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Puoi fidarti di te
 
Puoi fidarti di te 2011-02-17 15:59:02 Unda Maris86
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Unda Maris86 Opinione inserita da Unda Maris86    17 Febbraio, 2011
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Alla scoperta dell'io.


Pensare di soffermarsi sui contenuti estrinseci del libro di Morelli sarebbe, a parer mio, poco produttivo ed altresì scarsamente denotativo dell’impianto di questo testo, che, al di là di quanto formalmente espostovi, intende far presa sulle corde più profonde dell’essere, proponendo al lettore un percorso interiore che dovrebbe condurlo alla riscoperta e valorizzazione della propria “immagine” originaria. Secondo l’autore, infatti, in ognuno di noi albergherebbe, il più delle volte sopraffatta ed ignorata, una sorta di primigenia impronta caratteriale, che il raziocinio, tuttavia, avrebbe progressivamente annebbiato; sicché, la frequente contraddizione tra ciò che ragionevolmente si è e si ritiene di dover essere, da una parte, e la forza propulsiva dell’immagine inscritta nell’anima, dall’altra, determinerebbe una specie di “scollamento”, onde anche ciò che programmiamo e perseguiamo nel nostro presunto interesse non ci offre, alla fine, quell’intimo appagamento che solo scaturirebbe, invece, dalla consapevolezza della propria essenza primigenia. Occorre, pertanto, porsi in ascolto dell’anima e far sgorgare dalla sua inesauribile sorgente fiumi di immagini, oniriche e non, che possano funzionare a mo’ di “specchio” del nostro io, con l’importante avvertenza di non operare alcun tipo di censura. Cioè, solo fidandoci della nostra essenza primigenia addiverremo ad una piena realizzazione della nostra personalità; e solo concependo il “disturbo” come segnale positivo dell’anima, che cerca così di ritrovare la strada maestra, potremo ristabilire il corretto equilibrio tra ciò che la vita ci chiama ad essere e i nostri aneliti più profondi. Nel complesso, benché, ad esser franchi, mi abbia destato un certo scetticismo il discorso dell’autore su un’ipotetica armonia cosmica che presiederebbe al dispiegamento dei destini universale e individuale (quasi in una sorta di visione panteistica), tuttavia posso assicurare di aver provato, durante la lettura, una positiva sensazione di benessere e tranquillità interiore, ciò che, in ultima analisi, credo fosse intento precipuo dell’autore.

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13 risultati - visualizzati 1 - 10 1 2
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Sydbar
17 Febbraio, 2011
Ultimo aggiornamento:
17 Febbraio, 2011
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Perdonami Unda, non giudico la tua recensione, vorrei aprire una discussione però sui contenuti.
Una sola domanda: non ti pare che ormai i libri di Morelli siano tutti improntati sullo stesso argomento??? Mi spiego meglio citandoti "proponendo al lettore un percorso interiore che dovrebbe condurlo alla riscoperta e valorizzazione della propria immagine originaria".
Questo perchè a me sembra che si cambi il titolo e la copertina ma il contenuto è sempre lo stesso.
Con la speranza che tu abbia letto qualche altro libro del Dott. Morelli R.
Grazie.
Syd
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faye valentine
17 Febbraio, 2011
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In alcuni casi cambia solo il titolo ma la copertina rimane uguale..... io gioco a "trova le sette differenze!" ;)
bella recensione unda maris :)
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Unda Maris86
17 Febbraio, 2011
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Caro amico, innanzitutto ti ringrazio per la tua riflessione dopo la lettura della mia recensione; non posso escludere tu abbia ragione, dal momento che, pur conoscendo il Morelli "mediatico", tuttavia non avevo mai letto altri testi dello stesso autore. "Puoi fidarti di te" - che credo sia l'ultimo della serie - è stato un regalo natalizio, con cui mi sono accostata per la prima volta al Morelli scrittore. Ribadisco che il libro, nel complesso, salvo improbabili teorie cosmiche, offre un senso di distensione (specie se lo si legge in un periodo di forte tensione mentale); in sé, poi, non è eccessivamente ridondante, anche perché non presenta una particolare estensione...che poi fosse solo l'ennesimo rimescolamento di carte non potevo rilevarlo. Sarebbe interessante che anche altri utenti si esprimessero in proposito, mentre già ringrazio Faye che nel frattempo ha offerto il suo commento (...a proposito della copertina, avrei preferito magari un paesaggio impressionistico al volto dell'autore in primo piano...decisamente non adoro i visi degli autori in copertina!
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faye valentine
17 Febbraio, 2011
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sui visi degli autori in copertina mi trovi pienamente d'accordo con te! :)
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Sydbar
17 Febbraio, 2011
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L'unica cosa che conta

Prova a leggere questo titolo di cui puoi disporre anche della mia recensione sul sito.
In risposta ad un precedente commento

18 Febbraio, 2011
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Mi spiace Unda Maris...Morelli l'ho letto una volta sola. I consigli della nonnina se li può tenere. Bella recensione.
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Unda Maris86
18 Febbraio, 2011
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Caro Jan, convengo sul fatto che le asserzioni del Morelli non si propongano di veicolare contenuti specialistici; tuttavia, ritengo anche che questa sia una caratteristica e, in parte, un limite intrinseco alla maggior parte delle opere cosiddette "divulgative"...se si rivolgessero ai soli "addetti ai lavori", desterebbero molto meno interesse. Anche Alberto Angela, quando parla dei banchetti nell'antica Roma, cita indifferentemente Nerone e Trimalchione, quasi dimenticando che l'uno è un personaggio storico e l'altro, invece, di pura fantasia; nel complesso, però, l'opera rimane valida. Allo stesso modo, anche il Morelli ricorre a varie esemplificazioni e "banalizzazioni", ma credo che, nel complesso, poi, l'elaborazione personale da parte del lettore possa sopperire a questo deficit di scientificità. Tuttavia non ho letto gli altri testi dell'autore e, quindi, il mio giudizio rimane, al momento, solo provvisorio. Grazie per il tuo intervento! Unda Maris.

18 Febbraio, 2011
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Caspita!
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19 Febbraio, 2011
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Ciao Unda, no le asserzioni del Morelli devono essere divulgative. Gli specialisti veri pubblicano altrove. Sono più bravi però...diciamo anche meno dannosi.
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Unda Maris86
19 Febbraio, 2011
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E' evidente che le opere specialistiche stricto sensu siano altre...ma in che senso il Morelli sarebbe addirittura dannoso? Molte grazie per l'interesse e per il costruttivo confronto opinionistico! Valentina
13 risultati - visualizzati 1 - 10 1 2

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