Narrativa italiana Romanzi Divorzio di velluto
 

Divorzio di velluto Divorzio di velluto

Divorzio di velluto

Letteratura italiana

Editore

Casa editrice

Katarína torna da Praga a Bratislava per trascorrere il Natale insieme alla famiglia. Alle vecchie incomprensioni con la madre, si aggiunge la difficoltà di giustificare l'assenza del marito Eugen. Ma in quei pochi giorni ritrova anche le vecchie compagne di università, soprattutto Viera, che si è trasferita in Italia grazie a una borsa di studio e torna sempre più malvolentieri in Slovacchia. Le due amiche si riavvicinano, si raccontano l'un l'altra gli strappi, le ferite - Viera con Barbara, che era stata la loro insegnante di italiano, Katarína con Eugen, che l'ha abbandonata due mesi prima con un biglietto sul tavolo della cucina. Katarína ripercorre il rapporto con lui, dal primo incontro al matrimonio forse troppo precoce, con le tante difficoltà di integrarsi a Praga, fino al dolore, di cui ancora non riesce a parlare. E tra i ricordi emergono frammenti della vita a Bratislava sotto il governo comunista: l'abolizione delle festività cattoliche, la censura, le code per la carne e per qualsiasi cosa.



Recensione Utenti

Opinioni inserite: 2

Voto medio 
 
3.0
Stile 
 
3.0  (2)
Contenuto 
 
3.0  (2)
Piacevolezza 
 
3.0  (2)
Voti (il piu' alto e' il migliore)
Stile*  
Assegna un voto allo stile di questa opera
Contenuto*  
Assegna un voto al contenuto
Piacevolezza*  
Esprimi un giudizio finale: quale è il tuo grado di soddisfazione al termine della lettura?
Commenti*
Prima di scrivere una recensione ricorda che su QLibri:
- le opinioni devono essere argomentate ed esaustive;
- il testo non deve contenere abbreviazioni in stile sms o errori grammaticali;
- qualora siano presenti anticipazioni importanti sul finale, la recensione deve iniziare riportando l'avviso che il testo contiene spoiler;
- non inserire oltre 2 nuove recensioni al giorno.
Indicazioni utili
 sì
 no
 
Divorzio di velluto 2022-07-20 15:33:07 Mian88
Voto medio 
 
3.0
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
3.0
Mian88 Opinione inserita da Mian88    20 Luglio, 2022
#1 recensione  -   Guarda tutte le mie opinioni

Divorzio anaffettivo

«Sua madre non aveva mai imparato a incassare i colpi, si dimenticava ogni volta che il destino le presentava la sua versione dei fatti. I suoi schiaffi non facevano male, Jojo li temeva, ma il vero pericolo erano le parole. Dora non ci badava.»

Il divorzio non è sempre e solo quello che comporta una separazione a livello sentimentale. Talvolta quando facciamo riferimento a questo facciamo riferimento non tanto a quello a quello affettivo ma anche a quello correlato alle nostre radici, a quei luoghi che rappresentano il nostro essere e il nostro vivere in un tempo scandito dalle esigenze di una vita che scorre.
Ed ecco allora che “il divorzio” assume una forma diversa, una sfumatura che muta nel suo essere. Jana Karsaiova ci insegna proprio questo e cioè che questo può essere anche altro, può essere correlato al nostro vivere, a quel che siamo e ci circonda, a una frattura delle nostre radici e della nostra storia.
Conosciamo dunque tra queste pagine volti e persone. Volti di uomini fatti di umanità, legami e affetti. Spezzati, disincantati, ricostruiti, persi. Una storia che prende campo dalle scissioni che si manifestano nella realtà della famiglia, una famiglia che scopriamo essere unita solo in apparenza. La storia prende campo proprio dalle scissioni che si manifestano per un disamore, per episodi, incontri, emozioni che tornano ad affiorare. In un bisogno costante e impellente di accoglienza sia culturale che sociale che umano.
Tra i finalisti del Premio Strega di questa edizione 2022 è “Divorzio di velluto”, opera scritta da una autrice slovacca che ha scelto di vivere in Italia e che si propone in uno scritto che rimarca una impostazione scenografica e sceneggiata. Una sceneggiatura in piena regola dove ogni tassello si ricostruisce un poco alla volta, passo dopo passo. Forse, questo, anche per il passato in ambito teatrale della stessa. La lettura scorre rapida, tuttavia non riesce a coinvolgere completamente. È come se tra lettore e scrittore ci fosse un filtro, un vetro invisibile. Piacevole ma non indimenticabile. Una buona prova che suscita riflessioni seppur con i suoi se e ma.

«[…] un matrimonio il cui apice sarebbe stato un divorzio, battezzato anche quello di velluto. Come la rivoluzione dell’89, la Rivoluzione Gentile la chiamavano gli slovacchi, di Velluto, ribattevano i cechi.»

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
140
Segnala questa recensione ad un moderatore
Divorzio di velluto 2022-04-20 18:01:37 silvia71
Voto medio 
 
3.0
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
3.0
silvia71 Opinione inserita da silvia71    20 Aprile, 2022
Top 50 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Lasciarsi tutto alle spalle

Un divorzio di velluto è quello tra i coniugi Katarina e Eugen.
Vite intrecciate con passione iniziale, minate poi da frasi taciute e insoddisfazioni reciproche.

Il “divorzio di velluto” è quello che divise la Cecoslovacchia in due stati indipendenti e autonomi nel 1993, ponendo una cesura tra due popoli che si percepivano differenti, culture distanti che il tempo non era riuscito ad amalgamare.

Due generi di divorzio, due binari paralleli, da sondare e percorrere, per tentare di comprendere le cause della frattura.
Il romanzo non vuole essere immerso nelle tematiche politiche, ne resta ben lontano, dedicandosi in via esclusiva alle persone, ai volti che sono i protagonisti, mariti e mogli, genitori e figli, senza dimenticare gli amici.
La divisione del paese funge da sfondo, divenendo uno degli elementi narrativi che coinvolge psicologicamente tutti.

Una storia di scissioni familiari, un viaggio all'interno di famiglie all'apparenza unite e amorevoli, ma nella sostanza terreni fertili per incomprensioni, disamore, ripicche e fughe.
Una narrazione costruita su un impianto temporale che segue il filo dei ricordi, un riaffiorare continuo di episodi, di incontri, di emozioni che la giovane Katarina vuole raccontare in primis a se stessa, per potersi fornire delle risposte che per lungo tempo non ha cercato, nella convinzione di vivere una buona vita e di aver raggiunto obiettivi solidi.
Uno dei cardini sottesi alla storia è il bisogno di integrazione e accoglienza, sia esso nell'ambito familiare o nel più vasto sentire socio-culturale, richiamando temi attuali come il rispetto delle origini altrui, degli usi e costumi, di tutto ciò che concerne l'espressione dell'individuo.

Si tratta del primo romanzo di una autrice slovacca, che ha scelto di vivere in Italia da numerosi anni, pertanto è comprensibile che siano numerosi gli spunti personali utilizzati per la stesura dei contenuti.
Interessante l'intento e l'impronta del binomio tra le due tipologie di divorzio, tuttavia manca un pizzico di brio nella prosa e qualche riferimento più sostanzioso alla separazione tra le due culture.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
140
Segnala questa recensione ad un moderatore
 

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Un animale selvaggio
Valutazione Utenti
 
2.9 (2)
Ci vediamo in agosto
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
L'orizzonte della notte
Valutazione Utenti
 
4.2 (5)
Sepolcro in agguato
Valutazione Utenti
 
4.9 (2)
Five survive
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Lucy davanti al mare
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Compleanno di sangue
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
La prigione
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Day
Day
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Morte nel chiostro
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Pesci piccoli
Valutazione Utenti
 
4.1 (4)
Cause innaturali
Valutazione Utenti
 
3.5 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Il nostro grande niente
Cuore nero
L'età fragile
Il rumore delle cose nuove
Vieni tu giorno nella notte
Giù nella valle
Abel
Il vento soffia dove vuole
La collana di cristallo
Romanzo senza umani
Resisti, cuore
La cerimonia dell'addio
La ricreazione è finita
Grande meraviglia
Le altalene
Rosso di fiamma danzante