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Zarina

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Palazzo d'Inverno, febbraio 1725. Quando lo zar Pietro il Grande esala l'ultimo, travagliato respiro, sua moglie Caterina i è la regina astuta e seducente che tutti hanno imparato a temere e ad ammirare. La donna piena di risorse che ha profuso ogni sforzo pur di rimanere al fianco dell'imperatore; colei che più di ogni altra lo ha amato e odiato, aiutato e tradito, subìto e saputo domare. Ma nel passato di Caterina c'è molto di più. Figlia illegittima di un contadino della Livonia, prima che l'incontro con l'imperatore di Russia le cambiasse il nome e la vita, Caterina era Marta: sposa poco più che bambina di un soldato svedese, domestica al servizio di un pastore in Lettonia, salvata da un ufficiale dell'esercito russo, serva del principe Mensikov. Non c'è sopruso, violenza o barbarie che Marta non abbia provato sulla propria pelle e, adesso che lo zar è morto, l'ultima, decisiva battaglia la attende: quella per il potere.



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Zarina 2020-03-23 20:13:57 ALI77
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ALI77 Opinione inserita da ALI77    23 Marzo, 2020
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MARTA E LA SUA LOTTA PER DIVENTARE ZARINA

Questo romanzo storico narra la vita di Marta, giovane ragazza di umili origini, che diventerà zarina di tutte le Russie, quando suo marito Pietro scomparve nel 1725.
La vita di Marta è fin dalla nascita molto difficile, è figlia illegittima di un contadino, che ebbe una relazione con la madre quando era fidanzato con un'altra donna Tanya. La matrigna non la sopporta e cerca di umiliarla appena ne ha l'occasione, ma Marta è forte e non si lascia intimorire dalle offese che subisce. Non lo farà mai nella sua vita.
Lascia la casa del padre quando viene venduta a Vasilij Grigorovic Petrov, un mercante di Walk, poi riesce a scappare dalle sevizie subite e trova lavoro come domestica presso il pastore Ernst Glück, poi si innamora del figlio Anton, ma va in sposa ad un soldato svedese.
Solamente dopo, viene catturata dall'esercito russo quando la città viene conquistata e fu costretta ad andare a servizio del principe Aleksandr Menšikov, grande amico dello zar ed è qui che incontra Pietro, per poi diventarne l'amante.
"Provavo una tale nostalgia della mia famiglia che, guardandomi indietro, persino le offese e i maltrattamenti di Tanya mi parevano sopportabili."
Prima di sposarsi con lo zar, passano ben dieci anni e numerosi figli, dei tredici che avranno solo due femmine diventeranno grandi, Anna e Elisabetta.
Marta, nel corso della sua vita, viene continuamente umiliata e derisa sia dal punto di vista fisico che psicologico, il fatto di non riuscire a dare un erede maschio allo zar a lungo andare inclinerà i rapporti tra i due.
Inoltre, anche se la donna non era istruita si dimostrerà una consigliera preziosa per Pietro oltre che una moglie fedele e leale, almeno per la maggior parte della vita vissuta assieme.
Marta è un personaggio che ha una vita che sembra un romanzo, tutto quello che ha vissuto, che ha dovuto vedere e subire, avrebbe spezzato qualsiasi persona ma non lei, è una donna con un temperamento di ferro e con un coraggio invidiabile.
Dopo aver letto il libro, penso che lo zar la amasse ma a modo suo, perché continuò ad avere delle relazioni sentimentali anche davanti a Marta, come se tutto fosse normale e dal canto suo la zarina non ha mai detto nulla. E mi sono chiesta se anche lei lo amasse veramente o fosse solo per paura di essere spedita in Siberia o in convento, come fu per la prima moglie di Pietro.
Temeva per la sorte delle proprie figlie?
Come faceva a sopportare tutto questo? Il tradimento, l'umiliazione di essere chiamata continuamente sgualdrina e lavandaia, lo zar la ascolta ma lei sa che deve a tutti i costi rendersi bella ai suoi occhi, desiderabile, fedele affinché nessun'altra donna prenda il suo posto nel cuore di Pietro.
Posso dirlo? Ma che fatica Marta! Mi dispiace, che non sei nata nella mia epoca, altrimenti lo avresti mandato volentieri a quel paese.
La lettura di questo libro è stata molto scorrevole, le pagine sono più di 600 ma la storia scorre via veloce.
Il mio giudizio finale risulta piuttosto tiepido, per alcune cose che non mi sono piaciute.
In primis, la scelta della cover non è coerente con Marta, chi è questa donna con i capelli rossi?
La zarina ha i capelli scuri e gli occhi verdi a mandorla, purtroppo non posso non notare questa cosa, credo che la copertina debba essere in linea con il testo o almeno con il personaggio principale.
«Chi lo sa da dove vieni davvero? » mi diceva quando era in vena di malignità. «Guardati, con quegli occhi verdi a mandorla e i capelli neri come le ali di un corvo.»
Nel corso del testo l'autrice ci ripete moltissime volte che Marta è in carne e devo dire che nonostante lo avessimo capito fin dalle prime pagine, oltre a tutte le umiliazioni che ha dovuto subire la protagonista, continuare a ripeterlo non lo enfatizza. Va bene, sappiamo che non è magra e quindi questo è rilevante ai fini della sua biografia? Certo per farci capire come era fisicamente, ma qui si è esagerato!
L'autrice ha deciso di descrivere troppe volte i rapporti intimi che avvenivano tra Marta e Pietro e anche tra i vari amanti dei due, sinceramente dopo un po' il lettore è annoiato da questo e forse queste parti potevano essere eliminate.
Però devo essere molto sincera e dire che è impensabile non sentire nei confronti di Marta una sorta di solidarietà femminile, non si può non apprezzare la sua forza d'animo, il suo coraggio e la sua tenacia che l'hanno fatta diventare la zarina di tutte le Russie.

Un libro dedicato ad una donna che ha contribuito a rendere grande la Russia dell'epoca, che con la sua astuzia e intelligenza è riuscita a passare alla storia non solo come la moglie dello zar Pietro il Grande ma anche come zarina, una donna coraggiosa e intrepida.
Un romanzo che ci restituisce la figura di una donna che non tutti conoscono, Marta è riuscita ad entrare nel cuore del lettore, che si appassiona alla sua vita e gioisce con lei per i traguardi, che nonostante tutto, riesce a raggiungere.
Se vi piacciono i romanzi storici e la storia russa date un'occhiata a questo libro.

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A chi ama i romanzi storici
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