Dettagli Recensione

 
Trilogia della città di K.
 
Trilogia della città di K. 2013-12-03 18:04:07 giuse 1754
Voto medio 
 
5.0
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
giuse 1754 Opinione inserita da giuse 1754    03 Dicembre, 2013
Top 500 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Come un vento gelido

Non mi soffermerò a lungo sulla descrizione del complicato rapporto tra i gemelli Lucas e Claus ( anche i nomi sono anagrammi l’uno dell’altro), morbosamente simbiotico e nello stesso tempo conflittuale, né sui loro esercizi di sopravvivenza, elaborati dal “noi” narrante per affrontare e superare il dolore, la sopraffazione, la guerra, la solitudine, la morte.
Lo scenario della narrazione, specialmente ne “Il grande quaderno” è cupo e angoscioso, da favola noir (persino la nonna è detta “la strega”. La città in cui si svolge la vicenda è occupata da un esercito straniero, la prevaricazione e la violenza sono realtà quotidiane per i due fratellini.
Nel secondo libro della trilogia, “La prova” Lucas tenta di sopravvivere alla partenza del fratello, che ha deciso di attraversare la frontiera, reinventandosi come libraio, e tenta di ricostruire una famiglia. Accoglie una giovane donna con il suo bambino, frutto d’incesto, che porta la traccia del peccato nella propria deformità; ama un’altra donna, instaura un forte legame affettivo con il bambino, che crescerà come se fosse suo .
Fin qui il percorso narrativo sembra essere lineare, siamo sicuri che il protagonista è uno dei due gemelli che abbiamo imparato a conoscere nel primo libro.
Agota Kristof (Csikvánd, 30 ottobre 1935 – Neuchâtel, 27 luglio 2011) invece, ne “La terza menzogna”, il terzo libro, si diverte a spiazzarci, a suggerire percorsi alternativi e letture diverse della vicenda che ci ha appena narrato.
I nomi dei protagonisti e dei fratelli sono sempre quelli, ma la storie sono leggermente diverse, i personaggi subiscono traversie che non ricordavamo. Alcuni piccoli, ma fondamentali particolari, non collimano.
Il lettore si chiede se sta sbagliando a ricordare, se ha interpretato male la precedente narrazione. Sentendosi in parte in colpa per non aver prestato la dovuta attenzione ai dettagli, in parte preso in giro dall’autrice, si sforza di darsi delle spiegazioni.
Forse i gemelli erano una persona sola, forse uno era solo il proprio doppio elaborato dall’altro, forse non sono nemmeno mai esistiti.
Ecco, credo che sia proprio qui la chiave: quei personaggi non sono mai davvero esistiti. Essi sono solo una proiezione dell’autrice che ne fa ciò che vuole, ne manipola la storia, cambiando impercettibilmente la trama.
“La terza menzogna” è la letteratura, rappresentata proprio da quel misterioso quaderno manoscritto che attraversa il libro senza svelarsi mai del tutto.
Penso che, al di là del dolore per l’esilio impostole dal marito al momento dell’occupazione sovietica dell’Ungheria, che la Kristof esprime con una prosa secca e affilata come un’arma da taglio, all’autrice interessi riflettere sul valore della scrittura in sé, sulla capacità generatrice delle parole. Così come inventano per il lettore un mondo, nello stesso modo sono in grado di distruggerlo subito dopo.
“Sono convinto, Lucas, che ogni essere umano è nato per scrivere un libro, e per nient'altro. Un libro geniale o un libro mediocre, non importa, ma colui che non scriverà niente è un essere perduto, non ha fatto altro che passare sulla terra senza lasciare traccia. (Victor, p. 210 ed.Einaudi)
Un libro per cui Victor arriverà a uccidere la sorella perché la sua presenza gli impediva di scriverlo, un “grande quaderno” che passerà come un testimone da un protagonista all’altro della trilogia.
E’ un libro duro, un libro che come un vento gelido si insinua sotto i vestiti, a contatto con la pelle, e non ti lascia. Devi metabolizzarlo per qualche giorno, aspettare che torni il sereno, prima di poterne parlare.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
200
Segnala questa recensione ad un moderatore

Commenti

5 risultati - visualizzati 1 - 5
Ordina 
Per inserire la tua opinione devi essere registrato.

dedo assolutamente leggere questo titolo!
ho letto tante recensioni a proposito, ma la tua analisi è davvero interessante!
grazie dello spunto Giuse
In risposta ad un precedente commento
giuse 1754
04 Dicembre, 2013
Segnala questo commento ad un moderatore
Ammetto che è un punto di vista piuttosto personale, e sarei proprio curiosa di sapere se condividi questa mia opinione.
Grazie a te, Silvia.
Baba
04 Dicembre, 2013
Segnala questo commento ad un moderatore
bella recensione, prima o poi devo leggerlo!
gracy
05 Dicembre, 2013
Segnala questo commento ad un moderatore
Stupendo commento per un libro grandioso ed inimitabile!
In risposta ad un precedente commento
giuse 1754
06 Dicembre, 2013
Segnala questo commento ad un moderatore
Grazie anche a Baba e Gracy.
5 risultati - visualizzati 1 - 5

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

La donna che fugge
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Un animale selvaggio
Valutazione Utenti
 
2.8 (3)
Ambos mundos
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Ci vediamo in agosto
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
Il mantello dell'invisibilità
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
L'orizzonte della notte
Valutazione Utenti
 
4.2 (5)
Sepolcro in agguato
Valutazione Utenti
 
4.9 (2)
Five survive
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Lucy davanti al mare
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Se solo tu mi toccassi il cuore
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Tutti su questo treno sono sospetti
Valutazione Utenti
 
3.8 (1)
Compleanno di sangue
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

L'estate in cui mia madre ebbe gli occhi verdi
Il mantello dell'invisibilità
Lunedì ci ameranno
Se solo tu mi toccassi il cuore
La mia Ingeborg
Lucy davanti al mare
Day
Ci vediamo in agosto
Il segreto della libraia di Parigi
Il club del pranzo della domenica
Il club delle fate dei libri
Il filo della tua storia
Un oceano senza sponde
L'ora di greco
Gli altri
Baumgartner