Narrativa straniera Romanzi D'amore e ombra
 

D'amore e ombra D'amore e ombra

D'amore e ombra

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Tutto ruota, fin dagli inizi, intorno a una ragazza, Evengelina, in preda a periodici stati di trance che raccolgono intorno a lei una piccola folla di devoti e di curiosi. Irene e Francisco, intenti a indagare sul misterioso fenomeno, sono testimoni involontari dell'intervento di un gruppo di militari che pretendono di ricondurre alla ragione "la famosa ragazzina". Evangelina reagisce alla brutale intrusione ridicolizzando l'ufficiale che comanda i militari, e da questo episodio, apparentemente banale, prende l'avvio un'inquietante vicenda perché Evangelina, di lì a poco sequestrata dalle forze di polizia, viene data per "scomparsa".



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D'amore e ombra 2020-04-26 07:33:51 enricocaramuscio
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enricocaramuscio Opinione inserita da enricocaramuscio    26 Aprile, 2020
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Il marchio sovversivo della giustizia

Amore e ombra per il Cile. L'amore è quello per la patria, la terra in cui si è nati e cresciuti, a cui si rimane legati con una sorta di cordone ombelicale che niente può mai spezzare. L'ombra è quella proiettata su quella stessa patria da un regime militare violento e sanguinario, andato al potere con la forza e pronto a eliminare gli avversari al primo sospetto. "La dittatura non era una fase provvisoria sulla strada del progresso, ma la fase ultima sulla strada dell’ingiustizia...Il terrore, lungi dal propiziare l’ordine, aveva seminato un odio il cui raccolto sarebbe stato fatalmente una maggiore violenza." Amore e ombra per i Ranquileo. L'amore è quello familiare che lega Digna, Hipólito e i loro figli, quello del sangue, del cognome, dei tratti somatici che si ereditano e si tramandano. Un amore che spesso va al di là della genetica come nel caso di Evangelina, scambiata in ospedale ma accolta e cresciuta dalla famiglia Ranquileo come se avesse lo stesso DNA. L'ombra è quella della malattia, delle crisi che assalgono Evangelina ogni giorno all'ora di pranzo, delle convulsioni che le fanno inarcare la schiena, le fanno schiumare la bocca, la fanno gemere e contorcere, fanno vibrare le pareti di casa, spostare i mobili, latrare i cani. Amore e ombra per Irene Beltràn.L'amore è quello per la vita, per il lavoro di giornalista, per gli anziani ospiti dell'ospizio "La volontà di Dio", per il suo fidanzato Gustavo. L'ombra è quella che la patina dorata che la circonda getta sulla verità, facendole credere che tutto va bene nel suo paese, tenendola all'oscuro della violenza, dell'oppressione, della repressione. "Riteneva straordinario che Irene navigasse innocente su quel mare di angosce che opprimevano il paese, presa solo dal lato pittoresco e aneddotico. Si stupiva vedendola fluttuare incontaminata nell’aria delle sue buone intenzioni. Quell’ingiustificato ottimismo, quella pulita e fresca vitalità della sua amica erano come un balsamo versato sui tormenti." Amore e ombra per Francisco Leal. L'amore è quello per la libertà, per l'uguaglianza, per la giustizia. L'ombra è quella in cui il ragazzo, psicologo disoccupato prestato alla fotografia, è costretto a lavorare per aiutare i poveri dimenticati da uno stato spietatamente capitalista, i perseguitati politici che rischiano la pelle ogni giorno a causa delle loro idee. "Giustizia era solo una parola dimenticata del linguaggio che ormai quasi non veniva più usata perché possedeva un marchio sovversivo, come la parola libertà". La penna è quella soave e poetica di Isabel Allende, i temi trattati sono di quelli che inevitabilmente coinvolgono il lettore, le atmosfere quelle tipicamente in bilico tra realtà e fantasia della letteratura sudamericana. L'amore inevitabilmente sboccia tra Irene e Francisco, un rapporto che inizia per lavoro, diviene amicizia, cresce come cresce la loro complicità, fiorisce nel più tenero dei sentimenti. L'ombra invece avvolge la figura di Evangelina Ranquileo, gettando un velo di mistero sulla sua scomparsa. Saranno proprio i ragazzi a fare luce su questo tragico evento, in un susseguirsi di avventure, scoperte, forti emozioni che renderà indissolubile il loro legame, metterà in pericolo le loro vite e porterà a galla una sconcertante verità. "L’umanità deve vivere in un mondo unito, dove si mescolino le razze, le lingue, i costumi e i sogni di tutti gli uomini. Il nazionalismo ripugna alla ragione. In nulla beneficia i popoli. Serve solo perché in suo nome si commettano i peggiori abusi".

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D'amore e ombra 2019-09-14 20:27:41 marinablu
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marinablu Opinione inserita da marinablu    14 Settembre, 2019
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DELL’AMORE SOLO L’OMBRA

E’ una tela, un arazzo che ha come sfondo un paese che vive di arresti arbitrari, improvvise sparizioni e esecuzioni sommarie e su questo Isabel Allende, attraverso i vari personaggi, ricama l’immagine di un preciso periodo storico. Il Cile, oppresso dalla dittatura di Pinochet, è il paese che fa da sfondo a questo romanzo.
Una storia che vede i due protagonisti Irene Beltran, giornalista e figlia anticonformista della ricca borghesia cilena, e Francisco Leal, figlio di emigrati spagnoli a loro volta scappati dalla dittatura franchista, psicologo sulla carta e fotografo per arrotondare lo stipendio, coinvolti in un mistero, devono scoprire che fine ha fatto Evangelina Ranquileo, una ragazzina affetta da strane convulsioni a cui sono attribuiti poteri miracolosi.
Sono tanti i personaggi che rendono vera e reale questa storia, Beatriz la madre ricca e superficiale di Irene, la famiglia Leal il cui cognome è ovviamente evocativo di un senso di lealtà per ciò che è giusto, Gustavo Morante il fidanzato militare di Irene (soprannominato da un Francisco segretamente innamorato il Fidanzato della Morte), il tenente Juan de Dios Ramirez colui che agisce per le ragioni di Stato,gli ospiti della casa di riposo “La volontà di Dio”, la povera famiglia Ranquileo che si vede un figlio militare sparire all’improvviso e la medesima sorte per la figlia “scambiata” Evangelina, la famiglia Flores le cui madre e figlia (“l’altra Evangelina”) si vedono decimare i propri cari dalle Forze armate, Mario il parrucchiere omosessuale che con discrezione chiude occhi e orecchie di fronte alle istituzione ma nel più intimo del suo cuore è ribelle alle ingiustizie palesi e poi c’è lui, il Generale, colui che da l’alto sposta le pedine, di lui non un nome o un’immagine, solo una voce all’altro capo del telefono.
Tra Irene e Francisco quella che inizialmente è un’amicizia, diviene mano mano una passione comune e la passione si trasforma in amore, un amore che però è solo un ombra che fa luce su un governo malato, un pretesto per raccontare la storia di persone che sono alla ricerca disperata della verità, che sono disposte a rischiare tutto in ragione della giustizia e per denunciare uno stato militare violento e corrotto. Non è una storia d’amore normale perché vissuta in un paese dove lo Stato si intromette ovunque, l’amore tra Irene e Francisco rappresenta la speranza degli oppressi, la loro passione è l’immagine delle persone che contro ogni avversità non si arrendono e vanno avanti nel nome di un ideale di giustizia e verità.
La scrittura di Isabel Allende è scorrevole ed elegante e io la percepisco come un’eleganza di altri tempi, la storia diventa anche cronaca e a questa viene dato il giusto peso per riflettere, in questo romanzo l’Allende è impeccabile nel delineare il destino dei suoi personaggi come parte indissolubile del destino di un intero paese segnato da differenze di classe, ingiustizie sociali e ricerca di una propria identità, una storia che parla dei diritti umani e della loro perdita, della difficoltà nel denunciare i soprusi e smuovere una coscienza collettiva “La rivoluzione, diceva, deve provenire da un popolo che si desta, prende coscienza dei propri diritti e delle propria forza, sceglie la libertà e si mette in marcia”. Isabel Allende tesse un vivido ritratto di cosa significa vivere in un paese che ha il pieno e arbitrario controllo delle vite altrui.
E’un grande romanzo che ho letto tanti anni fa, sulla quarta di copertina riporta ancora il prezzo in lire, e nonostante l’ho riletto tante volte e sono passati tanti anni è sempre un gran bel libro.

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D'amore e ombra 2012-02-08 21:38:26 Dadda
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Dadda Opinione inserita da Dadda    08 Febbraio, 2012
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D'amore ed ombra

Semplice quanto bello. Amore ed altissimi ideali politici: una ricetta che non può non funzionare. Con questo libro la Allende non sfiora le vette raggiunte con "La casa degli spiriti", ma ci regala comunque una storia intensa e travolgente. Inevitabile affezionarsi a personaggi così ben delineati, e non mi riferisco solo ai due protagonisti, ma anche a personaggi più o meno secondari come il professor Leal con le sue spinte rivoluzionarie, o il parrucchiere Mario con il suo animo gentile, o ancora l'attrice Josefina Bianchi con la forza e la precarietà dei ricordi. Consigliato calorosamente.

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D'amore e ombra 2011-11-09 16:32:21 Pelizzari
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Pelizzari Opinione inserita da Pelizzari    09 Novembre, 2011
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Un amore pieno, in bianco e nero

In questo romanzo Isabel Allende usa come sfondo l'inquieto scenario della società cilena, ma la storia che ci narra acquista subito un tono originale: si tratta del sorgere tra due giovani, impegnati in un’indagine giornalistica, di un’affettuosa amicizia che lentamente si trasforma in un amore destinato a consolidarsi in circostanze ostili. “Ombra” perché dietro l’indagine si intravede, sempre, l'ombra di una spietata dittatura che si proietta sempre più minacciosamente sulle indagini volte a scoprire la realtà che il regime militare intende celare. “Amore” perché ciò che unisce Irene e Francisco è una passione vera, vissuta con maturità, di due persone che sono legate da un amore che li rende una persona sola, nei pensieri e nei gesti. "Amore" perchè non è solo passione fra due persone, ma passione per i valori e gli ideali comuni, passione per la verità. Così la stessa Isabel Allende ci presenta “D’amore e ombra”, ponendo l’accento sulla storia d’amore che incatena i due giornalisti: “Questa è una storia di una donna e di un uomo che si amarono in pienezza evitando così un’esistenza banale. L’ho serbata nella memoria affinché il tempo non la sciupasse ed è solo ora, nelle notti silenziose di questo luogo, che posso infine raccontarla. Lo farò per quell’uomo e quella donna che mi confidarono le loro vite dicendo: prendi, scrivi, affinché non lo cancelli il vento.” E non solo l’autrice ha consegnato questa storia alla storia, ma l’ha resa anche eccezionale, con il suo stile narrativo e con il suo amore per la vita e per la verità.

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D'amore e ombra 2011-04-11 20:04:09 Fermìn90
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Fermìn90 Opinione inserita da Fermìn90    11 Aprile, 2011
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la forza degli ideali

Ancora una volta Isabel Allende ci propone una bella storia, che d’amore non è , o comunque lo è marginalmente. Quell’amore che appare nel titolo non fa riferimento solo al sentimento che nascerà tra i protagonisti, ma anche (e soprattutto) all’attaccamento per la propria terra , alla propria libertà , alla convinta lotta per i propri ideali. Due giovani, Irene Beltrán e Francisco Leal, cercano con tutte le loro forze di combattere un sistema ,fatto di soprusi , violenze, privilegi per pochi, non accettando mediazioni, non scendendo a compromessi. Saranno addirittura costretti ad abbandonare la loro patria facendosi però una reciproca promessa “torneremo? Torneremo…”. Suggestiva la narrazione , ottima l’analisi dei personaggi e del quadro storico e sociale in cui la storia prende piede: un paese, il Cile, con troppe ombre , in cui solo l’amore per ciò che conta può diradarle. Di nuovo viene riconfermato l’ammirevole impegno politico dell’autrice, che reperisce materiale per il romanzo da esperienze reali di alcuni suoi conoscenti. Un libro particolarmente denso di significati, soprattutto se consideriamo il degrado morale (e non) che stiamo attraversando in questa nostra epoca, in cui tutto sembra scontato, tutto sembra dovuto. Bisogna tornare a credere in qualcosa. Bisogna tornare a lottare per qualcosa.

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