Il libro delle anime
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Viaggio nel tempo tra le pagine di un libro
E' la naturale continuazione de "La biblioteca dei morti" senza la quale la lettura di quest'ultimo risulta sicuramente meno affascinante. Infatti questo romanzo non aggiunge niente di più al mistero de "La biblioteca dei morti" e risulta piacevole ed interessante soprattutto per l'abilità dell'autore. Tuttavia Glenn Cooper ci ha abituati bene ed assodato il prequel ci trasporta in un'affascinante caccia al tesoro che viaggia attraverso le porte del tempo. Shakespeare, Calvino e Nostradamus sono protagonisti di questa avventura poiché anche loro non sono rimasti indifferenti al fascino del "Libro delle anime".
Sicuramente un libro da leggere, un approfondimento dovuto al primo volume. Consigliato agli amanti del genere e di Cooper in particolare che non delude mai nello stile. Quello che ritengo sia la cosa incredibile e sicuramente quella più apprezzata dai lettori è come Cooper riesce a riporre in un libro un potere immenso, riportando il fascino della carta che perdura nel tempo ed attraversa la nostra era digitale restando sempre al centro della nostra vita, ed in questo caso, della nostra morte.
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Will Piper è stato davvero un agente dell FBI??
Il testo può contenere spoiler .
Questo libro mi fu prestato da una mia amica , qualche tempo fa.Incuriosita iniziai a leggerlo propositiva, ma man mano che sono andata avanti, il libro ha iniziato a diventare statico e noioso , ad attirare la mia curiosità di lettrice sono stati i vari capitoli storico/fantastici che hanno reso il racconto un pò più interessante.
Ciò che davvero mi ha lasciato a bocca aperta è stato il protagonista, Will Piper, che fino a tre quarti del libro continuava a farmi domandare "Ma questo è stato davvero un agente dell FBI o ha fatto finta ?", come personaggio è stato davvero deludente , non aveva un minimo di atteggiamento ne di professionalità che poteva benissimo avere come ex agente dell FBI. Fastidioso anche questo continuo inseguimento di qua e di la dall' oceano con questo pazzo di Fraizer che sembra sempre un passo avanti.
Il libro si salva per il finale quando Will finalmente sembra reagire usando un pò di più la sua testa e reagendo secondo il suo addestramento militare; posso dire che il finale si legge in maniera piacevole e d'un fiato .
Il finale salva il libro da tutta la robetta scritta in precedenza.
Un libro discreto , ma da un autore di fama come Glenn Cooper mi aspettavo qualcosa di più.
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LETTURA PIACEVOLE
Ho letto "il libro delle anime" dopo aver letto "la biblioteca dei morti" e ritengo che sia un gradito sotto rispetto al primo.
Ritroviamo Will Piper, in pensione e sposato con la testa "quasi" a posto,lontano dalla bottiglia e dalla tentazione delle donne che viene catapultato alla ricerca dell'unico libro mancante della Biblioteca misteriosamente rinvenuto a galla.
Sono stata catturata da tre quarti del libro, affascinata come non mai dalla caccia al tesoro partita dal ritrovamento di un sonetto inedito di Shakespeare con collegamenti con Calvino e Nostradamus e come per "la biblioteca dei morti", mi sono piaciuti i continui sbalzi temporali tra passato e presente.
Finita questa parte però tutto è diventato monotono... sarà il fatto di sapere che la storia proseguirà con il terzo libro e che quindi i "buoni" vincono e i "cattivi" muoiono, sta di fatto che la conclusione mi ha lasciato un pò di amaro in bocca....
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sembra quasi un libro di dan brown!
Rispetto alla "biblioteca dei morti", questo secondo libro ha più la struttura del thriller con Will Piper che calandosi un po' nei panni di Robert Langdon, vola in Inghilterra alla ricerca dei segreti che circondano la biblioteca... E che segreti!
Personalmente sebbene la trama sia molto inverosimile (Calvino, Nostradamus e Shakespeare tutti in un solo colpo) ho comunque preferito questo libro all'altro, il ritmo è più incalzante, certi momenti ti tiene col fiato sospeso e invoglia di più a voler saperne di più.
E il finale con la rivelazione della Biblioteca a tutto il mondo.... E adesso cosa succederà?
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Noi crediamo di condurre il destino, ma...
Inizio un po in sordina per "il libro delle anime"dove ormai sono trascorsi quasi due anni rispetto all'ambientazione del libro precedente e incontriamo un Will Piper che ha perso il suo smalto a causa del pre-pensionamento e della vita famigliare, ha anche smesso di bere e riesce a resistere al fascino delle donne.....
Questo soltanto nelle prime cinquanta pagine...perchè come si suol dire il lupo perde il pelo ma non il vizio.
La seconda parte è decisamente più avvincente, ricca di misteri da scoprire, caratterizzata da una caccia al tesoro che viene condotta attraverso un sonetto scritto da Shakespeare che serve per aggiungere qualche tassello alla storia messa in piedi da Gleen Cooper.
L'interesse intorno alla biblioteca dei morti sembrava essersi assopito grazie al patto di segretezza che era stato sottoscritto da Will Piper, ma riaffiora grazie alla perdita di uno dei volumi il 1527 che viene venduto all'asta e rischia di finire nelle mani sbagliate.
Trama convincente, buona suspanse, ritmo a tratti calante, in linea di massima più deludente rispetto al precedente.
Fiore all'occhiello a mio avviso è il coinvolgimento nel racconto di personaggi davvero esistiti come Shakespeare, Nostradamus e Calvino che hanno contribuito a dare spessore alla trama.
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Cosa accadrà nel 2027? La risposta è nel libro...
Un libro. Ma non un libro qualsiasi, ma un libro che tutti cercano e tutti vogliono.
Un libro che è l’ultimo superstite della 'Biblioteca dei nomi', composta da un'infinità di testi, redatti fra il 782 ed il 1297 da grotteschi scrivani, nei quali sono elencate le date di nascita e di morte dell’intera umanità fino al 9 Febbraio 2027, la data che segna l'inizio della 'Fine dei tempi'.
E così, Henry Spence e Alf Kenyon, due ex dipendenti dell'Area 51 che non si rassegnano a godersi la pensione senza sapere cosa si celi dietro quella misteriosa data, ingaggiano l'ex agente FBI Will Piper per recuperare il preziosissimo testo. Non hanno però fatti i conti con il lato oscuro delle forze, perché anche lo spietato Malcolm Frazier, capo della sicurezza dell’Area 51, composta da ombrose e losche figure denominate 'Sorveglianti', è seriamente intenzionato ad appropriarsi del libro ed è disposto a qualsiasi cosa per evitare che i misteri che esso contiene siano divulgati al mondo intero.
Sappiamo solo che Will Piper è un OLO, ovvero un “Oltre l'Orizzonte”, un individuo la cui data di morte non è scritta nel famigerato libro, e che dovrà mettere a repentaglio la propria vita perché il mistero si risolva e la sua famiglia esca incolume da eventuali ritorsioni dei 'cattivi'.
Un misterioso sonetto di uno Shakespeare 17enne è solo il preludio ad una trama che si svilupperà lungo diverse traiettorie intercontinentali.
Si spazia attraverso gli ambienti più disparati, partendo dal 'grigio e tentacolare paesaggio urbano di Londra' fino ad arrivare nel continente americano, con un'attenzione particolare per le città di New York, Las Vegas, Miami e per gli stati del Nevada, della California e del Texas. Senza dimenticare una Parigi con l'affollata Rue Saint Symphorien, la pennellata grigia del fiume Senna ed il dominio incontrastato della guglia di Notre Dame.
Deserti, radure, foreste, centri urbani, abbazie abbandonate e abitazioni lussuosissime accomunate da descrizioni chirurgiche, particolareggiate, vivide, pittoresche, pressoché reali, perché nulla può e deve essere lasciato al caso.
Se le ambientazioni sono straordinarie, altrettanto possiamo dire dei personaggi, perché l'autore ripercorrerà l'intera storia della 'Biblioteca dei nomi' portando in scena anche illustri personalità del passato.
Scopriremo la nascita dell'opera teatrale 'Tanto rumore per nulla' di Shakespeare, l'elaborazione delle teorie calviniste sulla predestinazione e l'ispirazione che condurrà Nostradamus nello scrivere la prima parte delle 'Profezie'.
Sì, concorderete con la giovane Isabelle, aiutante di Piper (sbronze di entrambi permettendo), nell'osservare che 'Il nostro libro ha influenzato in modo profondo alcuni uomini che hanno fatto la Storia.'
Si arriverà addirittura ad un coinvolgimento dell'FBI e dei servizi segreti britannico (Sis) e americano (Cia), ma il nostro protagonista saprà già di non poter più tornare indietro.
Perché 'Di una cosa ormai Will era sicuro: non si sarebbero fermati davanti a nulla. E lui era l'ostacolo da rimuovere. Il più pericoloso in assoluto.'
Fino ad arrivare alla resa dei conti finale, nella quale le perdite su entrambi i fronti saranno dolorose e numerosissime.
Costantemente sospeso tra il thriller investigativo e il giallo storico, si tratta di un romanzo avvincente e soprattutto coinvolgente.
C'è qualche nota poco lieta, come lo stile a tratti zoppicante, le fattezze un pò (troppo) grottesche di alcuni personaggi e le frequenti digressioni storiche che talvolta sembrano interminabili, ma il ritmo è esattamente quello di un mistero da risolvere nel minor tempo e con i minori danni collaterali possibili.
I salti temporali sono gestiti in maniera magistrale, perchè partiremo dall'Inghilterra del 1300, per poi passare alla Parigi ed alle contee inglesi del Cinquecento, ed infine ritornare alle indagini di Piper mantenendo sempre una vivace tensione narrativa.
Finchè non girerete l'ultima pagina e tirerete un salutare sospiro di sollievo, perchè, nel bene e nel male, 'tutto è andato come doveva andare'.
"Il futuro dell’umanità è un segreto nascosto tra le pagine di un libro…”: è sufficiente questa frase, che trovate sulla parte inferiore della copertina, per introdurvi al meglio in un romanzo che consiglio agli appassionati di gialli-thriller, e non solo.
Ringrazio la mia amica Martina per avermene consigliato la lettura.
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MISTERIOSO
La storia è molto coinvolgente e si legge tutta d'un fiato.Avevo già letto La biblioteca dei morti, ma non è fondamentale averlo fatto per comprendere il libro.Molto piacevoli i riferimenti storici legati anche a personaggi famosi.L'unica cosa che mi lascia perplesso è che alcune situazioni risultano un pò forzate. Non posso uccidere un uomo perchè sul libro è scritto che non deve morire oggi! Se conosciamo il futuro possiamo anche cambiarlo?...Mah!...Comunque piacevole.
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Molto bello
Bello, l'ho appena finito e mi è venuta voglia di scrivere subito una recensione, perché, per chi ama il genere, è un romanzo da non perdere.
Avvincente e soprattutto non scontato: il suo maggior pregio è che tratta l'idea del contenuto della bibilioteca in un modo estremamente credibile.
In alcuni momenti mi ha letteralmete lasciato col fiato sospeso (e non sono particolarmente sensibile...) ma l'argomento trattato, nella verosimiglianza con la morale e l'etica dei nostri tempi, e il modo in cui è trattato mi fanno partecipare agli avvenimeti con pathos.
Come già detto da altri, pur essendo un sequel, è migliore del precedente romanzo e volendo lo si può leggere anche senza aver letto La biblioteca dei morti.
E ora avanti col terzo!
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Re-Cooper
Inizio dicendo che La Biblioteca dei Morti non mi era piaciuto affatto: un libro dove non esiste un antagonista vero e proprio, dove il protagonista si trova a lottare per tutte 400 le pagine contro un assassino che non esiste per poi alla fine scoprire ciò che il lettore sa già dalla seconda pagina ,se non prima.
Il Libro Delle Anime, invece, prende una direzione del tutto diversa: colpi di scena, temi che fino a quel momento non aveva toccato, storie incantevoli di un passato ormai lontano e sopratutto misteri irrisolti ... Insomma ... un Cooper più maturo che ti vuole tenere con il fiato sospeso fino all'ultima pagina.
Will Piper si ritrova, anche per colpa sua medesima, ad avere a che fare con la tanto odiata biblioteca : da un primo momento di eccitazione dovuto alla scoperta dei misteri più profondi del libro mancante , si ritrova alla ricerca di una via di fuga da quella paurosa situazione in cui era capitato. Glenn riesce a trascinarti nella storia di Will in maniera impeccabile, riuscendo, nel contempo, a farti innamorare della storia parallela, ma distante secoli, della famiglia Cantwell. L'unica pecca è Il finale che poteva essere gestito meglio e anche la cura del protagonista che fa risultare il personaggio ingenuo in alcune parti e riflessivo e furbo in altre, lasciandoti un po confuso sulla sua reale natura... rimane tuttavia un ottimo libro!
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Per proseguire l'avventura
Ovviamente avendo letto ed apprezzato la Biblioteca dei morti ho comprato il Libro delle anime. Direi però un gradino sotto. Storia lineare, poco thriller, lenta a decollare con un po' di azione verso la fine. La parte più interessante è forse la storia del viaggio del libro con i riferimenti a personaggi come Shakespeare e Nostradamus. Il finale però mi è sembrato migliore del precedente.
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- sì
- no
L'anima di un libro...
Come da titolo, questo libro ha veramente un'anima. Storia ben congeniata, ottimo collegamento col libro precedente, ottimi i personaggi come del resto lo erano nel primo. Molti attimi di suspance, a tratti adrenalinico. Ottimi indovinelli e intrecci della storia, trasformando in parte il libro in storico invece che thriller. Ahimè, il finale è un pò scialbo. Mi ha lasciato un pò con l'amaro in bocca. Ma nonostante questo non mi fà cambiare l'opinione per questo libro. Cioè che è un ottimo libro. Anzi vi dirò molto probabilmente migliore anche del primo. E non è facile superarsi, ma Glenn Cooper questa volta penso ci sia riusciuto...ora non ci aspetta che attendere il seguito...i custodi della biblioteca.
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"La biblioteca dei morti" atto II
Seguito del bestseller "La biblioteca dei morti", la storia vede protagonista ancora una volta l'agente Will Piper alle prese con il mistero della data del 9 febbraio 2027, l'ultima che sia stata scritta delle migliaia annotate nei libri della Biblioteca.
Alla sterminata collezione di libri custodia segretamente nell'Area 51 manca un solo volume, uno relativo all'anno 1527: possibile che proprio lì sia custodita la chiave dell'enigma?
Le vicende narrate sono strettamente collegate agli episodi descritti nel primo episodio, quindi consiglio vivamente di leggere sequenzialmente i due volumi partendo da "La Biblioteca dei morti" appunto.
Lo stile di Cooper si mantiene su alti livelli di adrenalina e di ritmo..seppur con un ritmo meno serrato rispetto ali primo episodio.
Ora che so dell'uscita (a fine anno) di quello che sarà il terzo capitolo, mi spiego il perchè della scelta del finale.
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ORA FATENE UN FILM
Qualcuno lo accusa di cavalcare temi particolarmente sentiti in questo periodo come la “predestinazione”, “il giorno del giudizio”, il mistero dell’ “aldilà” ecc……. ed io aggiungo che è verissimo e che Cooper lo fa in modo egregio, stuzzicando la fantasia e la curiosità del lettore con trame originali e niente affatto scontate. Di nuovo il detective Will Piper alle prese con la biblioteca dei morti, o meglio, alle prese con un libro che dovrebbe farne parte e che invece genera le ansie di chi vorrebbe occultarne il messaggio. Il detective , oramai in pensione e dedito alla vita familiare, è di nuovo coinvolto in avventure ed intrighi che nel corso della storia hanno coinvolto anche personalità di tutto rispetto come Calvino , Shakespeare e Nostradamus. Questi personaggi , entrano nel racconto in modo del tutto naturale ed affatto artificioso, incastrandosi a meraviglia nell’intreccio proposto dall’autore. Tale opera si presenta, a mio parere, come il “Sequel” di ottima fattura del “Libro dei morti” e come il suo predecessore risulta avvincente ed appassionante. Ritengo che con il “Libro delle anime”, l’autore abbia in qualche modo approfondito ed ampliato alcune tematiche che nel precedente testo non erano state sfruttate in modo soddisfacente. Paragrafi brevi, personaggi interessanti, abilità nell’uso e nell’intreccio dei differenti piani temporali, lessico semplice ma fortemente evocativo e una grande originalità di fondo , fanno di questo libro uno dei più affascinanti ed interessanti che abbia mai letto. Bravo Cooper , avanti così.
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La biblioteca dei morti riapre i battenti
Will Piper è ormai un investigatore dell'FBI in pensione.
Dopo il matrimonio con la giovane Nancy e l'arrivo del piccolo Philly sembra destinato ad una piacevole vita tranquilla, ormai lontana dall'azione e dai funi dell'alcool! Ma quanto può resitere alle tentazioni che il suo passato può trascinare?
Hanry Spence e Alf Kenyonsono due vecchietti, ex dipendenti della misteriosa "Area 51", dove è custodito il formidabile sereto della Biblioteca dei Morti.
Hanno un loro club di colleghi pensionati denominato "Club 2027"!
Sono molto interessati a possedere un antico volume, datato 1527, che ora appartiene alla nobile casata in decadimento dei Cantwell. La giovane Isabbelle Cantwell e suo nonno avevano deciso di mettere all'asta questo piccolo pezzo di storia famigliare per poter restrutturare la lussuosa ma ormai vecchia dimora.
All'asta partecipano pure degli agenti goventativi americani.
Il libro, unico esemplare della Biblioteca dei Morti che non risiede sugli scaffali dell'Area 51, nasconde tra le sue pagine, oltre al consueto elenco di nascite e morti della data di copertina anche numerosi misteri legati a figure storiche di primissimo piano, come l'abate Felix, Calvino e Nostradamus che in passato si sono legate alla famiglia Cantwell.
Tutto ruota attorno ad una data, il 2027, cosa succederà il 9 febbraio? Perchè i vari libri della biblioteca ed i suoi scribi si sono fermati su questa data?
Ho letto con molto interesse e mi sono esaltato con "La Biblioteca dei Morti", romanzo ben congeniato e con la buona intuizione dell'autore di vaggiare su tre binari temporali e diversi personaggi che si legano magistralmente.
Questo libro è il continuo (poteva essere raccolto in un solo volume senza problemi), ma non mi trova particolarmente appagato.
Sarà che li ho letti uno in fila all'atro e quindi i paragoni sono molto frequenti, sarà che nel primo ho ritrovato misteri molto più legati ad assasini che, mi affascinano maggiormente agli enigmi alla Dan Brown del secondo volume, sarà che il finale non mi ha entusiasmato come credevo.
Porto un giudizio soggettivo, quindi opinabile, il proseguio non è stato all'atezza del suo predecessore.
Rimane comunque un buon libro che, deve essere letto da chi ha ultimato la Biblioteca dei Morti, per soddisfare alcuni quesiti rimasti in sospeso, mi piace molto lo stile di Cooper di lavorare su vari livelli temporali, con capitoli corti che fanno macinare le pagine al lettore.
Più avanti mi butterò sulle altre opere del lettore.
Per il resto, buona lettura!
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Dolce amaro
Bello sicuramente, da leggere assolutamente dopo aver letto il primo.
La storia si articola bene ed e meno "confusa" rispetto al precedente, ci sono però un paio di cose che non ho gradito.
Una è quella che avrei preferito che i due romanzi fossero stati accorpati in uno solo, dato che sono legati a doppio filo.
Il finale è l'altro punto dolente, sinceramente si poteva fare molto meglio in particolre per quanto riguarda il 2027.
La lettura è semplice e veloce, e non ti porta mai al esperazione.
Si nota il miglioramente del autore in modo abbastanza marcato in particolre nei passaggi tra passato e presente, buona l'idea che ogni enigma del sonetto porta a un tuffo negli avvenimenti del passato concedendo ancor di più quel senso di mistero alla vicenda.
Buon libro unico neo il finale...
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Re-inventarsi e innovarsi
Secondo libro della trilogia. Non delude, come può invece accadere quando ci sono dei seguiti. Lo scrittore mantiene alta l’attenzione, l’originalità, l’attrattiva, le capacità descrittive. Ci sono alcuni richiami al primo libro, ma non si ha mai la sensazione che sia un modo per riscrivere qualcosa senza originalità. Cooper ha saputo re-inventare, re-inventarsi ed andare oltre, andare avanti, gettando le basi per il volume n°3.
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Il secondo best seller
Nel secondo best seller Glenn Cooper, l'autore mantiene lo stesso stile del primo, riesce a catturare l'attenzione del lettore dalla prima fino all'ultima pagina.
L'avventura di Will Piper continua, il protagonista subisce un cambiamento, da ubriacone che era nel primo romanzo, mette apposto la testa e si fa una nuova famiglia, sposando Nancy la sua segretaria dalla quale avrà un figlio.
Viene richiamato, anche se in realtà è già in pensione, per seguire un "nuovo" caso, che si scopre essere la continuazione del caso Doomsday.
Questo porterà l'agente Will ad allontanarsi dalla famiglia e dover affrontare nuovi pericoli e vecchi nemici.
Unica pecca "La biblioteca dei morti" dava più suspance penso che il motivo principale sia che non ero ancora al corrente della storia e non conoscevo il modo di scrivere dell'autore.
Nell'insieme però non mi ha per nulla deluso anzi lo consiglio per gli amanti come me del thriller!
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Una nuova avventura dell'agente Will Piper
Ritorna il Will Piper della “Biblioteca dei morti”, affrontando lo stesso tema del romanzo precedente, quello della predestinazione. Questa volta si narra di un solo volume della famosa antichissima biblioteca, prelevata dall’isola di Wight e celata in un segreto sotterraneo di una base americana del Nevada (la famosa Area 51 ) coperta da segreto militare. Un volume (appunto quello attorno al quale si sviluppa l’intricata trama del romanzo) contiene un ultimo agghiacciante segreto : la fine del nostro mondo, con tanto di giorno e data. Per questo interessi enormi si intrecciano per recuperare il volume scomparso: i colpi di scena si susseguono a ritmo incalzante, i personaggi (i buoni ed i cattivi) si fronteggiano senza risparmio, sino al finale (abbastanza banale) in cui il buon agente federale in pensione (protagonista della vicenda) vince la sua battaglia attendendo serenamente l’evolversi finale della vicenda. La morale che lo scrittore trae è che l’umanità, conoscendo la data della fine di tutto, potrebbe comportarsi meglio, evitando guerre e contrasti in una sorta di amorosa fratellanza universale : la mia opinione è invece che la conoscenza della predestinazione ed in particolare della data del tracollo finale scatenerebbero rivalità, vendette, soprusi d’ogni genere, risvegliando e scatenando la parte peggiore di noi stessi. Comunque è auspicabile che Glenn Cooper abbia esaurito l’argomento nei due romanzi citati : un eventuale proseguimento della storia sarebbe ripetitivo e forse noioso, anche se la scrittura è brillante e gli attimi di suspence non mancano..
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Stupendo, anche se...
Ho adorato lo stile di Glenn Cooper dal primo libro e adesso direi proprio che non si è smentito. Secondo me avrebbe potuto fare un'opera un po' più lunga e riunire entrambi i romanzi in un solo libro, perché Il libro delle anime in parte è una specie di riassunto di quello che è successo in precedenza, poi per il resto l'autore inframmezza momenti di azione e di ricerca a momenti della storia che vanno da un secolo all'altro, partendo da Calvino, arrivando a Shakespeare e a Nostradamus. Davvero geniale, a mio parere, ma come ho detto già prima, avrebbe potuto scrivere un libro un po' più lungo anzi che due, e risolvere tutti gli interrogativi che rimanevano ne La biblioteca dei morti alla fine. Un piccolo errore ma ha saputo gestirlo bene.
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Un sequel stiracchiato
La Biblioteca dei Morti mi era piaciuto molto e qualcuno mi aveva detto che questo sequel era addirittura meglio... purtroppo a mio parere questo secondo romanzo non è affatto all'altezza del precedente. Innanzi tutto cosa succederà nel 2027 si capisce benissimo nel primo libro, quindi l'alone di mistero legato a questa rivelazione è privo di fondamento. In più il libro, seppure scritto con maestria, sembra essere una rimacinazione di fatti già narrati. Si cerca di introdurre suspance su accadimenti che sono stati ben spiegati e sviscerati... probabilmente Cooper doveva pensarci prima, se intendeva scrivere un seguito. Non mi è piciuto nemmeno il legame che l'autore ha voluto introdurre fra la biblioteca e Calvino o Shakespeare, anche questa mi è sembrata una cosa già vista, una sorta di copiatura del Codice da Vinci.
Il finale inoltre lascia un pò di amaro in bocca... io avrei fatto fare ai miei personaggi una scelta differente, e voi?
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Fine di una bella storia
“Il futuro dell’umanità è un segreto
nascosto tra le pagine di un libro…”
Questa la dicitura a fondo copertina che inizia a creare la dovuta suspance e la voglia di continuare a leggere le peripezie di Will e Nancy.
“Il libro delle anime” è il secondo ed ultimo volume che conclude la storia della famosa e agghiacciante Biblioteca dei morti (ma io ci aggiungerei anche dei vivi).
L’Autore ancora una volta è riuscito a gestire i salti temporali con grande maetria. La fervida fantasia di Cooper riesce quindi a portarci nei meandri e nella cultura dell’Inghilterra del 1300, nella Parigi e nelle contee inglesi del 1500, nonché a seguire le indagini nel nostro tempo.
Inoltre riesci anche a farci conoscere in chiave particolare personaggi come William Shakespeare e Giovanni Calvino, dando un suo perchè a certi comportamenti o a determinate scelte che cambiarono la loro vita.
Si potrebbe dire che Glenn Cooper ha azzardato una sua idea su carta a spiegazioni che magari ancora non si sanno, per esempio il perchè Giovanni Calvino andò contro il sistema religioso del tempo, decidendo di abbracciare gli ideali del Luteranesimo.
Sta di fatto che quando si mettono in mezzo in storia di “fantasia” nomi che han fatto la Storia lo stuzzico di capire dove vuole andare a parare lo scrittore c’è sempre.
E così è stato per me.
“Il libro delle anime” è uno di quei romanzi che appena girata l’ultima pagina ci si sente un po’ in pace.
Tutto è andato come doveva andare, i personaggi a cui ti sei affezionato hanno avuto il loro lieto fine, i famosi cattivi hanno ricevuto quello che meritavano e tutti i misteri sono stati svelati.
C’è da dire che l’ipotesi di una reale Biblioteca del genere fa un po’ venire i brividi, non so se farei la scelta che ha fatto fare l’Autore ai suoi protagonisti. Non posso aggiungere molto se no svelo il finale e non è il caso, ma magari mi dite la vostra così ne discutiamo!
Però rimango della mia idea… che se ne faccia un bel film?
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Ma cosa succederà mai nel 2027!!!!
Ammetto di aver dato il massimo dei voti al primo libro che mi piacque moltissimo per l'originalità. Oggi però, dopo la lettura del secondo, non posso non notare che entrambi i libri si assomigliano moltissimo. Inoltre c'è da dire che questo libro parte con una domanda "cosa succederà nel 2027?" e la risposta finale a cui perviene già la si capiva a fine del primo libro.
Per quanto riguarda lo stile sinceramente mi piace molto la prima parte dei due libri. E' il tratto distintivo di Cooper: andare aventi e indietro nel tempo con maestria, senza perdita di stile. E' veramente bravo l'autore a tenere incollati alle pagine. Dopo, invece, la parte relativa all'azione, è abbastanza scontata e senza grossi colpi di scena.
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Ti piace vincere facile?
Se la biblioteca dei morti mi aveva annoiato (a morte appunto), questa seconda parte mi ha dato la conferma che questo self-made-man ha scelto di farsi nel modo più facile possibile.
La filosofia del fast food applicata alla scrittura.
Come fare a vendere se ci sono poche idee, capacità narrative non troppo spiccate, poco tempo e poca voglia di approfondire i temi trattati?
Basta attingere dalle uscite cinematografiche degli ultimi anni, mettere un po’ di sesso a vanvera, la caccia al tesoro e l’apocalisse.
Il protagonista (di cui ho già dimenticato il nome) stavolta è in pensione, sposato con prole. Ma cosa succede? Di nuovo un libro di morti, che fortuna ha voluto si fosse perso nei meandri della storia, in un percorso parallelo che ha permesso alla trama di procedere.
Il machissimo ex agente FBI, in crisi di astinenza da adrenalina ed in piena confusione esistenziale, si getta a capofitto in questa avventura, molla moglie e figlio e se ne va in Inghilterra.
Primo: per economizzare su ambientazioni (e faticose spiegazioni) lo scrittore sceglie di utilizzare come quasi unico set, una antica villa. Ma c’è un però.
In questa villa il machissimo incontra la biondissima nipote del proprietario, la quale (che originalità) è: figa, giovane, facile, e con poche pretese. Ovviamente è anche integerrima: capace di tradurre il latino e il francese a prima lettura. Dunque assolutamente utilizzabile a servizio della trama.
Per quanto sia del tutto carente di verosimiglianza.
Secondo: da questa villa iniziano a saltar fuori indizi che provengono dal passato, da personaggi come Shakespeare, Giovanni Calvino e perché no, Nostradamus. Ed è spiacevolissimo vedere come questi personaggi storici vengono disturbati a servizio di una storia scontata e banale.
Inutile a dirsi, le poche parole spese per approfondire non bastano a legittimare comparsate tanto illustri.
Terzo: I due, protagonista e avvenente ragazza coprotagonista, iniziano una caccia al tesoro intervallata da piccanti situazioni fedifraghe.
Sebbene il macho, per coerenza con il primo libro e per sopraggiunta terza età, dovrebbe aver dimesso le vesti del tombeur de femmes. Cooper ci prova a tratteggiarlo come dilaniato dal rimorso, ma, pover’uomo, il tentativo è blando.
E soprattutto è un forzato epilogo a togliere il protagonista dall’impiccio. Tanto opportuno quanto insopportabile.
Tolto dall’imbarazzo, riconciliarsi con la dolce metà diventa facile, e l’omissione della scappatella è quasi d’obbligo
E poi, finalmente, l’apocalisse. Che tutti dobbiamo morire questo già si sapeva. Ma almeno divertirsi un po’ nel frattempo sarebbe gran cosa
Quello che ho trovato insopportabile in questo libro è come tutto venga abbozzato, utilizzato, collocato solo per costruire una trama che possa in qualche modo agganciare il lettore.
Mi viene da dire che facili conquiste portano poche soddisfazioni
Ma credo che Cooper, con gli incassi delle vendite la penserà in modo diverso
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Il libro delle anime
Cosa si chiede ad un sequel? Di essere all'altezza del libro che lo ha preceduto. Bene posso affermare che in quanto a piacevolezza il libro mantiene lo stesso identico ritmo del predecessore, La biblioteca dei morti, con una trama che scorre come un fiume in piena, inseguimenti, servizi segreti, intrighi, oscuri segreti ed anche un po' di storicità si intersecano generando una buona trama. A metà del romanzo però ci sono dei messaggi criptici da indovinare ma purtroppo tra uno scotch e delle effusioni amorose vengono rivelati in modo un po' troppo semplicistico. Questo però non ha rovinato l'opera che è riuscita a tenermi incollato alle pagine grazie ad una buona trama...non rivelo il finale ma vi invito a leggerlo.
Buona lettura a tutti.
Syd
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un finale da dimenticare
Lo stile di Cooper si conferma sempre valido e coinvolgente. Anche il libro delle anime, come il precedente, promette bene e ha una trama abbastanza piacevole e scorrevole, anche se in alcuni tratti sembra un po' sbrigativo (i 4 indizi di Cantwell Hall vengono scoperti subito con una facilità di chi ha poteri divini), con l'interessante aggiunta di personaggi realmente esistiti le cui esistenze a loro volta, conservano delle parti di mistero. Una volta fatta questa bella cornice però il quadro (il finale) che doveva rivelare le sorti del mondo, non poteva essere peggiore. Piuttosto banale e se mi consentite uso un termine spesso usato a scuola, decisamente "fuoritema",la soluzione asteriode e il messaggio seguente (per i prossimi diciassette anni l'umanità avrà un intento comune) lasciano sbigottiti e danno una tinta eccessivamnte "USA" che a mio giudizio ridimensiona drasticamente il buon lavoro fatto nelle 400 pagine precdenti. Leggibile ma solo per curiosità !
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Riassunto
Dopo aver letto le altre recensioni dei lettori,mi rimane ben poco da aggiungere.Voglio tuttavia sottolineare che "il libro delle anime" è un riassunto della " puntata precedente" tanti e tali sono i riferimenti riepilogativi della "Biblioteca dei morti. Si passa un quarto delle pagine a rileggere quello che era accaduto prima, un quarto a intrattenersi sulle scaramucce sentimentali di Piper e i suoi problemi con l'alcool. Il resto del libro è piacevole a patto che nessuno si aspetti risposte reali sul futuro dell'umanità: è solo un libro!
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the final countdown
Appena terminato "La biblioteca dei morti" sono corsa in libreria ad acquistare "Il libro delle anime": questo sequel riprende la vicenda dell'ex agente dell'FBI Will Piper e dell'Area 51 proprio dove è stata interrotta e prosegue con lo stile accattivante che ben abbiamo imparato a conoscere leggendo Cooper.
A mio parere il libro non è affatto deludente come leggevo in alcune recensioni: credo sia una conseguenza logica avere delle grandi aspettative vista l'ottima riuscita del precedente, però si deve anche avere quella lucidità che ci permetta di valutare un libro per quello che è e non in base alle aspettative che se ne hanno. "Il libro delle anime" è, a mio parere, un buon thriller, ricco di colpi di scena (anche se ancora un po' troppo di stampo tradizionale "americano"), azione e sentimento. Ormai infatti i personaggi sono conosciuti, quindi si dissolve quell'atmosfera da giallo propriamente detto, che avvolgeva il romanzo precedente, per lasciare spazio all'azione vera e propria. Come in un film d'azione quindi vediamo susseguirsi una serie di vicende che ci lasciano col fiato sospeso, fino alla rivelazione finale che spero concluda la storia, e non rovini il tutto con un'improbabile prosecuzione in un terzo volume. Ho apprezzato molto l'attenzione di Cooper per l'aspetto storico: affidare parte consistente dello svolgimento della vicenda a personaggi realmente esistiti è stato un artificio efficace e per alcuni aspetti divertente!
Lo consiglio a voi che avete letto "La biblioteca dei morti" e, anche se fosse trascorso un po' di tempo da questa precedente lettura, non allarmatevi perché l'autore fa ricorrenti richiami che vi riporteranno immediatamente alla memoria i fatti. Non consiglio di leggerlo come libro a sé stante: pur non mancando in coerenza narrativa, vi perdereste il succo della storia!
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delusione finale
avevo comprato il libro perchè interessato a vedercome andasse a finire la bella storia di Piper.L'inizio mi ha scoraggiato,ma poi la storia ha preso interessanti sviluppi,il modo in cui dei famosissimi personaggi storici venivano inseriti nel prosieguo delle pagine era al dir poco affascinante.Poi,poi il buio più assoluto,i richiami a quei personaggi poco avevano a vedere con la trama,e soprattutto con l'insulso finale.Cooper ha impostato due libri sulle scritture effettate da personaggi lontani dal nostro vivere quotidiano,ha affascinato i lettori con ipotesi quantomeno surreali,ma tremendamente ricche di patos....e come la più classica delle americanate(stile Armageddon),chiude la storia con uno pseudo Asteroide che potrebbe distruggere la Terra.Mah!!!!!!!!semplicemente deluso,Shakespeare,Calvino,Vectis,inutili abbocchi per il lettore per poi ridursi ad un finale Hollywoodiano.Peccato
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Praedestinatio: Capitolo 2
Il titolo mi ha un pochino spiazzato. Il seguito del primo libro (la biblioteca dei morti), chiarisce alcuni fatti rimasti volutamente nell'ombra, ma in fin dei conti continua sulla scia tracciata dal primo capitolo. Apprezzabili alcuni riferimenti a personaggi storici famosi che ben si integrano con l'esistenza della biblioteca segreta. Sicuramente non un capolavoro, ma comunque scorrevole nella lettura è, a mio parere, un libro adatto a trascorrere qualche ora sotto l'ombrellone, leggendo.
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Inutile
L'autore vorrebbe farci credere che in questo libro si sveli il significato dell'ultima inquietante pagina della Biblioteca dei morti, ma questo racconto non svela nulla è solo un continuo flashback al racconto precedente .
Di nuovo c'è uno dei libri della biblioteca che compare ad un'asta di oggetti d'arte antichi e il caos che ne consegue con il ritorno in scena dell'ex agente Will Piper e di altri personaggi del libro precedente.
Se la Biblioteca dei morti era un libro originale , intrigante ed appassionnte questo è un seguito scialbo nella trama, inconsistente nelle motivazioni e nel senso e a tratti , nonostante lo stile di scrittura scorrevole di Copper , persino noiosetto.
Non posso nemmeno dire di leggerlo se proprio volete sapere come va a finire perchè la cosa tragica è proprio questa, era già tutto finito prima , questo libro non aggiunge nulla di cui non si potesse fare a meno per dare un senso a tutta la vicenda narrata : in altre parole un libro INUTILE!
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- no
la biblioteca dei morti 2
Ho letto questo libro in breve tempo. é d'obblio infatti riconoscere il talento di Cooper di saper catturare l'attenzione del lettore e costringelo ad andare avanti nella lettura per scoprire il mistero. e questo talento emerge anche questa volta.
tuttavia nel complesso il libro non mi ha entusiasmata più di tanto.
La biblioteca dei morti ha una trama davvero eccezionale e in questo libro viene ripresa per chiarirne qualche dettaglio e per dare una fine alla storia. Però, anche se il libro delle anime mi è piaciuto, avrei preferito che la storia dell'agente Will finisse come nella biblioteca dei morti, a lieto fine e in pace e che la quiete famigliare non venga disturbata ancora una volta per colpa della biblioteca...
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Libro delle anime
Sequel ben riuscito, a tratti secondo me anche migliore del primo, con un buon mix di mistero, storia e avventura... certo non una lettura impegnata, ma l'ideale se si vuole un libro coinvolgente e di buon ritmo... rispetto a "La biblioteca dei morti" l'ho trovato più avventuroso e meno thriller, ma mi sono piaciute le "incursioni" e i legami di diversi personaggi storici con la Biblioteca, in più vengono date diverse risposte a quesiti rimasti aperti dal primo libro, e se ne pongono di nuovi (il terzo direi sia inevitabile!) Consigliato
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Enigma inquietante...
Un libro che provoca emozioni intense...nel leggere si è come attirati in un vortice, che è poi il risveglio dell'interesse, mentre il mistero si infittisce...
Molto affine o simile alla "Biblioteca dei morti", questo romanzo ha però la particolarità intrinseca di essere originale e in qualche maniera diverso dall'altro.
Si narra di un misterioso libro che è stato scritto nel corso dei secoli con il sangue da scrivani con i capelli rossi e gli occhi verdi, forse messaggeri di Satana...Questo libro è custode di arcani segreti che può significare la rovina di alcuni uomini, che tentano di farlo sparire, di sopprimerlo...
Il libro nel quale è descritto il destino di tutte le anime.
Di tutti noi...
Inquietante...e terrificante...
Ne consiglio la lettura agli amanti del genere horror...
Saluti.
Ginseng666
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