioca se ne hai il coraggio