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I dolori del giovane Werther
 
I dolori del giovane Werther 2016-06-17 14:39:40 FrancescoMirone
Voto medio 
 
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FrancescoMirone Opinione inserita da FrancescoMirone    17 Giugno, 2016
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LO STURMER PER ECCELLENZA

Manifesto della cultura letteraria dello Sturm und Drang, quest'opera sembra essere una vera e propria pietra miliare dell'epoca. Pubblicato nel 1774, il romanzo epistolare di Goethe ha un successo mondiale, tanto da dare vita al ''wertherismo''. Chi è Werther? Partiamo subito col precisare che Goethe non si identifica assolutamente in Werther, anzi, chi avrà letto il romanzo con attenzione, noterà il distacco dell'autore dal modo di fare a tratti ''patetico'' del protagonista.

Werther è focalizzato unicamente su sé stesso e sulla sua sofferenza. Proietta il suo io in tutto ciò che lo circonda, vivendo tutto con un'intensità quasi eccessiva. L'amore per Charlotte nasce proprio perché egli sa di non poterla avere. A Werther sta stretto il mondo che lo circonda, una volta presa coscienza dei limiti dell'io umano, ha inizio la sua crisi, egli tenta di eludere i limiti umani attraverso la fantasia, le emozioni, i sentimenti, ma ciò non gli basta; è proprio la conoscenza di questi limiti e la presa di coscienza di non poterli superare a far implodere il suo io , perciò egli si suiciderà.

Tuttavia, Goethe sembra essere molto abile in vari aspetti. In primo luogo, egli rielabora una serie di vicende biografiche che non hanno alcunché di particolare, ma che grazie alla sua strabiliante tecnica diventano pietra miliare della letteratura mondiale. In secondo luogo, come è possibile notare, il romanzo, pur essendo epistolare, contiene solo lettere di Werther indirizzate all'amico Wilhelm, ma non vi è alcuna risposta da parte di quest'ultimo, Questa è la tecnica del monoprospettivismo, volta a focalizzare l'attenzione sui sentimenti di Werther, con l'obbiettivo di suscitare compassione nel lettore.

Essenzialmente manifesto dello Sturm und Drang, il personaggio di Werther può essere visto in vari modi: può essere definito ''patetico'' per la sua intrinseca debolezza, può essere definito, come direbbe Schiller ''ingenuo e sentimentale'' perché sembra percepire la totalità della natura; può essere definito ''saggio'' perché ha compreso i limiti dell' io umano, se non ''folle''.

Ritengo giusto affermare che l'opera è anche un'affermazione della nuova idea di natura, ovvero una natura ''viva'' e intrisa di ''spirito'', entrando in contatto con quest'ultima è possibile percepire direttamente la forza divina del creatore, e Werther ha la capacità di sentire ciò.

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