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Ritratto di donna in cremisi
 
Ritratto di donna in cremisi 2013-05-05 22:29:25 Baobab
Voto medio 
 
4.5
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
5.0
Baobab Opinione inserita da Baobab    06 Mag, 2013
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tanto amore per questo libro!

"È cosa nota e universalmente riconosciuta che uno scapolo in possesso di un solido patrimonio debba essere in cerca di moglie."
JANE AUSTEN, Orgoglio e Pregiudizio

Comincia con questa citazione, “Ritratto di donna in cremisi” ed è già amore a prima vista fra me e Simona Ahrnstedt. Siamo tutte anime affini, noi amanti di Jane!
Pensando che la citazione non fosse un caso, mi sono tuffata nel libro trepidante ed emozionata e mi sono ritrovata nella Svezia del 1880, fra balli, costumi, inchini e usanze che ho riconosciuto subito familiari!
Praticamente a casa!

La prima cosa che mi ha colpito e che mi è piaciuta moltissimo è che il linguaggio dei personaggi è piuttosto verosimile, pur essendo scritto quasi 200 anni dopo il periodo in cui è ambientato.
Mi è capitato recentemente di leggere frasi come “e che cazzo!” o “Cristo!” in bocca a personaggi dell’800. Non so voi, ma io le trovo sempre molto stonate rispetto alle austeniane imprecazioni del tipo “oh giusto cielo!”.

Oltre quello che però può essere un dettaglio importante solo per me, credo che la trama del libro sia perfetta per gli appassionati del genere!
Trovo che i punti di forza del romanzo, siano Seth e Beatrice, i due protagonisti. Con la loro intensa storia d’amore tengono in piedi tutto il libro senza mai risultare banali sciapi o insipidi, sì magari ogni tanto ci sembreranno un po’ avventati, ma chi non lo è quando ama?

Lui, Seth Adfhfkjfh, lo scapolo più discusso della capitale, con un debole per le donne belle e per le relazioni superficiali. Norvegese dall’aspetto austero, ma dall’ironia pungente, dipinto dai rotocalchi e dalle pettegole dell’epoca, come l’arrampicatore sociale senza scrupoli, che in realtà non è.

Lei, Beatrice Hjhdcgfgbh, lentigginosa orfana dalla capigliatura infuocata e indomabile. Tanto ribelle nell’aspetto, quanto nell’animo. Sagace, indipendente interessante e interessata, tutte qualità piuttosto disdicevoli in una donna dell’epoca.

I due si incontrano per la prima volta ad una rappresentazione teatrale dell’Aida e non possono non notarsi, qualche veloce e discreto scambio di battute, e il loro destino è segnato.
Ho adorato la chimica che c’è fra Seth e Beatrice.
Questa attrazione primordiale, primitiva, originale come se fosse innata, che aleggia sempre nell’aria quando sono vicini, la ritroveremo per tutto il libro. Indipendentemente dal fatto che i due siano soli o magari circondati da una folla di parenti davanti cui mantenere un contegno, loro si sentono, si percepiscono e inevitabilmente si controllano.
Svariate occasioni mondane e alcuni amici in comune, li portano a frequentarsi sempre più spesso.
Seth potrà così godersi una compagnia intelligente come quella di Beatrice e lei si svagherà in conversazioni in cui non ha bisogno di nascondere la sua cultura inopportuna.

Tra carezze nascoste e baci sconvenienti il tutto procede per il meglio finché il destino (un destino di nome Simona Ahrnstedt!!!) non ci mette lo zampino.
A questo punto una carambola di malintesi e incomprensioni, farcita da personaggi opportunisti e del tutto odiosi, li costringerà a separarsi e a limitare i contatti al minimo indispensabile.
Susseguono scene di malcelata gelosia, vere e proprio sfuriate e stupide ripicche, sempre incorniciate dalla passione che costringe Seth e Beatrice anche se arrabbiati, a volersi, volersi fino a star male.
Romanticissimo il pezzo in cui Beatrice sussurra di nascosto a Seth la storia del mito di Aristofane, contenuto nel Simposio, quasi fosse una spiegazione al loro legame così prepotente!
Sarà che sono giovane e un po’ pagana, ma io a questo mito ci credo.
Credo veramente che ci siano persone semplicemente destinate a completarsi l’una con l’altra e Simona Ahrnstedt ha saputo tessere un’emozionante storia solo su quest’idea!

Concludo dicendo che mi sento di consigliare “Ritratto di donna in cremisi” a chi ama i libri in costume e a chi alla fine di O&P si è chiesta “Ma come!!!Neanche un bacino piccino picciò?”.

Buona lettura!

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Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
Orgoglio e Pregiudizio, ed è un'amante dei libri in costume in generale!
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Commenti

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@ baobab: grazie, recensione davvero interessante. Me lo segno subito!
In risposta ad un precedente commento
Baobab
06 Mag, 2013
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A me ha trasmesso molto!
Spero ti piaccia :)
2 risultati - visualizzati 1 - 2

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