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Terapia di coppia per amanti Terapia di coppia per amanti

Terapia di coppia per amanti

Letteratura italiana

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Due adulti sposati (non tra loro) si ritrovano uniti da una passione incontrollabile. Viviana è sexy ed elegante. Modesto è meno chic, decisamente più sboccato e sbrigativo nella formulazione dei concetti, ma abilissimo nell'autoassoluzione. Modestamente vigliacco, aspirerebbe alla prosecuzione a tempo indeterminato della doppia vita piuttosto che a un secondo matrimonio. Nella crucialità del dilemma che Viviana trascina Modesto dall'analista, cercando una possibilità di salvezza per il loro rapporto ormai esasperato da scontri continui. Il dottore è spiazzato nel trovarsi di fronte una coppia inufficiale, libera da vincoli matrimoniali e familiari, che non ha nulla da perdere al di là del proprio amore. Accetterà l'incarico per questa ragione, trovandosi nel mezzo di un conflitto sentimentale drammatico e ridicolo insieme, rischiando di perdere la lucidità professionale.



Recensione della Redazione QLibri

 
Terapia di coppia per amanti 2015-11-15 20:44:16 Riccardo76
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Riccardo76 Opinione inserita da Riccardo76    15 Novembre, 2015
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Un ironico intreccio a più voci

Ironico, simpatico e molto piacevole. Una storia semplice che già dall'inizio dà l’impressione di non voler prendere in giro il lettore, e infatti non lo fa. De Silva usa a pieno la sua napoletanità, quell'ironia intelligente e matura che ci conduce lungo tutta la durata del racconto. La storia di due amanti, maturi, alle prese con le rispettive famiglie, con i rispettivi coniugi, alla quale probabilmente non hanno più molto da dire, ma che, come sempre succede in questi casi, non riescono a dire addio.
Il rapporto clandestino, ricco di passione e di comuni litigi, non si tratta di una smielata fabula da romanzo rosa. Il romanzo è scritto a più voci, principalmente quella di lui e di lei che si alternano capitolo dopo capitolo, poi l’inusuale terza voce dello psicologo alla quale tentano di affidare la decisione che neanche i due amanti riescono a prendere. Le vicende sono narrate da entrambi i punti di vista, De Silva conosce bene le dinamiche relazionali tra uomo e donna, piacevole leggere il punto di vista maschile, nella quale spesso mi ritrovo, non come amante clandestino, ma come altra parte di una coppia. Non posso esprimermi per quanto riguarda il punto di vista femminile essendo io stesso di parte, non fosse altro che per genere naturale, mi piacerebbe sapere cosa ne pensa una donna. Il mio parere è che De Silva faccia un bel tentativo stilistico, identificandosi in una donna, mi rimane il dubbio che questo immergersi nell'universo femminile sia realmente riuscito, solo una donna potrebbe fugare questa mia incertezza.
Scrivendo d’amore e nello specifico di un amore fra amanti, si corre il rischio di cadere nella banalità di travagliate vicende amorose, sofferenze e drammatici episodi morbosi e angoscianti, De Silva con intelligente ironia riesce a raccontarci un altro aspetto dell’amore che troppo spesso le cronache ci riportano con strazianti e delittuosi eventi. Quello che in questo romanzo ho trovato con piacere è il giusto peso che si da agli avvenimenti della vita, questo atteggiamento ci permetterebbe di superare le difficoltà con un po’ di ironico fatalismo.
Non intendo banalizzare le tragedie che i telegiornali ci riportano ogni giorno, per quelle ho immenso rispetto, parlo di storie strazianti raccontate al solo scopo di fare audience.
Una lettura piacevole grazie alla pulizia della scrittura di De Silva.

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Terapia di coppia per amanti 2020-04-14 09:54:22 pzuflv
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pzuflv Opinione inserita da pzuflv    14 Aprile, 2020
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we have all the time in the world

“L’amante: un fazzoletto a statuto speciale dove abbandonarti ai tuoi desideri più essenziali”.

Gli amanti, figure onniscienti di molti romanzi incarnano spesso l'arcana fuga, la libertà dai vincoli matrimoniali, la passione scoppiettante e ardente che si credeva perduta e che in questo libro imprevedibilmente subisce un ribaltamento ironico e consapevole. Gli amanti in questione, Modesto e Viviana, sono tutt'altro che sereni nella loro clandestinità, tanto da spingerli ad affrontare una terapia di coppia, con curiosi risvolti per entrambi, ma non solo; anche il loro analista, Malavolta, che credendosi imperturbabile, si ritrova ad indagare, attraverso la lente del paziente, la parte più occulta di quella che apparentemente sembra essere una vita serena e priva di misteri.
De Silva ci conduce in questo spezzato di vite nascoste con un’ironia sottile, che va al di là dei generi, del giudizio e dei luoghi comuni. È quasi impossibile captare nel tono cinico di Modesto un accenno di superficialità, tanto meno considerare Viviana una capricciosa donna melanconica, stupida, impaziente e stufa della sua quotidianità. Si alternano due (a tratti tre) visioni, sconsolate ma pazienti, di passione e di stima reciproca, ornate da dialoghi intelligenti, acuti e di un sarcasmo commuovente. La liaison che lega i due malcapitati non è mera consolazione, anzi non vuole esserlo affatto, nonostante entrambi si ostinino (in modo diverso) a voler ostentare il proprio “disimpegno romantico”. Un libro che scuote, cangiante, che rappresenta un po’ la cartina tornasole delle nostre emozioni, in cui si passa dal sorriso all'amarezza con una facilità quasi disarmante. Ed è proprio questo a renderlo il singolare racconto di “un grande amore e niente più.”

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Terapia di coppia per amanti 2018-12-04 19:41:39 Clangi89
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Clangi89 Opinione inserita da Clangi89    04 Dicembre, 2018
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Decidere, non decidere, amarsi o riderci su?

Viviana e Modesto i protagonisti di una commedia, di un amore travagliato sotto il marchio degli amanti. Due amanti che a modo loro si amano, si desiderano da anni e affrontano i dilemmi della doppia vita, dei sensi di colpa ma anche dello stallo in cui si sono cacciati. Viviana dopo un sogno per lei drammatico, non si da pace. Cosa sono loro due? Avranno mai una vita scandita dalla quotidianità come ogni coppia? E Modesto, il musicista, con pregi e difetti, con la sua prospettiva, cosa prova per Lei? Queste e altre domande si affollano per poi sfociare seduti davanti un analista, il quale a sua volta non è immune a problemi di cuore nella vita privata! Tante visioni sulle dinamiche della coppia si alternano e confrontano con uno spiccato senso dell'umorismo che accompagna il racconto. Il ritmo della narrazione è anche accompagnato dal tema della musica che ne da una piacevole nota. E cosa decideranno i personaggi? "Perché nessuno può aiutarci a prendere la decisione che non sappiamo prendere. Neanche noi due, pensa un po'. Neanche io che sarei il destinatario diretto della tua scelta, posso aiutarti a scegliere. E neanche tu puoi niente con me. "

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Terapia di coppia per amanti 2018-10-22 16:14:36 Pelizzari
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Pelizzari Opinione inserita da Pelizzari    22 Ottobre, 2018
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Incontinenza ironica

Viviana e Modesto sono i due protagonisti di questa storia d’amore, che è a dir poco esilarante. Per il rapporto estremamente vivace ed ironico che hanno, per la loro simpatia, per le loro paranoie, per il loro modo di rapportarsi anche con i personaggi secondari. Viviana e Modesto sono una coppia frizzante, una potenziale bomba ad orologeria e penso che l’autore non abbia scelto i loro nomi a caso. Lo stesso stile dell’autore è veramente eccezionale, a due voci, con uscite brillanti e spontanee e nello stesso tempo con un linguaggio ricercato e non comune. Uno stile dall’incontinenza ironica che in molte occasioni ti fa proprio sorridere intanto che sei intento nella lettura. Cos’è che davvero sono e cosa vogliono lo si capisce dall’inizio. Sono due amanti impantanati. Ma sono due amanti che si amano davvero tanto.

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Terapia di coppia per amanti 2018-04-06 03:30:46 evelyn73
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evelyn73 Opinione inserita da evelyn73    06 Aprile, 2018
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meglio il "vecchio" De Silva

Acquistato "a scatola chiusa" per la piena fiducia che nutro/nutrivo in De Silva, specie dopo la lettura di "La donna di scorta". L'esordio è esilarante, poi è tutto un calare del ritmo narrativo e dei contenuti, fino a giungere ad alcune pagine che ho saltato in toto. Parecchie se non eccessive le parole volgari, merda cazzo coglioni, evitabili o almeno contenibili. Quella del terapeuta emerge come una figura inverosimile e ridicola ed è tra l'altro uno schiaffo alla categoria professionale. Il romanzo non lascia nulla, se non il messaggio (banale) di non farsi troppe paranoie che tanto le cose vanno lo stesso come vogliono; almeno io l'ho capito così. Comunque .... meglio rimanere ancorati sui libri del "vecchio" De Silva.

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Terapia di coppia per amanti 2017-10-31 19:32:51 Luca
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Opinione inserita da Luca    31 Ottobre, 2017

TRAMA BANALE MA SCRITTURA PIACEVOLISSIMA

Mi incuriosiva molto il titolo di questo libro di De Silva, se non altro perché speravo di trovare finalmente una trattazione meno banale e soprattutto scevra dai soliti pregiudizi sul fenomeno “amanti”. La copertina mi ha fatto un po’ dubitare di questa convinzione: un uomo e una donna che corrono sulla spiaggia (lui pure col cappello… ormai sembra che se non hai un cappello anche in tv o a tavola sei ai margini della società) sono lo stereotipo della coppia un po’ infantile, per cui potevano essere o due fidanzatini o due amanti, ma sempre appunto immersi nel banale. Se stavano pure a piedi nudi, non l’aprivo nemmeno. Tuttavia, come è ovvio che sia, inizio la lettura bendisposto e senza pregiudizi di sorta, trovando fin da subito due motivi di apprezzamento. Uno, lo stile di scrittura. A parte lo schema molto accattivante della narrazione alternata tra i due protagonisti, ai quali si aggiunge poi il terapista, mi è piaciuto molto questo parlare così diretto, il voler sviscerare ogni pensiero, aspetto, particolare, non lesinando parentesi, incisi, rimandi e quant’altro. Cosa che non solo non mi ha appesantito la scorrevolezza delle pagine (il libro va via come acqua fresca) ma mi ha anche fatto entrare come più (e meglio) non si poteva nella psicologia e nei pensieri dei personaggi. Il secondo motivo è stato rappresentato dall’ironia. Ho riso di gusto, intelligentemente, in più punti, il che è già da solo un traguardo importante. Due cose invece mi hanno deluso, una delle quali molto gravemente. La prima in assoluto è che nonostante il potenziale “trasgressivo” della storia (sebbene ormai di trasgressivo in una relazione clandestina ci sia molto poco), è tutto, in ogni aspetto, di una banalità sconcertante. I due amanti hanno matrimoni praticamente alla frutta. Lei è il cliché della donna che ha l’amante: 1) Sogna che lui diventi un giorno il compagno “ufficiale” 2) Lo accusa di essere basico nel senso di pensare solo a mangiare - scopare - dormire, ma alla fine, se lui non fosse tale, mi gioco casa e auto (sebbene di poco valore) che non gli piacerebbe 3) Lui è un artista, quindi rappresenterebbe quell’aspetto “diverso” rispetto alla massa (come se poi un artista lo facesse meglio di un impiegato del catasto). Dal canto suo, lui è il tipico uomo per quella tipica donna. Si vedono, e si accoppiano. Punto. In tutto il libro, l’autore ha parlato solo ed esclusivamente di “scopare”. Non riesco a immaginare qualcosa di meno trasgressivo, meno particolare, meno fuori dagli schemi, diverso ecc. di due persone che in casa non stanno bene e si vedono per andare a letto. In un modo, peraltro, che tutto lascia supporre essere anche questo il più scontato del mondo. Lo fanno… lo fanno… lo fanno… (come si fa il verso dello sbadiglio? Yawn?). Insomma, l’idea di una coppia di amanti che va dal terapista (che si rivela veramente irreale e macchiettistico) era decisamente interessante, e lasciava presupporre trame, intrighi, colpi di scena e un rapporto tra i due un po’ più movimentato del solito ficcarsi in un B&B. E invece niente. Un’occasione che purtroppo è andata un po’ perduta, diluita, assorbita e fagocitata dallo svolgimento di una storia che più ti aspettavi di veder esplodere in chissà che botto ma che più invece si rivelava la quintessenza della scontatezza. Mi guardo bene dallo spoilerare il finale, ma giunto all’ultima pagina pensavo ce ne fossero altre perchè dire tra me e me “tutto qua?” è stato immediato e istintivo. Non una descrizione, ad esempio, di come i protagonisti vivono l’intimità. Per carità, non c’era bisogno dell’ennesimo racconto di un amplesso, sia perché ormai riempiono banalmente pagine e film, sia perché alla fine sarebbe stato pure questo una cosa del tipo lui sopra accalorato e lei sfiancata dalla furia del suo stallone… ari-yawn. Non una cosa leggermente fuori dagli schemi. Non un aspetto spezzacertezze tipo una o entrambe le due coppie con un matrimonio senza problemi, giocando quindi sullo sconcerto del lettore nel capire (e nel trovare!) il motivo di avere l’amante. Non una briciola, insomma, che potesse ostacolare un solo momento l’ingranaggio scorrevolissimo della banalità, suscitando quindi la curiosità delle dinamiche, delle motivazioni diverse, degli aspetti più particolari e, perché no?, di un pizzico di movimento in più. Cioè due come quelli non si sognerebbero mai di andare, che so, in un sexy shop per giocare un po’. No. B&B - scopare - lui dorme. E’ più trasgressivo il sabato sera a casa a vedere l’anticipo di campionato. Quindi, se vi aspettate chissà cosa, probabilmente rimarrete delusi. Ma se cercate un libro divertente, ironico, scorrevole, pungente, che denuda molti divertenti aspetti della dialettica uomo-donna, compratelo senza dubbio.

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Terapia di coppia per amanti 2017-02-18 22:35:18 Vincenzo1972
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Vincenzo1972 Opinione inserita da Vincenzo1972    19 Febbraio, 2017
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L’amante:un fazzoletto di terra a statuto speciale

"L’amante: un fazzoletto di terra a statuto speciale dove abbandonarti ai tuoi desideri più essenziali, provvisoriamente esentato dalle molteplici rotture di coglioni che ti ammorbano l’esistenza quotidiana. Tu, lei e niente più."

Finalmente!
Non ne potevo più di libri e storie di amanti dai risvolti tragici, adùlteri depressi, angosciati, sommersi dai sensi di colpa e travolti da un'ondata di pensieri negativi e disfattisti tali da indurre una crisi esistenziale nei malcapitati di turno, con ripercussioni più profonde nella metà femminile perchè è risaputo che gli uomini sono tendenzialmente menefreghisti e schivi verso tutto ciò che arreca stress mentale e psicologico.
Insomma, finalmente un libro che fa anche sorridere oltre che riflettere; che razza di amore sarebbe senza la carica rigenerante di un sorriso, senza il suo potere conciliatore che ha quasi del miracoloso in quei momenti in cui riesce a rilassare un clima di tensione che la guerra fredda a confronto è un bisticcio tra pargoli birbantelli.
"L’amore, invece, mi disse l’Erich Fromm dei puttanieri, esiste per fare felice la gente, mica per mandarla in giro con la faccia da cani mazziati".
E quando fa riflettere non opprime il lettore, non lo attanaglia con fare inquisitorio mettendolo con le spalle al muro e dinanzi agli occhi una visione peccaminosa, clandestina ed immorale dell'amore: tanto che se uno si lasciasse coinvolgere da questo tipo di letteratura e mettesse sui piatti di una bilancia vantaggi e svantaggi dell'adulterio, il peso propenderebbe nettamente verso quest'ultimi e verrebbe spontaneo chiedersi 'Ma son tutti folli questi amanti? Ne vale veramente la pena rovinarsi la vita in questo modo?'
Per fortuna ci pensa De Silva a riequilibrare i piatti della bilancia con i due personaggi di questo suo libro che sembrano presi da una città qualunque, da una vita qualunque e messi a nudo per noi: di inventato qui c'è ben poco, sfido chiunque a sentirisi completamente estraneo alla storia, senza ritrovare cioè un atteggiamento, un modo di pensare o una situazione vissuta che non abbia niente in comune con la storia di Modesto e Viviana.
Modesto e Viviana sono sposati da tempo, non tra loro però; hanno un figlio ciascuno e da tre anni ormai conducono una relazione parallela, extra-coniugale, che non può certo considerarsi più una semplice sbandata, un'infatuazione passeggera.
La loro passione è 'degenerata' in amore, all'attrazione fisica è sopraggiunta un'intesa più profonda resa ancora più forte e totalizzante a causa del progressivo collasso dei rispettivi matrimoni.
Adesso mettiamo da parte giudizi e pregiudizi di ogni genere. Non credo si possa stabilire a priori ed in modo assoluto cosa sia giusto o meno, le correnti di pensiero e di comportamento sono tante e le ragioni dell'una e dell'altra si controbilanciano: c'è chi ritiene la crisi coniugale un passaggio obbligato nel rapporto di coppia, un ostacolo inevitabile che dev'essere superato insieme e non raggirato, trovando un compromesso che spesso si traduce nella rinuncia e nella perdita di qualcosa, sacrificare una parte di se stessi, che sia un aspetto del proprio carattere o semplicemente ed egoisticamente un desiderio o ambizione personale, nel nome del bene comune.
C'è chi invece non è disposto al compromesso, chi considera codardia ed ipocrisia rattoppare un legame che fa acqua da tutte le parti, a maggior ragione se questo significa non essere più se stessi, limare la propria personalità per mantenere in vita un rapporto fondato non più sull'amore ma sulla convenienza o sulla serenità dei figli.
E poi ch'è chi, come Modesto e Viviana, barcolla nel mezzo: non sanno decidere, non sanno cosa sono.. o meglio sanno di essere amanti, ma è un appellativo che non sono più disposti ad accettare perchè implica uno stile di vita divenuto ormai insostenibile per loro, sotterfugi, segreti, incontri clandestini.. perchè continuare in questo modo se si amano e stanno bene insieme?
Oddio, diciamo la verità, in realtà è Viviana che ci pensa, Modesto non si fa poi così tanti problemi:
"Vivo nel rimpianto del tempo presente, nella nostalgia delle cose che potremmo condividere e che invece ci stiamo perdendo. Neanche quando stiamo insieme riesco ad essere felice. Ormai non è più la gioia di stringermi a lui la ragione per cui accetto di vederlo. Quello che chiedo ai nostri incontri è di lenire questo stato di angoscia anche solo per qualche ora, trovare un pò di distensione, di pace. Paradossalmente dimenticare. Ecco: lo vedo per dimenticarlo. Per non pensare più a quanto mi complichi la vita amarlo."
Viviana non tollera più questo stato di indeterminatezza, di precarietà nel suo rapporto con Modesto e soffre notando invece il cinismo e l'indifferenza del suo amante a cui tali pensieri scivolano addosso come fosse protetto da una membrana impermeabile.
In realtà Modesto è semplicemente più pratico: anche lui ama Viviana, profondamente, e capisce il suo stato d'animo, ma cosa può farci? Nè lui nè Viviana hanno il coraggio di affrontare i rispettivi coniugi, di prendere quella decisione drastica ed irreversibile che cambierebbe per sempre la loro vita; hanno paura, semplicemente paura, e allora cosa serve farsi ancora del male con questi pensieri, rovinarsi i pochi momenti di complicità che hanno a disposizione rimuginando e discutendo su una situazione che non ha altre via di uscita.
Tanto più che Viviana, come tutte le donne, sa scegliere bene il momento migliore per colpire:
"Di tutte le rotture di coglioni di cui ho fatto esperienza nella vita, la più letale in assoluto, ma proprio senza ombra di dubbio, è la chiavata-segue dibattito. Se me la proponesse in anticipo la più celebre modella di Intimissimi, dicendomi: "Senti, te la do, però poi parliamo", sarei capare di rispondere: "No, grazie" (va bene, sto esagerando, ma per capirci). L'idea che in un momento così mistico, quando stai facendo pace con l'esistenza e il tuo unico desiderio è di scivolare in quel sonno caratteritico che rigenera più di una cura termale, tu debba star lì a sentirti fare dei discorsi, dire a tua volta come la pensi (o addirittura, come in questo caso, ritrovarti sulla sedia degli imputati a rispondere di un reato che non hai commesso), la trovo una perversione non così diversa dal farsi tappeto di una psicopatica vestita come una domatrice da circo che ti marcia addosso con i tacchi a spillo riempiendoti di parolacce e mollandoti anche una frustatina ogni tanto, per ricordati chi è che comanda."

E dinanzi alla palese incapacità dei due amanti di trovare una soluzione all'impasse in cui ristagna il loro rapporto, è Viviana che non demorde e trova la chiave di svolta: la terapia di coppia.
Certo, perchè non sono forse anche loro una coppia? Si chiama forse terapia per marito e moglie? No, terapia di coppia, quindi perchè non potrebbe far bene anche a loro?
Vi lascio immaginare la reazione di Modesto dinanzi a questa proposta di Viviana, io non ho potuto fare a meno di sorridere immaginando la scena di lei mentre espone la sua idea a Modesto e lui che annaspa inutilmente cercando di opporsi ad una decisione 'comune' già presa in modo unilaterale; è come se cercasse di emergere dalle sabbie mobili quando ormai è dentro sino al collo.
"-Ci tieni a me? T'interessa come mi sento? L'hai capito che sto male? Non ti sembra il caso di occuparti della mia sofferenza e anche della tua, visto che stiamo insieme?
L'ultimo passaggio, non so se avete notato - quello in cui parlava di occuparsi della sua sofferenza e anche della mia -, era un capolavoro d'intimidazione. La mafia dovrebbe imparare dalle persone innamorate."

E' proprio vero: ci sono fasi dell'amore in cui la realtà diventa un punto di vista, generalmente quello di chi lo impone.
E se poi l'analista che prende in terapia i due amanti in crisi è anch'egli un amante in rotta di collisione, la situazione diventa veramente ingarbugliata.

Dopo Vincenzo Malinconico, avvocato e marito senza successo protagonista del romanzo 'Non avevo capito niente', De Silva ci delizia nuovamente con la sua verve e la sua esuberante ironia che trova fertile terreno nel personaggio di Modesto Fracasso, musicista dall'anima blues, ma questa volta accompagnato da un'ottima spalla femminile, Viviana, che certo non manca di sarcasmo ed affilata mordacità.
Una coppia veramente ben assortita, lontana anni luce da Irene e Nicola di 'Mancarsi', irritanti nella loro banalità: un duo irresistibile, a cui l'autore affida la narrazione alternandoli nell'esposizione del proprio punto di vista, esaltando così la distanza tra le differenti visioni della vita e del loro rapporto in particolare.
Punto di forza del romanzo sono i dialoghi, forse in virtù dell'esperienza maturata da De Silva come sceneggiatore: estremamente realistici, poco artefatti e mai noiosi, anzi a tratti spassosi nonostante le frequenti digressioni a cui Modesto spesso si abbandona, soprattutto di carattere musicale: menzione particolare per la parafrasi di Malafemmina ed Every breath you take.
E il finale? Credo sia quello più giusto per questo romanzo, è realistico, se fosse stato diverso sarebbe stato un finale da film: l'amore va vissuto giorno per giorno, non dev'essere analizzato, pianificato e non bisogna attribuire a tale sentimento una pretesa di eternità perchè nel momento in cui subentra il dubbio, la paura che possa finire se ne altera l'essenza, una miscela fatta di gioia, passione e complicità che va consumata subito, finchè dura.

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Terapia di coppia per amanti 2016-08-10 17:07:41 mia77
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mia77 Opinione inserita da mia77    10 Agosto, 2016
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Terapia di coppia per amanti di Diego de Silva

Questo è il mio primo romanzo di Diego de Silva e sicuramente ora andrò a ritroso, per conoscerlo in toto, con tutti i suoi precedenti.
Simpatico, ironico, sicuramente non è un libro che fa annoiare.
Caratterizzato da uno stile semplice, dove i personaggi principali parlano a capitoli alternati, spiegando il loro punto di vista sul rapporto con l'altro e sull'amore in genere.
Più leggero e scanzonato lui, Modesto Fracasso, musicista, rispetto a Viviana, seriosa è un po' paranoica. Entrambi,comunque, hanno in comune il pensare tanto, il pensare troppo. Un pensare che a volte li porta a non avere filtri in quello che fanno e in quello che dicono, sebbene si rendano conto di essere un po’ assurdi.
Mi piace, in questo autore, il fatto che non giudichi nessuno dei suoi personaggi, nemmeno il più strambo. Sono umani, proprio come tutti noi, con i loro punti di forza, ma soprattutto le loro innumerevoli debolezze.
Quello che viene fuori dal rapporto fra Viviana e Modesto, che dovrebbe essere vissuto in modo molto diverso rispetto a quello della coppia sposata, è che le differenze tra le due relazioni con il tempo si annullano. Anziché prendersi una vacanza dai loro matrimoni, vivendo un rapporto libero e leggero, con il tempo lo trasformano in un rapporto pesante e pretenzioso. Come se fossero incatenati da un doppio matrimonio. E quando si rendono conto di questo cambiamento, decidono (soprattutto Viviana) di trasformarlo in un rapporto vero, che vada a sostituire pian piano quello ufficiale. Tentano di recuperarlo, nelle sue mancanze, e di rafforzarne i punti deboli andando in analisi di coppia da un terapista (a livello sentimentale più incasinato di loro), a mio avviso per iniziare a costruire qualcosa di serio (anche se già dall'inizio del libro mi è sembrato che entrambi lo vivessero in modo coinvolgente).
Insomma: un romanzo interessante, simpatico, ironico e divertente, che consiglio a coloro che hanno voglia di qualcosa di non troppo pesante o impegnativo.

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Terapia di coppia per amanti 2016-06-29 13:24:43 violetta89
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violetta89 Opinione inserita da violetta89    29 Giugno, 2016
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guardiamo la vita con ironia

Ho sentito molto parlare di questo libro tanto che non ho potuto non leggerlo. E' una trama molto originale e carina, la cosa che mi ha colpito di più è che non è il classico libro sul tradimento: storie di corna, moralismi e sesso, anzi! E' una storia raccontata in modo ironico e sarcastico, che invece che far vedere il lato sordido, mette in luce i lati positivi e soprattutto il fatto che nonostante tutto e tutti, stiamo parlando di una storia d'amore.
Non fraintendetemi: non è un libro che punta a giustificare i tradimenti, o a dire che è cosa buona e giusta: tant'è che troviamo la figura del padre che fa un po' la voce della ragione (pur comportandosi lui molto peggio del figlio), però lo fa appunto sempre in maniera leggera. Sicuramente è una storia che ti offre un punto di vista diverso dal solito e tutt'altro che banale.
La cosa che sicuramente ho apprezzato di più è lo stile in cui è scritto il libro, ironico, divertente, riesce sempre a strapparti un sorriso. Al contrario non ho apprezzato alcune parti del libro che mi sono sembrate divagazioni un po' inutili o riflessioni un po' ridondanti. Merita sicuramente leggerlo!

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Terapia di coppia per amanti 2016-05-03 06:15:55 cosimociraci
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cosimociraci Opinione inserita da cosimociraci    03 Mag, 2016
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D’amore nun se more ma se stà male

Diego De Silva, uno scrittore pieno di sarcasmo che ha saputo farmi riflettere e divertire.
L'autore racconta I pensieri più intimi che si manifestano in un uomo - Modesto - e in una donna - Viviana, nel loro rapporto di coppia. In particolare si tratta di un amore clandestino tra due amanti dove i sentimenti iniziali di complicità e leggerezza lasciano spazio a gelosia e possessività che trasforma i due amanti in marito e moglie.

Molto interessante le voci narranti che passano dall'uomo alla donna, a volte anche per il terapista - anch'egli con problemi di coppia.
A mio avviso il personaggio più interessante è il padre di Modesto. In lui si percepisce la "saggezza" di un uomo che predica bene ma razzola male, lasciando perle di dubbia saggezza. Molto interessante perché riesce a stare sempre nella ragione malgrado l'inapplicabilità di quello che dice. Modesto si apre costantemente al padre "confessore" subendo sempre il suo rimprovero.

Ho letto alcune recensioni negative da parte di alcune donne che non si rispecchiano affatto in Viviana arrivando quasi ad odiare il personaggio. Altre invece a cui il personaggio calza a pennello. Anch'io non sono d'accordo con tutto quello che dice e pensa Modesto ma è innegabile che alcune sue riflessioni rispecchiano il mio modo di pensare. D'altronde, anche a non avere mai avuto grossi problemi di coppia, chi può negare di aver mai elucubrato su qualche discussione o aver immaginato discorsi - più simili ad arringhe – ma mai realmente pronunciati?

Un romanzo da leggere tutto d'un fiato e da rileggere di nuovo sicuramente.

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Terapia di coppia per amanti 2016-04-04 11:08:45 Stefania83
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Stefania83 Opinione inserita da Stefania83    04 Aprile, 2016
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Un incontro con De Silva brillante

E' il primo libro di questo autore napoletano che ho letto, mi è stato caldamente consigliato da un amico e non posso che consigliarlo a mia volta. L'incontro con lo scrittore De Silva è stato sin da subito entusiasmante, ciò per lo stile vivace, dinamico e accattivante che riesce, tra ironia e realismo, a fare un quadro più che convincente della realtà di un rapporto di coppia (seppure non convenzionale, in quanto tra due amanti). Si alternano la voce maschile e quella femminile, ma la narrazione è continua e fluida senza nessun singhiozzo. Entrambe le voci sono molto credibili, devo dire che l'autore è riuscito a rappresentare bene le contraddizioni, le pulsioni, gli ingorghi di pensieri, emozioni e sentimenti tipicamente femminili, così come a me - in quanto donna - sono parse assolutamente credibili e realistiche le azioni e reazioni del personaggio maschile. L'ironia e l'intelligenza dominano delle pagine che è stato veramente piacevole, e anche divertente, leggere. Mai banale.

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