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Bianca come il latte, rossa come il sangue
 
Bianca come il latte, rossa come il sangue 2010-01-27 01:57:04 Marco Secchi
Voto medio 
 
1.3
Stile 
 
1.0
Contenuto 
 
2.0
Piacevolezza 
 
1.0
Opinione inserita da Marco Secchi    27 Gennaio, 2010

Già il peggior esordio del nuovo millennio

Un libro tremendo. Scritto da cani. Trabocca sentimentalismo e senza senso del ridicolo vive di metafore lancinanti per la loro stucchevole mediocrità. A differenza di Moccia, dominato da una proudérie mielosa e bigotta, senza nemmeno sfiorare l'ipotesi di amore come "eros". Agàpe ce n'è parecchia, ma, appunto, senza il minimo senso del desiderio e del mistero, categorie di cui pure l'autore si riempie la bocca. Ogni personaggio secondario è un trombone dai toni profetici che mal dissimula le tensioni trombonesche di uno scrittore pur giovane, ma che vuole spiegare la vita al mondo. Un libro in cui l'ansia di predicare uccide e annienta le pochei domande esistenziali del protagonista, domande, per altro, banalizzate e umiliate da un agghiacciante, continuo ammiccamento al gergo e al mondo dei "ggiovani-con-due-ggi". Un brutto libro se mai ce n'è stato uno.

N.b. La incensante "recensione" qui sopra altro non è che la "giacca" del libro stesso: evitare di prenderla per buona.

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Lettura consigliata
no
Consigliato a chi ha letto...
Moccia (senza la tensione sessuale)
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Commenti

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melita
05 Settembre, 2010
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MA QUANTI ANNI HAI? MI SPIACE TU SIA COSI' INFELICE....AH QUANDO SARAI IN GRADO DI SCRIVERE UN LIBRO FAMMELO SAPERE....
Credo che questa sia la recensione più letta e giudicata.. Complimenti a Marco che ha creato davvero scalpore!! ;)
Quindi direi che non ti è piaciuto.
In risposta ad un precedente commento

20 Gennaio, 2011
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Mediocre è dover ricorrere a parole volgari come "trombone" per evidenziare un concetto e per sostenere una propria tesi.(perchè dire le parolacce fa più scena vero?) Invece di dire che è scritto da cani impara ad esprimerti tu per primo e come si deve.

21 Aprile, 2011
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Ho appena finito di leggere il libro, e scorrendo le recensioni mi stupivo di come fosse acclamato e apprezzato quasi in ogni commento! Senza essere così drastica, non posso comunque che trovarmi in accordo con la recensione di Marco Secchi. Sdolcinato fino a raggiungere il patetico, dispensatore di massime di vita, e in più scritto in uno stile che sinceramente ho trovato talmente singhiozzante da risultare fastidioso.
Ah, e mi meraviglio sempre di come la gente si infiammi per un giudizio negativo a qualcosa che le piace..melita, ma fattela una risata!
oh cacchio, dopo aver pubblicato la mia ho visto le recensioni degli altri ed ho pensato che mi sarei attirato le antipatie di tutto il forum, visto il tono entusiastico dei 26 commenti precedenti. Quando ho visto il tuo mi sono rincuorato: almeno siamo in 2 ad attirarci le antipatie!
da quando "trombone" è una parolaccia? Non lo è di più che "letteratura" applicato al caso in questione.

04 Luglio, 2011
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Melita, non c'è bisogno di essere in grado di scrivere un libro per esprimere la propria opinione. E' semplice: basta mettere in moto il cervello, analizzare i pro e i contro in seguito ad una lettura attenta, e poi mettere nero su bianco avendo le "palle" di dire la propria, anche se discordante con quella della massa. E mi sembra che sia più nobilitante andare controvento, che avere una ottusità tale da non accettare dogmaticamente le opinioni a te discordanti.

11 Settembre, 2011
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Io credo che un libro non può essere scritto prescindendo la propria vita: in ciò che si scrive c'è parte di noi, delle nostre esperienze, dei nostri valori, dei modelli che ci accompagnano, dei nostri sogni. Alessandro d'Avenia è uno scrittore perchè, come ora lui fa con i suoi ragazzi, qualcuno ha creduto in lui, nel suo sogno, nel mondo rosso che si portava dentro.
Si può criticare lo stile (le frasi spezzate, l'uso di frasi d'effetto, il sentimento -di qualsiasi sorta- descritto sempre ai massimi livelli ecc..) ma non si può non apprezzare il fatto che, a differenza di altri autori, lui ha scritto ciò che vive, vede, sperimenta e osserva ogni giorno tra i bachi di scuola. Lo troveresti sincero e coerente, se solo ascoltassi interviste, interventi e leggessi il suo blog. Non scrive per insegnare la vita, scrive per raccontare la sua.. puoi forse biasimarlo?
Una cosa che non riesco a capire è il tuo tono aggressivo, simil-accusatorio. Non ce ne viene in tasca nulla, no? Quindi perchè scaldarsi?
Una buona giornata a tutti! :)

01 Ottobre, 2011
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Hai bisogno che in un libro ci siano scritte le abitudini sessuali, meglio se condite da turpiloquio, dei giovanotti d'oggi? Ce ne sono così tanti. Oggi non fa scalpore quello, oggi colpisce che si possa raccontare l'amore senza scadere nel banale, perché quello è banale.

Il fatto che abbia venduto così tanto è un bel segnale per il nostro paese. Il fatto che tu lo critichi perché non parla di sesso, quel segnale lo rende meno luminoso.

Peccato,
d
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