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Trilogia della città di K.
 
Trilogia della città di K. 2014-03-14 17:15:36 enricocaramuscio
Voto medio 
 
3.5
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
3.0
enricocaramuscio Opinione inserita da enricocaramuscio    14 Marzo, 2014
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Favola nera

La visione cupa e pessimistica dell'autrice riguardo alla vita e al mondo permea ogni pagina, ogni frase, ogni singola parola di questa favola nera in cui a farla da padroni sono l'odio, la violenza e ogni sorta di bassezza morale. Agota Kristof scandaglia le zone più nere e limacciose della natura umana, servendosi di sagaci figure simboliche, di palesi riferimenti storico-politici e di una prosa scarna, ombrosa, fatta di frasi brevi, secche, lapidarie, senza preziosismi e raffinatezze. Uno stile perfetto per trasmettere al meglio i contenuti dell’opera. I gemelli Lucas e Claus sono ancora bambini quando il loro paese è coinvolto in una guerra sanguinosa e affamatrice e la madre, per farli sfuggire a morte certa, li affida alle cure per niente amorevoli della nonna. Legati tra loro in maniera viscerale e dotati di un'intelligenza fuori dal comune, i due protagonisti si ritrovano già in tenera età a condurre un'esistenza fatta di fatica, freddo, fame, insulti e percosse che forgerà i loro caratteri fino a renderli impermeabili alla paura e al dolore ma anche ai buoni sentimenti, facendoli diventare cinici e spietati come il mondo con cui hanno a che fare. Insieme sapranno affrontare e superare ogni difficoltà, arriveranno perfino ad autoinfliggersi pesanti esercizi per imparare a sopportare meglio i mali fisici e mentali, finché si troveranno di fronte alla prova per loro più dura: la separazione. Claus abbandona un paese uscito finalmente dalla guerra ma soggiogato da una pesante dittatura imposta dall'occupazione straniera, lasciandoci a seguire la vita del solo Lucas, dall'adolescenza all'età adulta, in un crescendo di solitudine e depressione in cui aleggia costante e ineluttabile il vuoto lasciato dalla partenza del gemello. Ma ad un certo punto, come un improvviso uragano che travolge ogni cosa, ecco che entra in gioco l'elemento fondamentale della storia, la menzogna, rimettendo in discussione quanto letto fin qui e prospettando un torbido prosieguo. Questo sorta di incubo claustrofobico è un duro e spietato processo ai mali dell'umanità: avidità, prepotenza, arroganza, odio, violenza, invidia, indifferenza sono caratteri imprescindibili dell'uomo e fattori scatenanti di calamità deleterie come le guerre, portatrici di sangue e fame, e i totalitarismi, oppressivi e soffocanti. La condanna è totale e si estende a tutti gli uomini, ad ogni nazione, ad ogni ideologia e a qualsiasi epoca storica. Niente, neanche la speranza sembra salvarsi dalla penna inquisitrice dell'autrice: “…Gli dico che se è morto, beato lui, e che vorrei essere al suo posto. Gli dico che gli è toccata la parte migliore e che sono io a dover reggere il fardello più pesante. Gli dico che la vita è di un’inutilità totale, è nonsenso, aberrazione, sofferenza infinita, invenzione di un Non-Dio di una malvagità che supera l’immaginazione.”

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Commenti

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bel commento Enrico!
è un romanzo che prima o poi leggerò....
Grazie Silvia...te lo consiglio, un po' cupo e pessimista come avrai capito, ma molto molto bello...
Caro Enrico la tua recensione è sublime ma il libro non fa per me....troppo simbolista....passo! :)
ciao Enrico, mi è piaciuta molto la tua rece, e, avendo letto il romanzo, penso di aver capito perfettamente. La condivido e mi complimento per la capacità di sintesi.
Mariangela
@Marcella: grazie mille!!!...si in effetti è molto simbolista e capisco che possa non essere di gradimento per molti...vabbè, si vive tranquillamente anche senza averlo letto :-)
@Mariangela: ti ringrazio e mi fa piacere sapere che, avendolo letto, condivida la mia opinione...
Complimenti, un libro molto difficile da recensire e non solo. Prima o poi lo riprenderò in mano , perché quando lo iniziai a leggere non ero molto predisposta e lo abbandonai!!
Grazie Eleonora...effettivamente per leggerlo e apprezzarlo bisogna avere una certa disposizione d'animo....aspetto la tua recensione nel caso dovessi decidere di riprovarci
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