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I miserabili
 
I miserabili 2012-07-31 19:33:41 LittleDorrit
Voto medio 
 
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Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
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LittleDorrit Opinione inserita da LittleDorrit    31 Luglio, 2012
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Il romanzo

Ottobre, 1815. Una strada polverosa. É quasi il tramonto e un uomo stanco, con la testa rasata e la barba incolta giunge nella cittadina di D.
É segnato dalla vita.
Nessuno sa chi sia. Forse é un viandante, ma il suo aspetto é troppo miserabile. Si é mai visto un pellegrino piú malridotto? 
L'uomo ha un nome: Jean Valjean.
É stato condannato all'ergastolo....vent'anni, tra evasioni e catture, per aver rubato un pezzo di pane. Valjean non ha più un nome, é diventato un numero, il 24601. Ha perso fiducia nella vita, nella società e in se stesso, perché se hai un animo onesto, la galera ti convince del contrario; é in questo luogo di solitudine e rassegnazione che perdi te stesso, la strada maestra.... e diventi un miserabile agli occhi del mondo.
Per tutti peró c'é un'altra occasione, un'opportunità....; a Jean Valjean si presenta sotto le vesti di un  monsignore, il vescovo Myriel.
Myriel crede in lui, crede nella sua bontà nascosta ma non perduta e Valjean la riscopre e si redime; diventa un altro uomo; riprende la vita da dove é stata interrotta con una consapevolezza in piú: fare del bene e dare un'opportunità a chi é stato schiaffeggiato dal destino.
Ed é questo il grande insegnamento di questo splendido racconto. Non siamo di fronte ad un romanzo qualsiasi: questo é il romanzo per eccellenza, il romanzo del popolo che parla del popolo. Leggendo queste pagine impegnative e struggenti tutto il nostro essere si eleva e veniamo rapiti da un profondo senso di umiltà, dalla consapevolezza di ciò che siamo e di ciò che meritiamo,da un forte sentimento religioso,dal coraggio, dall'affetto derubatoci e poi restituitoci e dall'amarezza dell'ingiustizia.
Cosa può dare di più un racconto?
Siamo al cospetto di una pietra miliare della letteratura, un romanzo che non morirà mai...accompagnerà ancora le generazioni future donando risposte e aprendo nuove domande. Un libro dal grande valore umano e narrativo.
Grazie Victor Hugo!

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Commenti

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E' sempre difficle recensire questi classici, non si dice mai abbastanza, o forse si dice troppo... sarà ora di leggerlo. HO un'edizione degli anni Novanta, in 4 tomi separati, scritto fito fito fitto, ma tanto so che ne varrà la pena, ma prima forse conviene leggere un libro più breve per accostarsi all'autore, Notre Dame de Paris, forse.... bella recensione :-)
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31 Luglio, 2012
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Notre dame de Paris non é di semplice lettura. Io l'ho trovato piú difficile in certi punti rispetto ai Miserabili....comunque segui il tuo istinto e scegli quello che fa per te in quel preciso momento di vita. Sono questi i veri libri....gli altri vanno a rimorchio. Grazie per il voto...;-)
Bella recensione marcella!
Sai, io è da tempo che mi ero ripromessa di leggerlo, da quando, mesi fa, la Rai mandò in onda il film tratto da questo romanzo.
Tu l'hai visto? Non so quanto sia fedele al libro, ma la trasposizione cinematografica è bellissima!
Ciao ciao!
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01 Agosto, 2012
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Io ho visto il film con Depardieu in DVD e posso dire che é abbastanza fedele ma il romanzo ha tantissimi dettagli in piú e sfumature caratteriali che si perdono col film. Spero che tu possa leggerlo presto...sei portata per i romanzi storici, si vede dalle tue recensioni. Grazie mille per il voto. Ciao ciao
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rondinella
01 Agosto, 2012
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Ovviamente ciò che è scritto in un libro è più dettagliato, più preciso, mentre un film lascia molto più all'immaginazione. Però devo dire la verità, anche il film mi ha commosso, sopratutto la ricerca di una nuova vita, il povero Jean che cerca di diventare una persona nuova e crede nella giustizia...
Avevo le lacrime agli occhi alla fine:)
Questa letteratura francese ottocentesca fa veramente un certo effetto:) preferisco Dumas, ma Hugo non mi dispiace. Sono quei libri che ti fanno venire una voglia pazza di leggerli a scuola!
Bella recensione! :)
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01 Agosto, 2012
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Personalmente preferisco la letteratura inglese ma quella francese viene subito dopo....; Dumas mi manca...prima o poi lo leggo anch'io....il conte di Montecristo é assolutamente da non perdere.
Mi piace molto anche a me questo classico.
Complimenti bellissima recensione!
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01 Agosto, 2012
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X Robbie: ti ringrazio....;-)
X Nadiezda: é sicuramente il piú significativo che ho letto....grazie mille!
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C.U.B.
01 Agosto, 2012
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Prima o poi lo leggero' anche io !
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