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Il grande sonno
 
Il grande sonno 2013-08-23 15:40:23 Giovannino
Voto medio 
 
2.8
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
2.0
Piacevolezza 
 
3.0
Giovannino Opinione inserita da Giovannino    23 Agosto, 2013
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L'esordio del grande Marlowe.

Mi mancava in questo caldo agosto un bel noir, e così dopo un paio di romanzi di Murakami (che mi ha convinto a metà) ho pensato bene di metterci quello che potremmo definire un po' il padre del noir (o meglio hard boiled), Raymond Chandler. C'erano diversi libri a disposizione, ma essendo la mia prima volta con Chandler ho deciso di partite dall'inizio, dal primo, e quindi con "Il grande sonno" (anche se poi è il quarto in ordine di pubblicazione). Il protagonista per la prima volta è appunto Philip Marlowe, portato poi sullo schermo da Humprey Bogart, uno dei tanti, sicuramente il più famoso, che nel corso degli anni indosserà le vesti del duro detective in questione. La storia ha inizio con Marlowe che viene convocato da un vecchio generale ricchissimo, padre di due giovani figlie, una delle quali importunata con continue richieste di denaro dal proprietario di una libreria, inoltre, tra una chiacchiera e l'altra, scopre anche che Rusty Regan, fidanzato della figlia maggiore del generale, è da poco scomparso non lasciando nessuna traccia. Marlowe così accetta l'incarico di risolvere il primo caso, anche se poi, tra un colpo di scena ed una sorpresa, scopriremo che la questione che sta più a cuore al vecchio è invece la seconda. Il libro scorre, ma non troppo, i dialoghi sono infatti molto lunghi, così come le mille descrizioni (non aiuta neanche il lessico, il libro infatti è del 39, ed a tratti si vede), capita così spesso di perdere il filo del discorso della storia principale. Per il resto sicuramente la trama è molto interessante ed originale, però certo non si legge tutto d'un fiato, pur essendo un libricino di sole duecento pagine. Dall'altro lato invece è stupendo il personaggio Marlowe, una vera perla. Come detto prima questo romanzo è il padre degli "hard boiled" e Marlowe è il padre dei detective moderni. Personaggio dai modi rudi, sicuro di sè, lavora solo per denaro e nel suo lavoro non c'è spazio ai sentimenti, determinato, amante dei vizi e se necessario non manca di usare le maniere forti. Inutile dirvi che nel cinema moderno (Tarantino) ma non solo, anche nei fumetti (Sclavi con Dylan Dog), diversi autori hanno preso spunto da Marlowe per creare i loro personaggi. In definitiva un libro che si legge se siete amanti del noir (anche se lo credevo, onestamente, migliore), altrimenti c'è di meglio.

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Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
solo se siete dei veri appassionati del noir.
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