Narrativa italiana Romanzi La traccia dell'angelo
 

La traccia dell'angelo La traccia dell'angelo

La traccia dell'angelo

Letteratura italiana

Editore

Casa editrice

24 dicembre 1955, nella casa dei nonni, odorosa di bosco tra candele e torroni, Morfeo festeggia il Natale. Ha otto anni e aspetta solo di scartare i regali. Poi improvviso l’incidente, una persiana lo colpisce alla testa, l’ospedale, il risveglio, la cura. Il piccolo Morfeo racconta di sé, le conseguenze di quell’evento fatale sul suo capo; nel trascorrere degli anni, tra diagnosi sbagliate, esami maldestri, dottori frettolosi è la medicina con le sue certezze e i suoi inganni a decidere del destino di Morfeo.



Recensione Utenti

Opinioni inserite: 4

Voto medio 
 
3.0
Stile 
 
3.0  (4)
Contenuto 
 
3.5  (4)
Piacevolezza 
 
2.8  (4)
Voti (il piu' alto e' il migliore)
Stile*  
Assegna un voto allo stile di questa opera
Contenuto*  
Assegna un voto al contenuto
Piacevolezza*  
Esprimi un giudizio finale: quale è il tuo grado di soddisfazione al termine della lettura?
Commenti*
Prima di scrivere una recensione ricorda che su QLibri:
- le opinioni devono essere argomentate ed esaustive;
- il testo non deve contenere abbreviazioni in stile sms o errori grammaticali;
- qualora siano presenti anticipazioni importanti sul finale, la recensione deve iniziare riportando l'avviso che il testo contiene spoiler;
- non inserire oltre 2 nuove recensioni al giorno.
Indicazioni utili
 sì
 no
 
La traccia dell'angelo 2012-01-19 10:08:37 isabella82
Voto medio 
 
3.3
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
3.0
isabella82 Opinione inserita da isabella82    19 Gennaio, 2012
Top 500 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Se la vita fosse sogno? E se un angelo ci fosse, n

Due cose contraddistinguono questo libro di Benni, musicalità e grande immaginazione. Il tema della finitezza umana è trattato con malinconia e partecipazione nostalgica, verso una scelta che spesso non ci è concessa, poter tornare indietro. E' un'umanità spenta e senza colore, quella di Morfeo, bambino sfortunato e adulto ipocondriaco, vittima dell'errore, della superficialità e della malattia.
E' un libro differente dalla consueta narrazione dell'autore, un libro intimo, che forse ci racconta le paure di noi uomini, con grande delicatezza e la consueta ironia. Non ne sono rimasta delusa, ma piacevolmente sorpresa e non nego che la tentazione di rileggerlo è stata forte, soprattutto per chiarire alcuni punti molto delicati e volutamente criptici.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
80
Segnala questa recensione ad un moderatore
La traccia dell'angelo 2011-09-14 11:20:49 darkala92
Voto medio 
 
3.0
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
3.0
darkala92 Opinione inserita da darkala92    14 Settembre, 2011
Top 100 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Un Benni..spento

Un Benni fuori dal comune di sicuro, non che io sia esperta, ma si percepisce un'atmosfera differente dalle altre presentateci precedentemente.
Restano fattori come il “surrealismo”, il “simbolismo” ecc.. ma subentra adesso un'aria più cupa, a tratti gotica, il risultato della fusione tra la realtà e la magia, con note di pessimismo e di tonalità grigiastre.

Il tema centrale è la critica, sempre e solo la critica.
A cosa?
Si parte dall'accusa alle case farmaceutiche, le quali vendono prodotti, non medicine, per colpire la società in toto, vittima di un movimento ormai troppo veloce per l'essere umano.
...la fragilità dell'esistenza, la debolezza psico-fisica, esasperata al massimo con l'utilizzo di farmaci sempre più comuni e violenti, che attaccano il corpo, e la mente, soprattutto, creando danni irrisolvibili.

Tutto ciò è presentato attraverso l'entratra del paranormale, la parte che mi ha colpito di meno, ad essere sincera. Questi angeli.. a volte banali, a volte stupidi, a volte troppo surreali addirittura per il surrealismo..

Avrei preferito un Benni completamente “serio” e non sdoppiato.
Sarebbe riuscito a coronare un bel progetto, pur distaccandosi di gran lunga dalla sua consueta ed eccentrica produzione.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
  • no
Trovi utile questa opinione? 
110
Segnala questa recensione ad un moderatore
La traccia dell'angelo 2011-09-12 05:57:58 LuigiDeRosa
Voto medio 
 
3.3
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
3.0
LuigiDeRosa Opinione inserita da LuigiDeRosa    12 Settembre, 2011
Top 50 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Gli uomini? Cavie perse in un labirinto

Questa è la fiaba del piccolo Morfeo, la sera di Natale guardava fuori dalla finestra la neve dipingere di bianco le case e le strade del suo paese,mentre in cucina i nonni e i genitori preparavano la cena, d'improvviso, "una persiana pesante come una bara",incardinata alla parete da moltissimi anni,si staccò e colpì il bambino in mezzo alla testa",lo portarono in ospedale dove sopravvisse grazie ad un "veleno".Questa è la storia di un angelo di nome Gadariel, che legato ad un letto di contenimento,fu liberato perchè lo Stato avrebbe risparmiato soldi.Questa è la storia di un altro angelo Elpis, una giovane donna che credeva che per ottenere una guarigione bastassero poche gocce di gioia.Ed infine quasta è la storia dell'Inferno, quello che si nasconde in certe cliniche bianche come i sepolcri, dove medici detti Mister 20% (perchè l'industria farmaceutica riconosce loro questa percentuale sui farmaci propinati ai loro pazienti)vendono veleni chiamati medicinali.Ci sono tre padroni in questo mondo che comandano e condizionano la nostra vita,i signori delle armi ,i signori del petrolio, gli industriali farmaceutici,quelli che si dovrebbero occupare della nostra salute,ma ciò che conta è mettere sul mercato pillole,ciò che conta è che queste creino dipendenza,ciò che conta... Questa fiaba tagliente come i denti del lupo,avvelenata come la famosa mela, illuminante come l'acciarino racconta tutta l'idiozia e la disumanità di un modo di interpretare la professione medica,del modo come l'industria dei medicinali pensa alla salute di tutti noi,salvo poi scoprire, l'industriale farmaceutico,ammalatosi di cancro perchè si era dimenticato,distratto dagli estratti conto,che anche lui si sarebbe ammalato come noi miseri mortali, che di pillole che lo guariscano non ce ne sono neanche per lui,perchè i soldi per la ricerca se li era portati alle Cayman .

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
A chi ama Stefano Benni, i lettori sensibili alle problematiche sul rapporto industria medica e salute pubblica
Trovi utile questa opinione? 
30
Segnala questa recensione ad un moderatore
La traccia dell'angelo 2011-09-06 15:30:23 Stefp
Voto medio 
 
2.5
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
2.0
Stefp Opinione inserita da Stefp    06 Settembre, 2011
Top 100 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

La traccia dell'angelo

Natale 1955, raccolti intorno al semplice focolare della vigilia, così com'erano semplici le vigilie di allora, Morfeo, otto anni, attende il momento in cui scarterà i suoi pochi regali, ma la pesante persiana di legno decide che proprio quello è il momento di avere la meglio del cardine vecchio e arruginito e piomba in testa al piccolo. Quella forte commozione celebrale gli sarà sempre vicino provocandogli negli anni a venire insonnia e malori diagnosticati malamente in epilessia e Morfeo adulto sarà costantemente accompagnato dalle medicine che lo porteranno all'assuefazione e alla dipendenza. Veglierà su Morfeo, Gadariel, un angelo “cattivo” perché ribelle e Elpis, un angelo bianco.
“Un angelo non c’è sempre. Se no non è un angelo. La sua prerogativa è che qualche volta arriva e qualche volta ti abbandona. Non sapere mai se arriverà, ecco l’essenza, ecco la traccia dell’angelo.”
Lo Stefano Benni al quale siamo abituati, visionario, onirico, tra reale e surreale, che attacca l'enorme potere, spesso criminale dell'industria farmaceutica. Ci offre personaggi grotteschi, caricaturali e una doppia versione di angeli; un angelo ribelle, cattivo e un angelo buono, che pensa che “il bene è sempre una goccia più del male. Tu devi coltivare quella goccia, spera che quella goccia venga da te.....”
Un romanzo breve che purtroppo non è riuscito a catturarmi e a darmi quelle emozioni che ricevo da sempre dai libri di Benni. Anche l'ironia dissacrante, pungente ed esplosiva dei suoi precedenti racconti non è presente e la sua prosa, colorata, piacevole, non è bastata purtroppo a farmi apprezzare questo libro.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
141
Segnala questa recensione ad un moderatore
 

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Volver. Ritorno per il commissario Ricciardi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Incastrati
Valutazione Utenti
 
3.8 (1)
Tatà
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Intermezzo
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il mio assassino
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
La vita a volte capita
Valutazione Utenti
 
4.4 (2)
Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.0 (2)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
L'ora blu
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Malempin
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

I qui presenti
La vita a volte capita
Errore 404
La stagione bella
Dimmi di te
Fumana
Nina sull'argine
Liberata
Un millimetro di meraviglia
Nannina
La neve in fondo al mare
Chiudi gli occhi, Nina
Magnifico e tremendo stava l'amore
Dove la luce
Il nostro grande niente
Chi dice e chi tace