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Emma
Cosa fareste cari amici lettori se i vostri pensieri più intimi venissero calpestati e se i vostri innocenti difetti celati con tanta cura fossero sbandierati ai quattro venti? Quando la vergogna, il rossore e l’imbarazzo si alternano sul viso e le lacrime pizzicano pericolosamente gli occhi cosa si può fare per affrontare la situazione? L’aver accertato che l’autore della violazione della propria privacy è l’uomo con il quale si pratica una certa attività fisica e al quale si ha incautamente aperto lo scrigno dei segreti non è una cocente delusione?
Io saprei cosa fare:
1. diventare stratega di guerra e predisporre a tavolino una missione punitiva, con photoshop, con i vari blog e anche con il buon vecchio volantinaggio diffamatorio la riuscita dell’impresa è assicurata;
2. fuggire di notte alla chetichella con un aereo per l'isola più sconosciuta e ritirarmi in qualche eremo;
3. sulla predetta isola misteriosa mi metterei in contatto innocentemente con qualche tribù dedita ad attività esoteriche, non so fra una parola e l’altra potrebbe scapparci un rito voodoo;
4. fare voto di castità e mutismo.
La Kinsella è spassosa, la sua creazione, Emma, è buffa e divertente, le pagine volano. Non è una penna eccellente da premio nobel per la letteratura ma neanche una mezza tacca da scartare, la trama non è memorabile, il successo è dovuto al senso dell’umorismo, è semplicemente piacevole, leggerla strappa risate che allietano la giornata.
Concludendo, fate molta attenzione a chi confidate i vostri segreti, ridicoli o piccanti che siano.
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