Vengo a prenderti Vengo a prenderti

Vengo a prenderti

Letteratura italiana

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Il caso più importante della sua vita piomba addosso all'agente Francesco Caparzo in maniera inattesa. Inseguiva lo stalker di una donna che da un anno cercava di aiutare, quando d'improvviso si era ritrovato in un vecchio capannone industriale sperduto nel nulla. Lì dentro, lo spettacolo agghiacciante di uno zoo privato, undici carrozzoni da circo che imprigionavano esseri umani in condizioni pietose, una gabbia vuota pronta ad accogliere la sua protetta e lo psicopatico responsabile di ogni cosa lì davanti a lui, armato. Un colpo di pistola sembra risolvere tutto, il colpevole ucciso, le vittime salve, Caparzo in procinto di essere incoronato eroe nazionale. Ma le cose non sono come appaiono. Tra le vittime si nasconde un complice, forse addirittura la mente che ha organizzato tutto, che dall'ambulanza riesce a scappare, dileguandosi. La caccia all'uomo ha inizio, ma non esistono piste, niente tracce, la polizia insegue un fantasma. Caparzo capisce che la chiave dell'origine di tutto quel male sta proprio nel capannone e nelle sue vittime. Indaga i segreti di ciascuno, le colpe che vorrebbero nascondere, mette a nudo i lati più oscuri delle loro anime. E mentre lui scava qualcun altro li perseguita con oggetti, simboli che solo il loro carnefice conosce. Prima capitano incidenti che la polizia considera trascurabili. Poi i sopravvissuti iniziano a morire. È tempo per Caparzo di mettere insieme i pezzi per evitare che il fantasma che sta inseguendo termini il suo lavoro.



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Vengo a prenderti 2022-01-03 10:52:57 Donnie*Darko
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Donnie*Darko Opinione inserita da Donnie*Darko    03 Gennaio, 2022
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Malvagi tutti

A termine della trilogia iniziata con "Io so chi sei" e proseguita con "Zoo", Paola Barbato chiude il cerchio con un romanzo chiamato a far convergere tutti gli elementi caratterizzanti i precedenti scritti. L'autrice milanese è abilissima nel rendere la lettura fruibile anche a chi fossero sfuggiti i libri precedenti. Trattasi di volumi indipendenti l'uno dall'altro: è inoltre mai in affanno nel collegare i vari passaggi narrativi, al servizio di una storia dalle molteplici prospettive, in cui i vari personaggi, mostrando la loro debole e fallace natura umana, cambiano in continuazione di ruolo. 
Da vittime a carnefici e viceversa, in un gioco al massacro al cui interno bene e male diventano concetti indistinguibili, troppo imbastarditi tra loro per darne definizione certa. La trama, molto articolata e mai tediante, sfrutta al meglio la formula del racconto corale -con annessi una serie di azzeccati colpi di scena- sino al raggiungimento di una chiusa più che soddisfacente. Barbato crea un mondo in cui vite in apparenza perfette sono invece martoriate da sofferenza, insicurezza, gelosia, ira, opportunismo: il lavoro fatto dai mass media incensa a prescindere fornendo letture mistificate della realtà, "Vengo a prenderti" invece penetra le difese di facciata e le distrugge, mettendo a nudo personalità spesso deprecabili nel loro modo di agire eppure, per certi versi, degne di comprensione. Non è un caso che la prigionia stessa dello zoo diventi simbolo di un modus operandi discutibile eppure guidato da un fine tutt'altro che deplorevole. Tra atmosfere thriller e sequenze debitrici all'horror, Barbato si conferma scrittrice dalla penna diretta ed ispirata, per un racconto grondante ributtanti umori riconducibili a quel lato oscuro ben nascosto in ognuno di noi.

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