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Il giardino degli incontri segreti Il giardino degli incontri segreti

Il giardino degli incontri segreti

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Da bambina, Julia trascorreva molte ore felici nella incantevole tenuta di Wharton Park, dove suo nonno coltivava con passione le specie più rare di orchidee. Quando per un terribile colpo del destino la sua vita viene sconvolta, Julia – ormai un’affascinante e affermata pianista – torna istintivamente nei luoghi della sua infanzia. Da poco, però, la tenuta è stata rilevata dal carismatico e ribelle Kit Crawford che, durante i lavori di ristrutturazione, ha trovato in villa un diario risalente al 1940, forse appartenuto al nonno di Julia. E, mentre con l’avanzare dell’inverno l’attrazione tra Julia e Kit cresce di ora in ora, Julia sente la necessità di scoprire quale verità si nasconda dietro quelle pagine annotate. Ed è così che un terribile segreto sepolto per anni viene alla luce.



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Il giardino degli incontri segreti 2019-09-17 16:31:35 Tomoko
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Tomoko Opinione inserita da Tomoko    17 Settembre, 2019
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Alla scoperta della Thailandia

Seguendo Lucinda Riley come scrittrice, libro dopo libro, sembra sempre di trovarsi di fronte allo stesso. Infatti per le prime 200 pagine la storia mi ha annoiato un po’.
A Lucinda piace narrare della seconda guerra mondiale. Qui ha catturato la mia attenzione facendomi vedere un lato della guerra che di solito nessuno racconta. Soldati inglesi nelle grinfie del nemico nipponico nella prigione di Changi, malnutriti e con la dengue denominata febbre “spacca ossa”.
Da questo momento la storia si fa più interessante: fare un viaggio a Bangkok assieme ai protagonisti del libro ed innamorarsi assieme a loro del meraviglioso paese esotico, attraversare la città con il Tuk tuk e visitare il tempio d’oro con il Buddha smeraldo, il frenetico mercato e l’imponente fiume Chao-Phraya. È questa la parte del libro che ho preferito. Qui Harry, uno dei protagonisti, si innamora di una ragazza bellissima. Questa storia d’amore è tanto forte quanto impossibile perché Harry prima di partire per la guerra si è sposato con Olivia per portare avanti i suoi doveri di
Lord in quanto erede di una tenuta: Wharton Park.
Lo stile di Lucinda nel “il giardino degli incontri segreti” è lo stesso degli altri libri che ha scritto: il passato che si intreccia con il presente, un romanzo voluminoso ma che in complesso si fa leggere per una lettura non impegnativa.

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Il giardino degli incontri segreti 2017-05-29 21:29:13 ClaudiaM
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ClaudiaM Opinione inserita da ClaudiaM    29 Mag, 2017
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FIORE DI SERRA

In astinenza da Kate Morton, ho cercato qualcuno che potesse riempire il tempo tra un suo romanzo e l’altro. Sono così incappata in Lucinda Riley, che scrive libri di genere simile.
Parliamo di segreti di famiglia che vengono a galla dopo decenni, portando alla luce scioccanti verità che i postumi hanno la curiosità di scoprire.
In questo caso, la protagonista del tempo presente è Julia, una povera giovane donna che subisce più traumi lei in circa due anni di quanto qualunque altro essere umano possa sopportare in una vita intera.
Julia infatti subisce un’iniziale dolorosissima perdita che la porterà a rifugiarsi in un piccolo cottage deprimente nel Norfolk, vicino a dove abita sua sorella Alicia con la sua numerosa famiglia (il marito Max e i loro quattro figli), il padre George e la nonna Elsie.
Alicia cerca in tutti i modi di risollevare il morale della sorella e un giorno Julia decide di assecondarla seguendola a Wharton Park, la magnifica ma ormai decadente villa dove da piccola aveva trascorso molto tempo per via del lavoro di giardiniere del nonno Bill (marito di Elsie). La villa è infatti in procinto di essere messa in vendita, molti degli antichi oggetti in essa custoditi sono stati messi all’asta e Alicia vorrebbe trovare un regalo di compleanno per George.
È durante l’asta a Wharton Park che Julia incontra dopo tanti anni Kit Crawford, l’affascinante attuale erede della tenuta.
Kit consegna a Julia un vecchio diario di guerra che presume sia di suo nonno Bill e da questo momento la giovane donna inizia a superare il trauma subito, scoprendo le vere radici della sua famiglia grazie ai racconti della nonna Elsie, cameriera personale dell’ultima Lady Crawford che aveva vissuto nella tenuta.

Detesto quanto i titoli originali vengono stravolti. In questo caso, sembrerebbe che questo giardino della tenuta sia fondamentale, ci vien da pensare che tra i sentieri nascosti dalle siepi avvengano incontri illeciti, si nascondano baci rubati e relazioni inopportune. Invece il giardino è nominato solo per la serra delle orchidee, dove sotto gli assi del pavimento erano nascosti il diario di guerra e una segreta corrispondenza. In inglese il romanzo è intitolato “Hothouse Flower” (= Fiore di Serra), decisamente più appropriato, perché il fiore di serra citato non è solo un’orchidea, ma anche una metafora che spiegherà tutto l’intrigo familiare.

Cosa non mi è piaciuto:
- Il diario è solo un pretesto che fa sì che Elsie racconti l’intreccio familiare a Julia, dopodiché non se ne sente più parlare. In realtà, non viene neanche spiegato perché mai fosse nascosto dove Kit lo ha trovato.
- La relazione tra Kit (che oltretutto è inadeguatamente definito “ribelle” nel trafiletto del romanzo, ma a me tutto è sembrato tranne che ribelle…) e Julia mi pare che si sviluppi troppo rapidamente, soprattutto considerando la condizione di lei.
- Dialoghi strapieni di “tesoro” che rendono le conversazioni talmente smielate da farmi alzare gli occhi al cielo. Forse sarò poco romantica, ma qui a me sembra che se n’è abusato.
- SALTATE QUESTO PUNTO PERCHÉ È UNO SPOILER, MA NON POSSO ESIMERMI DAL METTERLO! ! Il ritorno dall’oltretomba del marito di Julia mi è sembrato una trovata per allungare il brodo. E non mi è piaciuto come questo personaggio sia stato dipinto come un mostro… In pratica Julia non aveva capito nulla di suo marito, o non mi spiego come potesse amarlo. Il fatto che impieghi giorni (forse settimane, non ricordo sinceramente) per capire che perfida persona sia Xavier, mi ha fatto odiare Julia come non mai. Okay che è sotto shock per la millesima volta (credo che la parola “shock” nel libro ci sia ogni tre righe), ma santa miseria, come puoi non accorgerti di quanto sia crudele tuo marito???
- Il finale l’ho travato un tantino prevedibile e anche l’intrigo più o meno a metà libro era intuibile. Ero abituata a Kate Morton che mi intrecciava le idee fino all’ultima pagina!
- Le bastonate emotive che Julia riceve sono tantissime, mi chiedo come non sia andata in analisi.
- Non so se sia dovuto alla traduzione, ma i trattini al posto delle virgole in alcuni dialoghi mi sembravano fuori posto. Non servivano per delle incidentali, sostituivano proprio delle virgole. Es.: «Grazie madame – volevo dire signorina Olivia».

Detto questo, a dispetto di quanto possiate pensare, il romanzo mi è piaciuto. C’è forse poca indagine, nel senso che nei romanzi della Morton la protagonista dei nostri tempi indaga sul passato della famiglia in questione. In questo caso, Julia siede tranquilla in poltrona mentre Elsie le racconta tutto. Non è un puzzle in cui mettere a posto i pezzi, non ci sono informazioni frammentate da riordinare perché derivano da personaggi diversi, dove ognuno ha la sua versione dei fatti. In questo caso la storia è molto più lineare e se si fa caso a un piccolo dettaglio iniziale, la soluzione può essere raggiunta prima che Elsie ce la racconti.

Pur con qualche difettuccio, consiglio questo romanzo. Il paragone con Kate Morton mi è venuto spontaneo, ma forse non è giusto farlo. Semplicemente sono due modi differenti di approcciarsi a questo genere. La Riley è una lettura più disimpegnata e più lineare e ora sono curiosa di approcciarmi a un altro suo romanzo per verificare ancora il suo stile.

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Il giardino degli incontri segreti 2016-07-07 08:39:17 GRest93
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GRest93 Opinione inserita da GRest93    07 Luglio, 2016
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IL GIARDINO DEGLI INCONTRI SEGRETI

Per ogni libro che inizi a leggere sai che stai per intraprendere un’avventura. Non sai cosa ti aspetterà, il percorso intrapreso o la meta che ti si prospetta davanti e puoi solo intuire il genere di percorso che vivrai.
Così accade anche ne “il giardino degli incontri segreti”, romanzo scritto da Lucinda Riley ed edito da Giunti.
La storia si delinea in due mondi paralleli ed estremamente incrociati, in cui il destino la fa da padrone.
La protagonista dell'era contemporanea è Julia, una giovane donna che per una disgrazia improvvisa ha perso marito e figlio durante un incidente stradale. Per lei sembra che nulla abbia più importanza, né la sua brillante carriera da pianista né l’affetto del padre e della sorella che che tentano in tutti modi di riportarla nel mondo dei vivi. Nella prima parte della storia si percepisce fino in fondo il percorso interiore che Julia affronta e la sua lotta strenua contro il dolore, fino ad una accettazione e la riscoperta dell'amore. Kit è in tutto e per tutto un uomo fantastico. È maturo, per niente egoista ed estremamente consapevole che ci sarà nella vita sempre un un passato ed un futuro. Ciò che lo rende speciale è il semplice fatto di essere davvero uomo, dotato di estrema sensibilità e con un’accortezza e un rispetto per la sua donna che in molti dovrebbero da lui carpire.
L’assiste, cura e lenisce le sue ferite e aspetta che lei sia abbastanza forte da intraprendere la vita insieme. Hanno un passato che li lega, un incontro in gioventù a Wharton Park, la residenza degli Zii di Kit dove i nonni di Julia abitavano e lavoravano come giardiniere e cameriera.
Durante il trasferimento di Kit a Wharton Park dopo la morte dei parenti, il mistero di quelle mura si infittisce, perché nel Cottage dove una volta abitavano i nonni di Julia viene ritrovato un vecchio diario di pelle nascosto sotto le assi di legno del pavimento.
Affidato alle sagge mani di Julia, il diario torna alla nonna Elsie che decide di svelare la storia legata alla sua famiglia e alle pagine ben scritte con una calligrafia ordinata.
Da qui inizia il tuffo nel passato.
Norfolk. 1939.
Harry è il giovane figlio di Lady Adrianne e Lord Christopher Crawford. E’ un ragazzo appartenente ad una famiglia nobile e agiata dell’Inghilterra degli anni ’30 e nella vita ha intuito che ci sarà posto al dolore e all’amore. Del primo sentimento è consapevole, del secondo del tutto privo di immaginazione. Si lascia convincere da sua madre che una giovane donna intelligente e sensibile è quello che gli serve, proprio perché la sua famiglia ha bisogno di un erede che porti avanti la sua tenuta, dal momento che la guerra è alle porte e il suo ritorno non è certo.
Per questo motivo Harry sposa Olivia, una ragazza inglese molto bella e ben istruita, che ha passato la sua prima gioventù in India e ora è tornata in Inghilterra con la sua famiglia. Lei si innamora perdutamente di lui e acconsente a sposarlo, pur sapendo in cuor suo che lui, forse, non è del tutto certo del suo sentimento. Il matrimonio, però, sembra non andare molto bene e i due giovani passano più tempo divisi che insieme e tutto questo provoca grande dolore e turbamento in Olivia, che non riesce a darsi pace. A tutte le sue domande, però, sembra esserci una risposta del tutto inattesa: Olivia vede il suo Harry baciare un amico nel suo studio.
Da qui la tormentata storia prende forma e Harry, profondamente pentito, cerca in tutti i modi di riconquistare la moglie, giurandole fedeltà e amore sincero. Olivia, disposta a perdonarlo dopo un’iniziale titubanza, decide di credere alle parole del marito e accetta di dare una nuova possibilità ad entrambi per riprendersi la loro vita insieme e concedere una nuova prospettiva a Wharton Park. Così facendo , Olivia rimane incita, proprio poco tempo prima che Harry venga chiamato per prestare servizio militare col proprio battaglione.
La guerra è lunga, estenuante ed Harry vive insieme a Bill (suo fedele giardiniere, amico e sergente) la terribile esperienza della prigionia a Changi,in Giappone. Dopo 4 anni di sofferenze e stenti vengono però liberati e Bill torna subito in Inghilterra dalla moglie Elisie mentre Harry viene salvato da un suo amico e portato a Bangkok.
Le sofferenze ti cambiano e ti induriscono e lo stesso vale per Harry, che decide di concedersi tempo e di riprendersi la vita presa rimanendo in Thailandia da un amico. Viene ospitato all’Oriental Hotel con estremo piacere e con tutti gli onori concessi ai combattenti sopravvissuti all’orrore della guerra e qui ha la fortuna e la sfortuna di conoscere una donna che lo segnerà per sempre.
Lidia è il suo nome. Lidia dalla carnagione ambrata, lunghi capelli corvini e un corpo minuto. Lidia il “fiore di serra”.
I due intraprendono una storia d’amore densa di significato per entrambi, sembrano sospesi nel tempo e avvolti in un’aura di eternità apparente, che è destinata a finire nel momento stesso in cui Harry ricorda di appartenere a Wharton e di non poter lasciare tutti senza il suo aiuto.
Prima di andare via, però, Harry giura a Lidia di tornare e le promette che la sposerà dopo essersi liberato del fardello di Wharton Park.
Ciò che però Harry non fa è esser sincero: infatti non rivela a Lidia di esser sposato con Olivia e di avere un potenziale erede a casa .
Il suo ritorno è però diverso da ciò che si aspettava: sua moglie ha perso il bambino, sua madre è molto stanca e suo padre è sul punto di morte. In quel momento Harry realizza di non poter abbandonare tutto e vede per sempre sgretolarsi il suo sogno di una vita con Lidia in Thailandia.
Quando non riceve più notizie dalla sua amata Lidia , Harry decide di mandare in spedizione per lui Bill, il giardiniere, col compito di rivelarle l’esatta natura degli impegni che lo trattengono e di rivelare alla giovane che non potrà più tornare da lei.
Quello che però Bill trova in Thailandia al suo arrivo è ben diverso da quello che Harry ha raccontato e da tutto questo dipenderà l’evolversi della storia.
Da qui inizia una parte finale ricca di colpi di scena (in parte prevedibili da un occhio attento) e la storia si prospetta in un’ottica diversa, dove il lieto fine è meritato e conquistato duramente.
Il libro risulta in parte ben studiato, con una trama ben chiara e un’idea di base molto buona. Ciò che credo manchi più di tutto, però , è la scorrevolezza in alcune parti, che risultano un po’ frammentate e a tratti inutili e troppo prolisse. La storia resta comunque piacevole e si anima nelle ultime 120 pagine (scorrono molto velocemente e catturano il lettore che aspetta una degna conclusione a tutta la faccenda).
Per quanto riguarda invece i personaggi non posso dire di aver amato Harry : un uomo così capriccioso ed egoista da essersi dimenticato che di fronte ha una moglie con dei sentimenti. Olivia, invece, mi sembra una donna sopraffatta dall’amore e per questo più umana e apprezzabile del marito. Le manca un po’ il carattere, ma non per questo è biasimevole. Tra tutti e due gli intrecci ho apprezzato il contemporaneo e Julia e Kit restano i personaggi migliori.
Nel complesso il libro è discreto, non mi ha fatto particolarmente impazzire ma non posso dire che si merita per questo una bocciatura.
Voto finale? 3,8 su 5

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Il giardino degli incontri segreti 2013-08-02 09:00:50 Aspasia1989
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Aspasia1989 Opinione inserita da Aspasia1989    02 Agosto, 2013
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600 pagine di nonsense

Un libro che ha venduto un trilione di copie.
Una storia epica.

No, non è "Il Signore Degli Anelli".
Magari lo fosse.

Lungo quasi quanto "Via Col Vento", con risvolti privi di senso quanto "Beautiful" è il libro di cui vi sto per parlare "Il giardino degli incontri segreti", di Lucinda Riley.

Julia torna a Wharton Park dalla Francia dopo aver perso marito e figlio in un incidente d'auto. Il cottage sito nella tenuta è stata la casa dei nonni, nel suo giardino (quello del titolo e di cui non sentirete spesso parlare) sono state coltivate nel tempo orchidee di tutte le foggie e da bambina Julia ha imparato proprio in quella casa abitata da una famiglia di nobili origini a suonare il pianoforte, che è diventato la sua fonte di sostentamento negli anni.
Ma la famiglia Crawford è in decadenza e il suo ultimo erede, Kit, ha deciso di vendere tutto.
Nel corso della ristrutturazione trova un vecchio diario di proprietà del nonno di Julia risalente agli anni del secondo conflitto mondiale, lo restituisce alla vedova e martire (quanto l'ho odiata nessuno lo immagina) la quale invece di prendere l'ovvia decisione di leggerlo si assume la responsabilità di restituirlo all'ormai ottuagenaria nonna.
Siccome il gene della deficienza nella famiglia di Julia ha saltato una generazione (salvando quindi il padre di lei, il quale prende la saggia decisione di viaggiare intorno al mondo e di non avere molto a che fare con le figlie e i nipoti) la nonna Elsie è altrettanto stupida: invece di tacere sul diario (è pur sempre di proprietà del marito, e tutti, anche i bambini di due anni, sanno che non è carino leggere il diario personale di un'altra persona) inizia a raccontare una storia di cui ancora oggi mi chiedo il senso all'interno del romanzo.

Il fatto è che noi lettori ci troviamo a leggere un metaromanzo in cui è raccontata la vicenda della signora di cui nonna Elsie era la cameriera personale, del marito gay di lei, della guerra e dell'aborto (perché mentre continua a raccontare alla moglie che quel bacio con l'amico non significa nulla la mette incinta); poi la nonna si ferma, va a letto e noi torniamo alla realtà.
La voglia di picchiare la nonnina, legarla e costringerla a finire quello che ha iniziato mi ha fatto formicolare le mani per svariati minuti.

Ovviamente Julia e Kit si innamorano, ma colpo di scena!
Sono cugini!
E altro colpo di scena!
Il marito di lei non è morto, torna dagli inferi e la riprende con sè!

Apro una breve parentesi: per chi non lo sapesse, c'è stato in "Beautiful" un breve periodo di tempo in cui tutti (anche mia nonna) erano convinti che Ridge fosse finalmente e degnamente passato a miglior vita finendo tra le fiamme di un vulcano (ci vorrebbe un intero blog dedicato a questa vicenda); ma nel momento in cui la mogliettina dell'epoca inizia a rifarsi una vita lui torna. Chiusa parentesi.

Non vi racconto come va a finire, non voglio rovinare la sorpresa a quelle poche persone che lo leggeranno, ma aspettatevi davvero di tutto.

Ad ogni modo "Il giardino degli incontri segreti" è una storia lunga 600 pagine. Ora, scrivere un romanzo di 200 pagine che abbia un senso logico dalla prima all'ultima pagina è già di per sé un lavoraccio, mettersi a scriverne uno lungo 600 porta con sé una serie di rischi non indifferenti: confusione cronologica, confusione logica, banalità e soprattutto il rischio elevato di noia da parte del lettore.
Se poi non sei l'autore né de "Il Signore degli Anelli" né di "Harry Potter" l'elemento magico è del tutto privo di senso.

Qualsiasi docente di scrittura creativa (ma chiunque lavori in questo campo) si raccomanda sempre di scrivere storie di poche pagine ma che abbiano un senso e che preservino la dignità del proprio autore.

Cara Lucinda, non ti sei chiesta il perché?

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Il giardino degli incontri segreti 2013-01-20 17:14:40 Speachless
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Speachless Opinione inserita da Speachless    20 Gennaio, 2013
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Life has a funny way of sneaking up on you

Questo libro spiega esattamente come alle volte la vita possa essere spiacevolmente ingiusta.
L'amore è come un'arma a doppio taglio, non sai mai come andrà a finire, riesce a tirare fuori il meglio e il peggio delle persone e poi sta a loro decidere quale strada intraprendere.

L'amore non ricambiato del proprio marito rende una moglie triste fino a farla diventare totalmente apatica, a farle chiudere fuori il mondo dal proprio cuore, a togliere la vitalità e la Golia di vivere.

L'amore impossibile tra due amanti rende l'esistenza di ognuno vuota e priva di senso; questo è il prezzo da pagare per far fronte ai propri doveri. Mettere la felicità altrui davanti alla propria e vedere che in realtà il risultato non è altro che sofferenza, per tutti, anche per quelli per i quali si è compiuto il sacrificio

Ci sono altri amori invece che probabilmente vanno contro la logica. Persone che non pensavano di aver ancora la forza di amare, e invece si rendono conto di non aver mai provato un sentimento simile.

Insomma la vita è davvero imprevedibile e ci porta certe volte dove mai ci saremmo aspettati. È questo libro ne è l'esempio lampante,

Non ho apprezzato molto lo stile e la traduzione, ma ad un certo punto del libro, ormai assuefatta e travolta dalla storia non vi ho più fatto caso.

Aspettatevi una storia intensa e lunga. Consigliato

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Il giardino degli incontri segreti 2012-08-07 06:20:44 Pupottina
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Pupottina Opinione inserita da Pupottina    07 Agosto, 2012
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Svelare segreti stravolge la vita

Un romanzo che nutre l’anima quello di Lucinda Riley. Un romanzo di più di 600 pagine in cui l’amore è sempre presente e in più di una storia d’amore. Le vite sentimentali di vari personaggi si intrecciano. Il presente e il passato si alternano per raccontare storie d’amore e legami che il tempo confonde, ma non riesce a spezzare.
Un romanzo di quelli che ti prendono a tal punto da impedire alle lacrime di venir fuori senza che te ne accorga.
Odio, amore, famiglie ricche e povere, donne e uomini, innamorati e non, insieme a vendette, tradimenti, responsabilità, perdono, morte e dolore, guerre e segreti.
Non c’è sempre un lieto fine, ma c’è, prima di tutto, l’amore.
Inizialmente ho pensato che fosse il libro adatto per chi ama i fiori ed, in particolare, le orchidee. Sembrava leggero, ma interessante e scritto per rilassare, ma poi ti prende dove sei più vulnerabile e non riesci a staccarti perché troppi cuori e troppe storie aspettano che il racconto si concluda.
Lo stile di Lucinda Riley è piacevole. Le storie romanzate sono ricche di emozioni e colpi di scena.
Vi consiglio Il giardino degli incontri segreti.

***AVVISO SPOILER***
Alcuni particolari delle storie narrate, alla fine del libro, non trovano una chiusura. Alcuni elementi vengono lasciati in sospeso, come ad esempio l’anello di fidanzamento donato a Lidia. Sta a voi scoprire chi glielo ha donato.
Sicuramente, è una scelta della scrittrice quella di lasciare qualche elemento in sospeso perché aumenta l’effetto suspense, le aspettative e il coinvolgimento della lettrice.

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Il giardino degli incontri segreti 2012-07-11 08:59:51 Sara S.
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Sara S. Opinione inserita da Sara S.    11 Luglio, 2012
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Segreti e orchidee

"Il giardino degli incontri segreti" è un romanzo ad ampio respiro, una saga familiare che partendo dal presente, e focalizzandosi sulla vita di Julia (pianista di grande successo che ha da poco perso marito e figlio in un incidente stradale) si alterna poi con il passato, che sembra far perno attorno a Wharton Park, una tenuta in cui i suoi nonni hanno lavorato per quarant'anni. Questa splendida e sfarzosa residenza, circondata da un immenso giardino, ha una storia lunga e travagliata che sembra legare indissolubilmente Julia ad essa. Grande punto di forza del romanzo è sicuramente la suggestiva ambientazione, che saprà deliziare tutti gli amanti della campagna inglese, delle grandi case nobiliari immerse nel verde. Ma anche chi preferisce i luoghi più esotici non verrà deluso, in quanto le piante protagoniste della storia saranno le orchidee originarie delle zone tropicali dell'Asia, e anche queste terre così lontane avranno la loro parte nella ricostruzione della storia. La trama del romanzo è avvincente e molto ricca di sentimentalismi e sotterfugi; vi saranno storie d'amore struggenti e cuori spezzati, eventi drammatici e altri più lieti, che, nonostante le 600 pagine, non daranno davvero modo di annoiare il lettore. Personalmente, tenendo conto dell'importante componente romance che lo caratterizza, l'ho trovato un romanzo valido, ma in alcuni punti mi ha ricordato troppo le trame esageratamente intrecciate delle telenovelas. Le coincidenze che legano i personaggi del libro, il loro ritrovarsi, la riscoperta delle loro origini, sono alla lunga un po' forzate. Una scena in particolare poi (non dirò quale per non rovinare la sorpresa), oltre ad averla trovata superflua ai fini della storia, è certamente degna di soap opera del calibro di "Beautiful". Inoltre il finale del libro, quello che idealmente chiude il cerchio di tutta la saga familiare, l'ho trovato davvero troppo scontato ed edulcorato per i miei gusti. Di questo libro ho amato soprattutto la prima metà e le parti riguardanti il passato di Wharton Park: in quelle scene sembra proprio di calarsi in un'altra epoca, sembra di vivere dentro a romanzo classico dell'era romantica. Non mi è invece piaciuta la seconda metà e come l'autrice ha deciso di macchinare il destino dei personaggi nel presente. Ciò nonostante è stata una lettura piacevole e scorrevole, che mi rimarrà nel cuore per via della splendida ambientazione.

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Lo consiglio alle lettrici amanti delle storie romance, con mille intrighi e colpi di scena.
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Il giardino degli incontri segreti 2012-06-26 10:04:59 francesca
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Opinione inserita da francesca    26 Giugno, 2012

Carpe diem

è forse l'insegnamento più antico del mondo quello che la protagonista impara trascorsi gli ultimi due anni della sua vita: "l'istante è tutto ciò che abbiamo". Julia ha infatti appreso a sue spese che il destino a volte decide per noi e noi non possiamo che essere spettatori inermi. La protagonista vine travolta dal dolore immane derivato dalla perdita del figlio e del marito e la sua vita di famosa pianista sembra terminata. L'unica cosa che riuscirà a salvarla da se stessa e dal proprio dolore, saranno i ricordi legati al suo passato, al suo adorato nonno giardiniere e alla tenuta di Wharton Park. Il passato che si fonde con il presente, una musica che non muore mai e che continua a incantare dalle note di un pianoforte per molto tempo non utilizzato. L'amore trionfa, ma non è l'amore da "copertina", è l'amore vero, quello mai semplice, mai scontato, quello che si ha per un figlio, per la natura, per i familiari e per un uomo o una donna che sanno dare prima di ricevere. Da leggere per chi ha ancora volgia di sperare, sognare e infondo anche imparare.

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Il giardino degli incontri segreti 2012-05-30 10:43:05 Foschia75
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Foschia75 Opinione inserita da Foschia75    30 Mag, 2012
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La vita è ciò che accade....


....mentre tu stai facendo altri piani.

"Ognuno risponde in maniera differente al dolore, non esiste un modo sbagliatodi reagire".

Un giorno la tua vita è una certezza, con i suoi affetti, la sua placida e sicura routine, il giorno dopo tutto cambia all'improvviso come il vento, ti ritrovi a pensare che sei stato catapultato in un incubo, chiudi gli occhi sperando che riaprendoli torni tutto come prima.
Invece la dura vita, "stanca" di essere un mare placido in cui pescare, ti costringe a stringere i remi per non affondare....
Questo è quello che succede a Julia (e a qualcuno di noi), protagonista ultima di questa quanto mai travagliata storia...quasi fosse una maledizione che colpisce le persone che abitano la dimora di Wharton Park. E nella sua famiglia tutti hanno varcato quella soglia almeno una volta.
Julia ha subito la peggior perdita che una donna possa sopportare, quella di un figlio in tenera età. Non ha più voglia di parlare, di piangere e di reagire. Fino a quando non rimette casualmente piede, da adulta, a Wharton Park. Da quel giorno per lei comincia un ritono al passato che la travolgerà suo malgrado costringendola a "ritrovare" le sue origini, che le daranno una seconda chance verso la vita.....e l'amore. Quel sentimento che l'ha tradita talmente violentemente che crede di aver chiuso a chiave la porta. La vita le darà una bella lezione portandola dall'altra parte del monodo dove il vero amore è cominciato sessant'anni prima, da cui proviene indirettamente anche lei.
Anche quando la vita ti sembra una compagna crudele, guarda nel tuo cuore, lì c'è sempre una risposta per andare avanti per alzarsi, continuare a camminare e sperare.
Questo libro mi ha fatto piangere diverse volte, forse perché so cosa si prova quando si perde qualcuno che è parte fondamentale di te...è sicuramente per questo sono riuscita ad entrare nella storia con il cuore. L'autrice è riuscita a mettere su carta dei sentimenti potenti e struggenti con una semplicità estrema. Forse l'unica cosa che mi ha lasciato perplessa è il "rientro" improvviso di un personaggio che non era obbligatorio. Ma non posso non dare cinque stelle ad un romanzo che è riuscito con naturalezza a strapparmi le lacrime.

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Kate Morton....
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