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Una mano piena di nuvole
 
Una mano piena di nuvole 2015-08-29 10:25:28 Vincenzo1972
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Stile 
 
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Vincenzo1972 Opinione inserita da Vincenzo1972    29 Agosto, 2015
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La mano di Dio

Columbia County, Arkansas, 1956. Quella dei Moses è una famiglia ben conosciuta in questa piccola contea ai confini con la Louisiana.
Certo ci sarebbe da meravigliarsi se non fosse così: tutti conoscono tutti e le case sembra quasi non abbiano pareti in questa zona. Tanto più che i Moses, John e Calla, gestiscono rispettivamente il bar e la drogheria del loro paese che tutti quindi, o per necessità o per piacere, hanno frequentato.
Una gran bella famiglia quella dei Moses, unita ed affiatata: e se qualcuno avesse dei dubbi in merito non dovrebbe far altro che presentarsi a casa loro il giorno del tradizionale incontro annuale di tutta la famiglia e rendersi conto di persona dell'amore e dell'affetto che circonda John e Calla da parte dei loro quattro figli, Toy, Sid, Alvis e l'unica donna Willadee ed i tanti nipoti che scorazzano allegri e spensierati nella proprietà di famiglia.
Tutti sanno però che anche i Moses hanno attraversato periodi difficili che hanno segnato profondamente la loro vita e che ancora turbano la loro serenità: Walter, il più piccolo tra i figli di John, muore accidentalmente in segheria mentre lavora e Toy, il fratello maggiore, torna dalla guerra con una gamba in meno e con tanta rabbia nel cuore; tanta anche per un uomo forte e leale come Toy.
C'è poco da condannarlo, quindi, se appena tornato in città dalla guerra e vedendo uscire da casa sua un uomo - quando invece pensava di trovare la moglie, sola, ad attenderlo - decide di seguirlo ed ucciderlo a sangue freddo. Ma non finirà in carcere perchè in città tutti sanno che Toy Moses non avrebbe mai ucciso nessuno senza una buona ragione; anche lo sceriffo lo sa e non ci pensa due volte a far passare quell'omicidio per uno sfortunato incidente.
E poi quell'uomo, Yam Ferguson, era ben noto in paese come un farabutto, figlio di un ricco proprietario che grazie alle sue raccomandazioni era riuscito ad evitare la guerra e trascorreva i giorni importunando le mogli degli onesti cittadini chiamati alle armi. Più che giusto, quindi, che fosse morto.. e se non lo avesse ucciso Toy sicuramente avrebbe provveduto Dio in altro modo.
Tra l'altro Dio ha sempre avuto un occhio di riguardo per i Moses; anche se loro forse non lo sanno o non se ne rendono conto. Tanto che quando John, incapace di reggere oltre il dolore per la morte prematura del figlio, decide di togliersi la vita con un colpo di fucile e proprio durante una delle riunioni annuali di famiglia, nessuno sembra biasimarlo, nemmeno la moglie o i figli ormai convinti che sarebbe successo prima o poi.
Sempre uniti, i Moses, anche contro Dio se Lui porta via uno di loro così ingiustamente. E contro Samuel Lake, portavoce di Dio nonchè marito di Willadee Moses, la figlia preferita di John, testarda come lui, tanto da sposare contro la volontà del padre il pastore metodista Samuel, integerrimo ed infaticabile predicatore della parola di Dio. E della Sua magnanimità, della Sua benevolenza che mai potrà tradire le aspettative di chi crede in Lui. Anche se spesso la vita sembra remare contro, a tal punto che risulta arduo pensare che sia voluta da Dio, che faccia parte di un Suo progetto.
Tutto ciò è solo una minima parte della storia raccontata dall'autrice Jenny Wingfield che vede come protaqonista anche la piccola Swan, figlia di Samuel e Willadee, a cui è ispirata la splendida copertina del libro ma che ho volutamente evitato di citare per non anticiparvi niente sul suo personaggio.
Per il semplice motivo che il punto di forza di questo romanzo è proprio nel modo con cui l'autrice induce il lettore ad appassionarsi alle vicende della famiglia Moses, lo invita a casa loro e lo rende partecipe della loro vita quotidiana, sin quando si sentirà uno di loro, uno di famiglia.
E questo perchè il lettore possa avvertire sulla 'propria pelle' la drammaticità del tragico episodio finale, un episodio di violenza che seppure descritto in modo molto velato senza indugiare sugli aspetti più cruenti riesce comunque a scuotere il lettore, proprio in virtù del rapporto di intimità che l'autrice instaura tra il lettore e la famiglia Moses.
E Jenny Wingfield ha certo esperienza da vendere in questo campo avendo scritto negli anni precedenti diverse sceneggiature per film di discreto successo: sa bene, quindi, come coinvolgere emotivamente il lettore, quali corde toccare.
Stile di scrittura molto fluido e scorrevole, sicuramente non pregiato ma comunque efficace nel creare quel crescendo di tensione fondamentale nell'evolversi dello scontro tra bene e male, tra il buono ed il cattivo di turno.
Un romanzo perciò senza grandi pretese se non quelle di garantire una lettura emozionante che coinvolge il lettore rendendolo spettatore partecipe della vicenda, soffrendo e gioendo all'unisono con i protagonisti della storia.
Un'ultima considerazione del tutto personale sul titolo 'Una mano piena di nuvole' dell'edizione italiana del libro: una traduzione, se così possiamo definirla, alquanto 'originale' del titolo 'The homecoming of Samuel Lake' dell'edizione americana.
Samuel Lake è il pastore metodista , irreprensibile seguace della parola di Dio, la cui fede e perseveranza vengono messe a dura prova da una serie di vicissitudini negative che lo porteranno a dubitare, a vacillare.
Il 'ritorno a casa' del titolo originale ha quindi un doppio senso: la casa non è solo quella dei Moses ma anche quella del Signore.
La traduzione italiana del titolo credo si possa comunque collegare al tema religioso e della fede in particolare: una 'mano piena di nuvole' è una mano che viene dall'alto, insperata, inattesa, unica ancora di salvezza per chi è a terra a fa fatica a rialzarsi e quando apre gli occhi ciò che vede dinanzi è una mano tesa, che sembra quasi venire dal cielo; non si scorge un volto ma solo nuvole intorno.

"Alla gente piacerebbe se le cose andassero avanti sempre uguali a com'erano in passato, ma questo non è possibile, ed è un bene, perchè quando una parte di una cosa comincia a cambiare anche tutte le altre si modificano, e presto inizia tutta un'altra storia".

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Il buio oltre la siepe, Amabili resti
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