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Seme di strega
 
Seme di strega 2017-11-29 10:33:58 Mario Inisi
Voto medio 
 
4.8
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
Mario Inisi Opinione inserita da Mario Inisi    29 Novembre, 2017
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La tempesta nella tempesta nella tempesta

Seme di strega, figlio di malafemmina, che bella favola!
Il romanzo è, inutile dirlo, un omaggio alla Tempesta di Shakespeare che viene amplificata e riprodotta nella vita del regista teatrale della tempesta, Felix ovvero il signor Duke. Come Prospero, Felix (pure i nomi sono simili) è un mago dell'artificio teatrale. Come Prospero, Felix è stato tradito dal suo Antonio.Come Prospero Felix medita vendetta e per ottenerla si avvale della "magia" dando alla parola magia un senso più ampio. L'idea di ambientare il romanzo in una prigione, che poi sarebbe l'isola della tempesta nella tempesta, è molto bella anche perchè il romanzo è sì incentrato sulla vendetta ma soprattutto sulle prigioni. Nell'isola della Tempesta di Shakespeare ci sono infatti 9 prigioni. Le 9 porte delle prigioni vengono aperte una a una durante lo svolgimento del dramma fino alla nona porta, quella che tocca allo spettatore aprire. Nella realtà del romanzo l'ultima prigione è quella della mente e delle sue fantasie che intrappolano ricordi e ricordati. Il romanzo scorre come una favola. Ha una trama banale nella sua complessità. Cioè il livello di conoscenza di Shakespeare è altissimo, la descrizione del dramma e della scenografia interessantissima, la storia è però semplice e scorre come una favola a lieto fine con tutte le semplificazioni delle favole. E' molto liberatorio che il fulcro del romanzo che sembrerebbe essere la vendetta si sposti e diventi il perdono. Un perdono globale che coinvolge persino il pubblico nell'apertura della nona porta. Il romanzo non è realista, le situazioni non sono verosimili ma sono accattivanti.
E poi è molto bello vendicarsi e perdonare a pancia piena, cioè a vendetta riuscita, specie in periodo pre-natalizio.
Il mio personaggio preferito è certamente Ariel, lo spiritello compassionevole e misterioso che confonde realtà e sogni, schiavo ma desideroso della libertà e mai del tutto cattivo, anzi.

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Commenti

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Gran bel commento, Mario.
Ho preso nota : forse è questo il libro con cui cominciare a conoscere la celebre autrice canadese.
In risposta ad un precedente commento
Mario Inisi
30 Novembre, 2017
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Ne sto leggendo uno che forse è meglio ma sono alle prime pagine.
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