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Trilogia della città di K.
 
Trilogia della città di K. 2014-02-28 23:14:09 Marco Caggese
Voto medio 
 
3.0
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
2.0
Marco Caggese Opinione inserita da Marco Caggese    01 Marzo, 2014
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La vita al tempo dei regimi totalitari

Una lettura dolorosa e faticosa, quella di quest'opera. In tutti i sensi.
I protagonisti sono due bambini che vivono una scioccante esperienza di vita, legata alle vicende politiche del paese nel quale è ambientato.
Su tutto domina la pesante e opprimente ombra di una guerra interminabile che porta con se regimi sempre più oppressivi e dittatoriali.
L'aspetto doloroso di questo romanzo è dato proprio dalla miseria dei protagonisti, dalla bassezza morale di alcuni personaggi e dalla spoetizzante visione della sessualità, sempre sporca, oscena e disturbante, utilizzata come semplice "sfogo istintivo" e mai come atto d'amore.
Ma questo pessimismo che pervade il romanzo ne costituisce anche l'elemento caratterizzante, che lo rende accattivante e credibile, in quanto ci mostra quanto una dittatura, accompagnata dalla mancanza di libertà di espressione degli individui, possa togliere alla popolazione che la subisce, ogni forma di affermazione personale.
Nella seconda parte il libro vira verso una decostruzione del racconto, scopriamo quindi che molte delle cose raccontate nella prima parte costituiscono delle menzogne, forse anch'esse dettate dal dolore con il quale hanno convissuto i protagonisti.
A mio avviso è qui che il racconto perde smalto, l'autrice crea una serie di scatole cinesi e ci propone vari episodi visti da angolazioni differenti, ma finisce per rendere talmente complesso il gioco delle parti, da far perdere al romanzo l'attraente ed immediata vivacità che lo aveva caratterizzato nella prima parte.
Su tutto il racconto domina, dalla prima all'ultima pagina un forte sentimento che finisce per condizione nel bene e nel male l'intera opera, l'assoluta mancanza di speranza. I protagonisti si lasciano scorrere la vita addosso e non fanno assolutamente nulla per mutare il proprio destino, in quanto non hanno la minima fiducia nel loro valore ed in ciò che sta loro attorno.
A mio avviso, quindi, un romanzo estremamente bello in certe parti, deludente in altre parti per la machiavellica costruzione del racconto nell'ultima parte.

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Commenti

8 risultati - visualizzati 1 - 8
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ciao Marco, ho trovato interessante il tuo punto di vista!
Ho letto tante recensioni su questo titolo ma non mi decido mai a leggerlo
Ciao Silvia, probabilmente il libro va letto, è sicuramente di difficile interpretazione e deve essere metabolizzato, ma, sinceramente, l'ho trovato non aderente alle lodi sperticate che avevo letto anch'io.
Di aspetti validi ce ne sono sicuramente, ma l'opera nel complesso non mi ha lasciato il sapore del capolavoro che mi aspettavo.
A presto!
Agota è sicuramente la scrittrice più drammatica del primo novecento. Considerando la sua vita vissuta in Ungheria all'ombra del regime sovietico e la reclusione nelle più immonde galere, sarebbe stato banale e poco autobiografico decantare il sesso e l'amore aulico nel senso classico. Le sue fiabe sono nerissime assuefazioni che rimangono indelebili a lungo nell'animo del lettore, stile e contenuti sono i punti di forza, finissima penna che abbraccia metafore filosofiche, storiche e psicoanalisi facendole esplodere con raffinata eleganza, minimalista e micidiale assieme. Siamo negli anni trenta e certi autori contemporanei come McCarthy de "La strada" hanno scritto briciole di terrore in confronto. IMHO
Forse avrei dovuto effettivamente contestualizzare il lavoro dell'autrice, anche se si intuisce che le esperienze narrate sono state vissute. Non cerco necessariamente sentimenti puliti e sesso tranquillo, anzi amo i pugni allo stomaco, infatti le prime due parti del romanzo le ho amate maggiormente. Mi sono smarrito nella terza parte, quando la realtà muta ed inizia il gioco della realtà e del manoscritto.
Sicuramente è un romanzo che non lascia indifferenti, e questo è già tantissimo!
Proverò comunque a leggere altro.
Grazie comunque della tua opinione così articolata!
Ciao Marco, ho letto con interesse la tua rece. Io ho apprezzato tantissimo questo racconto, l'ultima parte penso sia la più importante, spiazzante, controversa ma chiarificatrice di tutti gli avvenimenti raccontati. Sicuramente una narrazione difficile da seguire ma senza la terza parte il romanzo non avrebbe avuto ragione di esistere e i fratelli non sapremmo chi sono...non dico altro perché va letto con....necessità di tornare indietro e dire...ho capito bene???????? ecco in quei momenti, durante la lettura non puoi che apprezzare totalmente questa visione terribile dei fatti e degli accadimenti.
La capacità di raccontarli è davvero di eccezionale grandezza. Ma effettivamente è un libro che piazza.
Grazie per il tuo sincero commento.
Un saluto Mariangela
Io personalmente comprendo la tua chiave di lettura, ma ho trovato difficoltà a comprendere lo svolgersi della narrazione. E' sicuramente un mio limite, ma pur essendo più volte tornato a rileggere le pagine precedenti per comprendere le "menzogne", ho poi fatto fatica a mettere insieme i pezzi del puzzle, e questo ha lasciato un segno sul mio giudizio finale.
Probabilmente questa è un libro che va riletto con una maggiore consapevolezza di ciò che si ha di fronte, e sinceramente visti i vostri commenti credo proprio che lo rileggerò per poter cogliere ciò che mi è sfuggito.
Ti ringrazio comunque, sapessi come è importante per me potermi confrontare con pacatezza ed equilibrio su delle opere così importanti.
Io ho 48 anni, ma solo da due anni circa ho cominciato a leggere tanti libri, perché fino a qualche anno fa non avevo trovato quali fossero i libri che riuscissero a toccarmi l'anima. Ora li ho trovati e ne sono preso totalmente. E tutto questo grazie anche a Qlibri ed alle splendide persone che ne fanno parte!
A presto!
sono d'accordo con te. Anche per me la passione per i libri ha spiccato il volo con QLibri, prima non ne avevo ben capito l'importanza. Per il romanzo in questione sono tornata più volte indietro a rileggere, richiede davvero tanta attenzione.
A presto, buone letture :))))
In risposta ad un precedente commento
gracy
04 Marzo, 2014
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Perfetto Marco! Buona lettura :)
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