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Il serpente maiuscolo
 
Il serpente maiuscolo 2022-02-13 10:25:24 ornella donna
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Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
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ornella donna Opinione inserita da ornella donna    13 Febbraio, 2022
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Madame la vedova

Pierre Lemaitre, nato a Parigi, ha insegnato per molti anni letteratura ed ora è scrittore e sceneggiatore. Con i suoi romanzi, tutti premiati da critica e pubblico, si è imposto come uno dei grandi nomi della narrativa francese contemporanea. Scritto nel 1985, Il serpente maiuscolo, è il suo primo noir, e nelle sue intenzioni, l’ultimo che pubblicherà e con il quale desidera dare l’addio al genere.
Chi è “il serpente maiuscolo”? E’ l’immagine:
“del crotalo, indicandolo come un pericoloso assassino, spiegando l’agghiacciante tendenza a tagliare la gente a metà, gravi turbe, infanzia difficile, una persona che non accetta la propria identità sessuale, che si autodistrugge per procura. Ha la testa piena di serpenti, tutti inviati dell’aldilà. (…) Ripensa al momento che attende placido che un altro serpente , maiuscolo anche lui, gli avvolga attorno al collo le sue spire fredde ed ineluttabili”.
Un serpente all’apparenza innocuo di nome Mathilde Perrin, vedova. Una donna che è stata:
“Una bella quarantenne abituata sin da bambina ad avere tutto, soprattutto il rispetto. Trucco sobrio, passo sicuro, l’aria un po’ di fetta che hanno le persone educate quando ti ascoltano pur avendo cose più importanti da fare.”
Ora è una donna un po’ in sovrappeso:
“E’ ingrossata , fa più fatica a camminare. Sembra che abbia perso dieci centimetri in altezza per guadagnarli in larghezza. Anche il viso ha ceduto, ha un po’ di doppio mento. Per contro, ha ancora uno sguardo meraviglioso, di una chiarezza e di una limpidezza inaudite.”
Chi potrebbe mai immaginarlo, ma Mathilde è uno spietato killer. Una che:
“Non ha mai sprecato una pallottola, solo lavori puliti e senza sbavature. Stasera è una eccezione. Un capriccio. Avrebbe potuto colpire più da lontano, fare meno danni e sparare un proiettile solo, certo.”
Ma oggi ha perso un po’ di smalto e commette errori grossolani. Uccide per uccidere, con violenza, non si ricorda i particolari, commette numerose imprudenze che mettono a rischio la sua immagine e la sua copertura. Che Fare? L’organizzazione decide di ucciderla, ma non sarà facile perché lei gioca al massacro. Riusciranno ad eliminarla? O lei è più forte di tutti?
Un libro spietato, a tratti violento e sanguinario. La narrazione ruota intorno a questa figura di killer in gonnella, insospettabile e tuttavia pericoloso. Un thriller adrenalinico, alla “Tarantino”, continuamente in movimento, fino alla risoluzione finale, con poco spazio per lo scavo introspettivo a favore di una continua violenza. Ovviamente tutto condotto in modo da maestro. Per gli amanti del thriller, con il fiato sospeso e il sangue che scorre a fiumi, violento ed impetuoso.

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Commenti

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Lemaitre scrive molto bene, anche se, nella serie dedicata al commissario Camille Verhoeven ho percepito un suo piacere quasi morboso per la ferocia e le atrocità da lasciarmi sconcertato. Mi sembrava di essere avvolto da una viscida melassa corrosiva che mangiava dentro, mentre proseguivo nella lettura. Non piacevolissimo, ma, in tutta onestà, bravissimo lui ha infondere queste sensazioni.
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ornella donna
15 Febbraio, 2022
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Si infatti anche in questo libro è così. E' molto truce e sanguinolento,a volte anche troppo. Però descrive molto bene le situazioni, al punto che ci si immedesima in ciò che va a descrivere. Mi trovi d'accordo su questa osservazione. Deve essere un uomo molto tormentato. o almeno questa è una mia ipotesi.
In risposta ad un precedente commento
FrancoAntonio
16 Febbraio, 2022
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Non vorrei citare male, visto che son passati anni, ma mi sembra che sia stato proprio Lemaitre, in premessa ad uno dei suoi libri o in un'intervista, a dire che lui si limita a fornire con i suoi "polar" (il nome francese per "thriller") esattamente quello che il pubblico vuole. Quest'ultimo, secondo lui, si scandalizza e si indigna a leggere quelle descrizioni, ma le cerca per provare quelle sensazioni orrorifiche che suscitano. In pratica lui si limiterebbe a soddisfare i desideri altrui...
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