Sentenza artificiale Sentenza artificiale

Sentenza artificiale

Letteratura italiana

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In un’aula del palazzo di giustizia di Roma, gremita di giornalisti e tecnici ministeriali, il visionario manager Aristotile Damanakis presenta LexIA l’algoritmo di “sentenza artificiale” che rivoluziona il processo penale: a stabilire la colpevolezza di un imputato sarà un programma in grado di considerare ogni aspetto del caso, dalle circostanze alle prove, dalle testimonianze alle attenuanti, rendendo superfluo ogni intervento umano. Basta un algoritmo per decidere se una persona ha commesso o no un delitto. Ma a scombussolare i piani del governo ci pensa l’affascinante e coraggiosa Cassia, che scopre un’anomalia mimetizzata nel codice di LexIA che potrebbe comprometterne l’imparzialità. La ragazza non ha dubbi: qualcuno ha violato la sandbox di protezione del sistema. Chi sta mettendo le mani sulla riforma della magistratura? Chi è disposto a uccidere pur di manipolare le sentenze? Da quel momento Cassia diventa un bersaglio. Come lei è stata in grado di vedere l’anomalia, qualcuno – attraverso l’anomalia – ha visto lei. Qualcuno che è disposto a tutto pur di coprire le proprie tracce. Nel complotto sono implicati gli stessi organismi che dovrebbero garantire l’imparzialità della giustizia e Cassia è determinata a fermarli a qualunque costo.



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Sentenza artificiale 2021-04-19 08:47:53 AndCor
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AndCor Opinione inserita da AndCor    19 Aprile, 2021
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A che ora è la fine del mondo?

Siamo a Roma, in un futuro prossimo, di fronte al tribunale dove si respira 'l'odore rancido di democrazia in disfacimento'.
Una folla di manifestanti, i Responsabilisti, si è riunita per protestare contro la riforma del sistema giudiziario: è la cosiddetta 'sentenza artificiale', che soppianta giudici, dibattimenti e processi in favore di LexIA, un algoritmo scevro da ingerenze politiche, corruzione e discrezionalità umana. Peccato che, al termine della conferenza stampa di presentazione, venga ucciso l’imprenditore Aristotile Damanakis, ideatore di LexIA, e tutte le accuse ricadano sul leader dei Responsabilisti Saverio Colbran.
Passano due anni ed è ormai tutto pronto per il debutto ufficiale di LexIA nei tribunali statali, quando Cassia Niro, brillante analista ministeriale coinvolta nel progetto e con un talento per i protocolli di sicurezza, trova un’anomalia nel sistema e informa immediatamente il suo superiore. Per la giovane ragazza inizia così 'un'indagine dai contorni quasi surreali', tra esche di superficie, virus informatici, deepfake, esplosioni e rapimenti fulminei che cambieranno per sempre la visione del suo lutto paterno e dei suoi tormenti interiori.

E' in una città pervasa da una calma apparente, tra palazzi barocchi e monumenti di epoca romana, che si delinea un cyber thriller dai dilemmi etico-filosofici.
Una trama complessa e ramificata, con al centro una protagonista che, in modo inaspettato, 'ora sentiva di non avere più alcuna certezza' dopo che la sua quotidiana routine "a prova di imprevisto" si era scontrata con un vortice di pathos, inseguimenti e adrenalina. Ed è anche grazie alla narrazione rapida e al sapiente (ab)uso del cliffhanger che il lettore stesso non ha respiro e si trova completamente immerso in un dibattito mai così attuale.

Dalle radici del pensiero di Asimov, Leibniz e Orwell, creatività e duttilità umane saranno messe a dura prova da 'qualcun altro che stava compiendo le proprie mosse in segreto, indisturbato' - 'Perché era evidente che altre forze occulte erano in movimento' - e dovranno decifrare codici rimasti sinora criptati per (ri)trovare pace e libertà.

«Credi che siamo davvero in grado di fare la differenza?»
«Non ne ho idea. Quello che so è che ho un conto in sospeso con quella gente. Mi considerano soltanto una pedina sacrificabile nei loro giochi di potere, ma ho tutta l’intenzione di farli pentire di essersi messi contro di me.»

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'1984' di George Orwell.
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