Narrativa straniera Romanzi storici Il fiume dell'oppio
 

Il fiume dell'oppio Il fiume dell'oppio

Il fiume dell'oppio

Letteratura straniera

Classificazione

Editore

Casa editrice

Le navi inglesi a Canton e negli altri porti commerciali del grande paese asiatico scambiano i loro carichi d’oppio con scatole di tè, seta, porcellana e argento. E a nulla valgono i tentativi dell’Imperatore di fermare quei traffici della tremenda sostanza che rende schiava la popolazione e rischia, mese dopo mese, approdo dopo approdo, di distruggerla tra le volute del suo fumo. Tra i vicoli e i canali affollati della Canton del diciannovesimo secolo, europei e asiatici cercano di far fronte ai personali drammi di ciò che ciascuno di essi ha perduto – e qualcuno anche a una nuova, inimmaginabile libertà.



Recensione Utenti

Opinioni inserite: 3

Voto medio 
 
4.4
Stile 
 
4.0  (3)
Contenuto 
 
4.3  (3)
Piacevolezza 
 
4.7  (3)
Voti (il piu' alto e' il migliore)
Stile*  
Assegna un voto allo stile di questa opera
Contenuto*  
Assegna un voto al contenuto
Piacevolezza*  
Esprimi un giudizio finale: quale è il tuo grado di soddisfazione al termine della lettura?
Commenti*
Prima di scrivere una recensione ricorda che su QLibri:
- le opinioni devono essere argomentate ed esaustive;
- il testo non deve contenere abbreviazioni in stile sms o errori grammaticali;
- qualora siano presenti anticipazioni importanti sul finale, la recensione deve iniziare riportando l'avviso che il testo contiene spoiler;
- non inserire oltre 2 nuove recensioni al giorno.
Indicazioni utili
 sì
 no
 
Il fiume dell'oppio 2013-01-11 15:11:20 lilliput
Voto medio 
 
5.0
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
Opinione inserita da lilliput    11 Gennaio, 2013

Una piacevolissima ed esaustiva lezione di storia

Anche io, come molti altri lettori, mi sono addentrata nella lettura di questo secondo testo della trilogia sull'onda del precedente Mare di Papaveri. ...E, sorpresa!, mi sono appassionata molto di piu' per questo secondo libro che per il primo! La situazione storica descritta dal Fiume dell'Oppio e' assolutamente veritiera - diversi personaggi citati sono esistiti realmente: per esempio il commerciante Mr. Jardine, il pittore George Chinnery, l'altro commissario cinese Liu Zexu, Lamqua, ecc. - e cio' crea una base solida e spessa alla trama, sulla quale poi fioriscono e si muovono i personaggi inventati - Bahram, Paulette, ecc. Il continuo passare da uno all'altro di loro, con il consegnente spostamento del focus del racconto e quindi della prospettiva, ha inserito nel lavoro un certo senso globale, una sorta di internazionalita' nel flusso degli eventi. Infatti, il commercio dell'oppio visto dal punto di vista dei mercanti indiani, o da quello degli inglesi, ovvero da quello delle persone esterne, come i venditori cinesi di liquori nelle bettole del porto frequentate dai lascari, offre considerazioni di vario tipo e contente di formarsi un'opinione piuttosto realistica del tutto.

E' vero, Ghosh pare non abbia poi tanta simpatia per gli europei... sono presentati spesso come arroganti, superficiali e viziati (buffissima la descrizione di cio' che accade quando i servi cinesi devono lasciare le abitazioni dei commercianti stranieri, durante il blocco!), ma come dargli torto? Daltronde scrive cosi' bene che non posso cricitargli proprio nulla!

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
.. i libri di James Clavell (Tai-Pan, Gai-Jin)
Trovi utile questa opinione? 
50
Segnala questa recensione ad un moderatore
Il fiume dell'oppio 2012-03-07 12:35:24 Dunia
Voto medio 
 
4.8
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
Opinione inserita da Dunia    07 Marzo, 2012

La prima guerra dell'oppio raccontata poeticamente

La seconda parte della trilogia è, forse, ancora più affascinante della prima, anche se meno novellistica o più realistica. La parte dedicata al progressivo sgretolarsi di un mondo commerciale occidentale, basato sullo sfruttamento organizzato e anche "ideologizzato" della debolezza e della corruzione del governo cinese e dei suoi funzionari, al confronto con la morale europea e quella asiatica, e alle sfumature delle diverse culture attorno a un tema così importante per l'oggi come quello dello sfruttamento commerciale delle risorse e del lavoro a livello globale e di eccezionale vivacità, intelligenza, profondità.
La prima guerra dell'oppio, che sarà all'origine di quello sgretolamento, ma pure la base del ricompattamento dei traffici occidentali in oriente, emerge vivida e chiara da queste pagine.
In più,la cultura di Gosh è stupefacente (può passare dalla contrattualistica commerciale alla descrizione minuziosa di navi e imbarcazioni di ogni dove, dalla floricultura alla produzione seriale di dipinti cinesi e così via, in modo documentato quanto basta da ricreare la realtà di cui ti parla sotto i tuoi occhi, e dartene una spiegazione tecnica). Infine la scrittura di Gosh è così piacevole da essere in grado di risucchiarti in una cultura e in un tempo non tuoi facendoti sentire parte di essi!
Anche io, però, consiglierei l'introduzione di un glossario per poter mantenere la pluralità dei linguaggi intatta, con l'espediente di non tradurre termini e espressioni originali, ma consentendo a chi lo desidera di calarsi nel significato.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
00
Segnala questa recensione ad un moderatore
Il fiume dell'oppio 2012-02-22 16:03:58 apprendista
Voto medio 
 
3.5
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
4.0
apprendista Opinione inserita da apprendista    22 Febbraio, 2012
Top 500 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

La crudeltà del commercio di oppio

Sinceramente la seconda parte della Trilogia della Ibis mi ha un pò deluso. Mare dei papaveri mi è piaciuto molto per lo spessore e il fascino di personaggi - sullo sfondo di un'India pre-moderna - che si sfiorano e si incrociano giungendo all'apice nell'epico finale. Non che fosse indispensabile riprendere ogni singolo personaggio anche nel Fiume dell'oppio, solo che se ne poteva anche fare un romanzo a sè, incentrato su una fase molto crudele dei rapporti commerciali fra Occidente ed Oriente. Il romanzo è anche interessante, ma solo a tratti emozionante come Mare di papaveri. A mio personalissimo parere è stata una lettura che avrei evitato a piè pari, se non fosse stato per il traino del primo volume; volendo se ne può tranquillamente fare a meno. Nota per i curatori: se si vuole infarcire il testo di tanti termini in lingua originale (cinese, indiano, bengalese, parsi e quant'altro), è bene allestire una sezione "Glossario", grazie!!

Indicazioni utili

Lettura consigliata
no
Consigliato a chi ha letto...
Mare di papaveri
Trovi utile questa opinione? 
20
Segnala questa recensione ad un moderatore
 

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Un animale selvaggio
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Ci vediamo in agosto
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
L'orizzonte della notte
Valutazione Utenti
 
4.2 (5)
Sepolcro in agguato
Valutazione Utenti
 
4.9 (2)
Five survive
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Lucy davanti al mare
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Compleanno di sangue
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
La prigione
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Day
Day
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Morte nel chiostro
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Pesci piccoli
Valutazione Utenti
 
4.1 (4)
Cause innaturali
Valutazione Utenti
 
3.5 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Sabotaggio
Nuove abitudini
Linea di fuoco
L'ufficio degli affari occulti
Il mago
La moglie del lobotomista
La guerra di H
Il canto di Calliope
L'aria innocente dell'estate
Max e Flora
Rincorrendo l'amore
Giochi proibiti
Il canto di Mr Dickens
I Netanyahu
Oblio e perdono
Belle Greene