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Sto bene. È solo la fine mondo
 
Sto bene. È solo la fine mondo 2013-06-29 20:17:06 laurel
Voto medio 
 
1.0
Stile 
 
1.0
Contenuto 
 
1.0
Piacevolezza 
 
1.0
Opinione inserita da laurel    29 Giugno, 2013

Una prospettiva estremistica

Credo che questo libro non offra una prospettiva serena, per motivi che trapelano ma in cui preferisco non addentrarmi, ed in ogni caso mostra come le esperienze siano sempre filtrate da una lente soggettiva che è costituita dal vissuto antecedente e dalla psiche dell'individuo, dalle sue relazioni personali, dall'imprinting umano e dalla propria autostima. La scrivente, anche autrice, sta lavorando ad un romanzo che riguarda anche questa religione, vissuta ed interpretata in una chiave positiva e propositiva. Avendo svolto alcuni reportage nei lager nazisti, vorrei ricordare che i testimoni di Geova erano tra i prigionieri dei nazisti. E' prevedibile, di fronte all'imbarbarimento culturale che attraversiamo, che vi siano tristi remake. Come ogni religione, ovviamente, quella dei testimoni di Geova conosce grandezze e miserie, sarebbe demenziale affermare che tutti i preti sono depravati, così come affermare che tutti i testimoni di Geova sono bigotti, così come affermare che gli italiani sono disonesti. Tengo a ricordare che la libertà di religione è sancita da tutte le costituzioni di tutti gli stati civili e che le convenzioni europee considerano le discriminazioni religiose una forma diversa di razzismo, di pari gravità criminale. Se pure posso intuire una sofferenza interiore scaturita da un contesto di esperienze negative, sarebbe stato giusto ricondurre ad un ambiente umano specifico e circoscritto, senza generalizzazioni e connotazioni legate agli aspetti religiosi.
Laurel Condor

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Sarà pure una prospettiva estremistica, ma a quanto pare si narrano fatti realmente accaduti, e la libertà di espressione non è meno importante della libertà di religione.
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30 Giugno, 2013
Ultimo aggiornamento:
30 Giugno, 2013
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Approvo le parole di Cristina. Tra l'altro io sto leggendo questo libro proprio in questo momento e credo che la sua prospettiva non sia estremistica ma semplicemente vista dagli occhi innocenti di un bambino che perde i suoi affetti, i suoi riferimenti e i suoi sogni. Per me non è estremismo, ma solo uno dei tanti punti di vista che chiunque potrebbe avere.
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