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Il mondo è piatto
 
Il mondo è piatto 2008-06-01 09:59:06 galloway
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galloway Opinione inserita da galloway    01 Giugno, 2008
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Il mondo piatto

In circa 500 pagine ci ritroviamo in un mondo appiattito: giù muri, montagne, ostacoli. Siamo in piena era del C.A.C. Per chi non lo sapesse questa è l'epoca della --> Connessione se hai un filo che ti connette. In questa maniera potrai avere --> Accesso là dove prima non potevi e in maniera impensabile. Quando sei entrato potrai assumere il --> Controllo di tutto quanto potra/vorrai fare su/in questo mondo diventato improvvisamente "piatto". Un libro assolutamente da non perdere e da consultare.



Questo é un libro assolutamente da non perdere, da leggere subito perchè, nell'arco di massimo un anno, tutto quello che c'è scritto dentro sarà obsoleto. Il fatto che il mondo sia diventato "piatto" ha accelerato i cambiamenti e le trasformazioni. Non è un fatto semplice, ma nemmeno tanto difficile da capire che siamo nell'era della Connessione, dell'Accesso e del Controllo. Se state qui a leggermi vuol dire che siete Connessi. Se vi trovate in questa condizione significa che dopo di avere letto questo mio post potrete andare ad accedere dove vi pare e piace. Di là sarete in grado di assumere il controllo di tutto quanto avete intenzione di fare della vostra presenza non solo in rete ma su questa Terra che è diventata "piatta". Perciò datevi da fare sono circa seicento pagine che vi trascinano per i capelli da una parte all'altra del pianeta facendo traballare tutte le vostre conoscenze.



Se vivete negli Stati Uniti e vi fanno una radiografia, ci sono buone probabilità che la vostra lastra venga letta nel giro di poche ore da radiologi indiani a Bangalore e il referto arrivi via email direttamente sul computer del medico curante. Se vostro figlio ha lacune in matematica, potrà prendere, grazie all'e-tutoring, ripetizioni online dal suo tutor personale, uno studente che se ne sta anche lui in India, a migliaia di kilometri da casa vostra. Se dovete prenotare un volo con la compagnia aerea JetBlue, potrebbe rispondere alla vostra chiamata una delle tante casalinghe di SalT Lake city che assicurano il servizio di prenotazione in outsourcing, utilizzando il computer del loro salotto.



Sono questi solo alcuni piccoli esempi quotidiani della globalizzazione, un fenomeno che, ci spiega Thomas L. Friedman, ha ridotto il nostro pianeta alla taglia "extra small", ha livellato il terreno di gioco su cui si incontrano ( e si scontrano) multinazionali, aziende e individui di tutti i continenti, ha "internettizzato" il mondo: insomma, in altre parole, lo ha appiattito. Un processo che, osserva Friedman, "passerà alla storia come un fondamentale momento di svolta, come quelli rappresentati dall'invenzione della stampa, dalla nascita dello Stato-nazione e dalla Rivoluzione Industriale, ognuno dei quali ha determinato profondi cambiamenti nella vita degli individui, nella forma e nei compiti dei governi, nel modo in cui si facevano le guerre, nel ruolo delle donne, nell'arte e nella religione".



Numerosi sono gli eventi storici e i fattori economici e tecnologici che hanno contribuito a tale evoluzione: la caduta del muro di Berlino, la nascita di Netscape e dei motori di ricerca, la bolla della new economy e il millennium bug, oltre agli infiniti sviluppi legati all'informatizzazione (outsourcing, uploading, open-source, lifiere globali e così via). Ma l' "appiattimento" del mondo, che ci costringe a correre sempre più veloci per rimanere in gara, ha forse reso il nostro pianeta troppo piccolo e troppo accelerato per consentire a ciascuno di noi e alla società nel suo complesso di adattarvisi in modo stabile?



Nel suo saggio, ricco di intuizioni brillanti, analisi acute e aneddoti divertenti, Friedman svela alcuni dei segreti di questo nuovo, soprendente mondo, spiegando l'effetto che i mutamenti in corso hanno sulle nazioni, sulle aziende, sulle comunità e sui singoli individui e offrendo la possibilità di comprendere meglio quanto sta accadendo attorno a noi e cosa ci riserverà il futuro prossimo. "Il mondo è piatto" costituisce quindi un aggiornato e fondamentale quadro della globalizzazione, dei suoi successi e dei suoi fallimenti, tratteggiato da uno dei più autorevoli giornalisti del nostro tempo.

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