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Giro di vento
 
Giro di vento 2013-08-19 17:44:11 Bruno Elpis
Voto medio 
 
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Stile 
 
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Piacevolezza 
 
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Bruno Elpis Opinione inserita da Bruno Elpis    19 Agosto, 2013
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Commento acronimo

Giungono in Umbria due uomini, due donne e un agente
Immobiliare per realizzare un investimento da borghesi. Ma
Rimangono vittime di un guasto d’auto in loc. Giro di Vento
0ve i cellulari non hanno campo e il bosco è fitto fitto.

Da lontano scorgono un casolare. Occupato abusivamente,
Ivi abitano strane persone: Arup, Gaia, Mirta, Icaro e Aria.

Vivono da comunità autonoma, elementare, di sussistenza
E rifiutano il contatto con la società nevrotica.
Narra De Carlo con ironia lo scontro tra mondi e mentalità.
Tra equivoci, emozioni, conflitti, sorprendenti evoluzioni, un
Ottimo affresco della società contemporanea iperattiva e nevrastenica, saturata dal benessere, occupata dal senso del possesso, viziata nella certezza di poter avere tutto, animata da sentimenti artificiali. Un romanzo che ha vaghe analogie con il film “Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto” con una strepitosa Mariangela Melato.

Bruno Elpis

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
... altri romanzi dello stesso autore.
A chi ha visto il film della Wertmuller...
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Commenti

5 risultati - visualizzati 1 - 5
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le cinque stelle piene del tuo giudizio mi spingono a metterlo in lista!
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Bruno Elpis
19 Agosto, 2013
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Vedrai Silvia, non ti pentirai. Un romanzo anche soffuso d'ironia...
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silvia71
19 Agosto, 2013
Ultimo aggiornamento:
19 Agosto, 2013
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grazie del consiglio, Bruno, sai...mi sto affezionando a De Carlo, sicuramente continuerò a leggere altro di suo!
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C.U.B.
20 Agosto, 2013
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accidenti devo ricordarmi di leggere un De Carlo...da cosa comincio , Bruno ?
In risposta ad un precedente commento
Bruno Elpis
20 Agosto, 2013
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@ CUB: direi proprio da “Giro di vento”, secondo me irresistibile. In alternativa potresti valutare “Treno di panna”, secondo me un capolavoro, anche se lì i giudizi non sono concordi (ti deve piacere il genere, e l’ironia stralunata, metafisica e introspettiva di De Carlo) :-)
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