La Bolla d'oro La Bolla d'oro

La Bolla d'oro

Letteratura italiana

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La trama e le recensioni di La Bolla d'oro, romanzo di Sergio Valzania edito da Sellerio. Un istituto bancario ha deciso per i suoi investimenti l’acquisto della Bolla d’oro di Alessio Comneno III, uno di quei documenti con cui, nell’antica Bisanzio, la Cancelleria trasmetteva, con l’aureo sigillo, i decreti imperiali. Sorge, naturalmente, una questione di autenticità, perché queste carte erano nell’Ottocento facilmente falsificate, e la perizia è affidata ai due massimi esperti del settore, il professor Celletti e il timido Bosconi, suo allievo. I due danno pareri opposti e, a complicare l’operazione, il secondo dei due svanisce nel nulla, nelle tappe di una trasferta negli archivi dei monasteri ortodossi del Monte Athos. L’intraprendente Teresa Nitti, donna d’affari che si autodefinisce «una che risolve problemi», è incaricata della ricerca; la signora si rivolge, perché indaghi nelle tracce della scomparsa, al suo vecchio compagno di studi Carlo Donna, che sarà il protagonista della vicenda, e quasi lo costringe con la sua influenza. Alla fine, dietro al mistero, si svelerà una truce cospirazione ma il romanzo ha anche una trama più profonda da comunicare: il viaggio-ricerca di Carlo, la sua scoperta dell’universo chiuso e infinito dei monaci barbuti che abitano i luoghi a precipizio sul mare protetti dai millenni. Ma la sua non è un’iniziazione mistica o un’esperienza religiosa trascendente. Con il suo documentare i sentieri, i panorami, le mura, le celle, il cibo, le storie, le conversazioni, i personaggi, il trascorrere delle ore, le esistenze devote ad atti semplici che non hanno scopo ulteriore che se stessi; con il suo sentirsi strappato all’ordinario vivere, grazie al fascino di luoghi che portano incisa nella materia una spiritualità altrove insignificante, Carlo trasmette ciò che ha finalmente capito: di essere giunto «all’ultima dogana della terra». Vale a dire: l’ultimo posto, fortunosamente preservato dai casi della storia, dove il tempo è sul serio, come per la saggezza antica, immagine mobile dell’eterno, e dove il senso del vivere è nelle cose che resteranno, non in quelle che si trasformano. Sergio Valzania, storico e viaggiatore egli stesso, ha scritto il romanzo del Monte Athos; ritrovando nel tono, nell’andamento del narrare, il ritmo del passo del viandante. Lungo quella che è, per l’autore, una tappa obbligata nella vita di ogni pellegrino.

Sergio Valzania (Firenze 1951) è autore di Brodo nero. Sparta pacifica, il suo esercito, le sue guerre (1999), Napoleone (2001), Retorica della guerra (2002; Premio Capalbio 2003), Jutland (2004), Austerlitz (2005) e, insieme a Franco Cardini, di Le radici perdute dell'Europa (2006). Con questa casa editrice ha pubblicato Tre tartarughe greche (2001). Attualmente dirige i programmi radiofonici della Rai.



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La Bolla d'oro 2012-10-31 22:27:16 LuigiDeRosa
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LuigiDeRosa Opinione inserita da LuigiDeRosa    01 Novembre, 2012
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Aftò, signor "Nero Goodwin"

Nell'antica Bisanzio le cancellerie i documenti imperiali li trasmettevano apponendo dei sigilli d'oro in calce a delle preziose bolle, una di queste in particolare, la bolla di Alessio Comneno III sembra essere stata ritrovata,scrivo "sembra", perchè quando l'Istituto Bancario che ha deciso di acquistarla chiede conferma dell'autenticità ai massimi esperti del settore, si trova di fronte a pareri discordanti,su tutti quelli del professor Celletti e del professor Bosconi, quest'ultimo, fidato allievo del primo, tra l'altro risulta scomparso misteriosamente. Teresa Nitti, manager intraprendente e senza scrupoli è chiamata a risolvere il problema dagli finanziatori dell'acquisto,sia per avere la certezza che la bolla d'oro sia autentica sia per gettare luce sulla scomparsa dell'unico che la riteneva un falso:il professor Sandro Bosconi. La signora Nitti ricorre ad un amico, vecchio compagno di liceo, Carlo Donna, che di professione fa lo sceneggiatore, ma non nasconde una passione irrefrenabile per il detective inventato da Rex Stout: Nero Wolf. Dunque il protagonista di questo giallo, Carlo Donna , personaggio a metà strada fra Nero Wolf e Archie Goodwin,anche se con molte riserve e altrettanti dubbi, accetta la proposta della vecchia amica e parte per il Monthe Athos ,Repubblica Monastica in territorio greco, dove è stato visto per l'ultima volta il professore. Giunto sul Monthe Athos il nostro "Nero Goodwin" troverà ad aspettarlo Christos Sfakteriotis,guida greca tanto gentile quanto cocciuta, decisa a illustrargli tutti i misteri e le reliquie miracolose conservate nei venti monasteri. Saranno molte le levatacce alle cinque del mattino così come i chilometri a piedi macinati dal nostro novello detective in questo mondo "a parte" alla ricerca smasmodica del prof,ma il tempo stringe , Teresa Nitti continua a telefonare e a pretendere risultati immediati, ma "Nero Goodwin",suo malgrado, è finito nelle sabbie mobili del bizantinismo, deve raggiungere il monastero di Vatopedi e invece si ritrova a Simonos Petra, poi a Iviron,Diokiarion,San Pantaleimon,Grande Lavra etc etc, nessuno dei monaci,fra l'altro ospitali e cordiali,sempre pronti ad offrire vino,pitàkia e preghiere, ricorda Sandro Bosconi: che fine avrà fatto lui e i suoi preziosi documenti?
Quello che firma Valzania è un giallo che ha ritmo e un finale tutt'altro che bizantino.

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