Narrativa italiana Romanzi Le attenuanti sentimentali
 

Le attenuanti sentimentali Le attenuanti sentimentali

Le attenuanti sentimentali

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Il protagonista di questa storia è, nell'ordine: a) un musicista mancato b) un giocatore di basket mancato c) un romanziere mancato. Non gli mancano però la verve polemica, i tic da nevrotico indolente e un punto di vista sfacciatamente maschile. Destreggiandosi tra le intemperanze dei figli adolescenti e la furia del traffico cittadino, ci trascina nelle sue esilaranti scorribande, poetiche e scientifiche insieme. D'altra parte, se il disordine scompagina i pensieri, se la nostra vita è un accumulo di risposte giuste date nei momenti sbagliati, cos'altro possiamo fare se non invocare le attenuanti? Antonio Pascale ha messo a fuoco un ritratto rigoroso, spietato e irresistibile, e al centro del ritratto ci siamo noi.



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Le attenuanti sentimentali 2014-04-25 16:27:06 Pino Rossi
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Opinione inserita da Pino Rossi    25 Aprile, 2014

Un libro vuoto, egoico, superficiale

Ho trovato l'ego del protagonista (spero non dell'autore) di questo libro nauseante e onnipresente. Nella sola prima pagina la parola "io" compare almeno 10 volte. Dettagli insignificanti di un'esistenza persa nello squallore centro-italico di un uomo rimasto adolescente, vengono sbrodolati pagina dopo pagina, senza ironia e senza spessore. Veniamo messi a parte di dettagli talmente futili della vita di quest'uomo, come la marca del suo scooter e perchè l'abbia scelto, oppure le sue considerazioni sull'avvenenza di tutte le donne che incontra (insensibile alla presenza accanto a se di una moglie evidentemente leale).
La parola più ricorrente nel libro è "io", con tutti i suoi sinonimi, me, me stesso, mio, mia...
Il protagonista sembra paralizzato in un'adolescenza masturbatoria dalla quale non riesce a districarsi.
Talora vi sono dei tentativi di auto-ironia, ma che portano sempre in qualche modo alla glorificazione dell'intelligenza (apparentemente non degna di nota) del protagonista.
Sembra che, a corto di ascoltatori per le sue chiacchiere egoiche e prive di spessore, il protagonista abbia scelto di comunicarle in un libro. Misteriosamente pubblicato da Einaudi.

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