Dettagli Recensione

 
Seme di strega
 
Seme di strega 2017-11-20 21:16:31 antonelladimartino
Voto medio 
 
5.0
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
antonelladimartino Opinione inserita da antonelladimartino    20 Novembre, 2017
Top 100 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Asino lunare

Il mondo è un palcoscenico, un palcoscenico può contenere il mondo. “Noi siamo fatti della stessa materia di cui sono fatti i sogni”, la vita stessa non è che sogno. La narrativa è vita ed è in grado di riscrivere e rimettere in gioco tutto quanto, mondo e palcoscenico, sogno e realtà, fantasmi e personaggi.

Margaret Artwood rielabora su carta La Tempesta, commedia dal doppio fondo, che rispecchia il teatro in teatro e inserisce il contenitore nel contenuto. L’autore non si limita ad aggiornare il capolavoro ai giorni nostri, adornandolo con le nuove tecnologie e rinnovando le miserie dei giochi di potere: lo mette in scena, estende le dimensioni del testo classico e moltiplica i livelli narrativi, riflettendo specchi su specchi e tessendo un complesso gioco di riflessi.

Il romanzo che esce fuori da questo gioco ardito è un capolavoro moderno di ingegneria, che non tradisce il capolavoro classico a cui si ispira. Un testo da assaporare e centellinare, scritto con una semplicità cesellata con passione, da una mano esperta che sa maltrattare con amore le sue materie prime. L’autore si destreggia con eleganza tra ambienti e orpelli, adorna di lustrini e costumi elaborati i suoi personaggi, li tratteggia con grazia efficace e illustra magistralmente la loro recitazione, conferendo al sogno i contorni nitidi della realtà, e alla realtà l’evanescenza del sogno.

Ne esce fuori una narrazione spumeggiante, trainata da una forza allegra e al tempo stesso, inevitabilmente, tempestosa, che invita il lettore a danzare tra passato e presente, seguendo un ritmo leggero ma non fatuo, veloce ma arioso. E non perde l’occasione di scoperchiare mondi nuovi: fascino e trappole del teatro e dei teatranti, profilo e citazioni di Shakespeare, la natura aliena e ultraterrena di Ariel, folletto specializzato in nuove tecnologie.

Apriamo il libro e godiamoci lo spettacolo.
“Benvenuti nella nostra nave che si chiama La Tempesta. Io sono il nostromo e questi sono i miei marinai. Ora vi condurremo fino a un’isola deserta in mezzo al mare. Non preoccupatevi se sentirete rumori strani, fanno parte del dramma. Il nostro è uno spettacolo teatrale interattivo, di natura sperimentale; vogliamo avvisarvi in anticipo.”

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
altro dello stesso autore, classici di ogni tipo, contaminazioni di qualità.
Trovi utile questa opinione? 
220
Segnala questa recensione ad un moderatore

Commenti

Per inserire la tua opinione devi essere registrato.

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Un animale selvaggio
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Ci vediamo in agosto
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
L'orizzonte della notte
Valutazione Utenti
 
4.3 (3)
Sepolcro in agguato
Valutazione Utenti
 
4.9 (2)
Five survive
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Lucy davanti al mare
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Compleanno di sangue
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
La prigione
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Day
Day
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Morte nel chiostro
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Pesci piccoli
Valutazione Utenti
 
4.1 (4)
Cause innaturali
Valutazione Utenti
 
3.5 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Lucy davanti al mare
Day
Ci vediamo in agosto
Il segreto della libraia di Parigi
Il club del pranzo della domenica
Il club delle fate dei libri
Il filo della tua storia
Un oceano senza sponde
L'ora di greco
Gli altri
Baumgartner
I lupi nel bosco dell'eterno
L'isola nello spazio
La stagione della migrazione a nord
Fino alla fine
L'ultima cosa bella sulla faccia della terra