Dettagli Recensione
fa riflettere, ma difficile da mettere in pratica
Avere o essere? Introversione o estroversione? Altruismo o egoismo? Gli autori cambiano, ma la dicotomia resta la stessa. Devo dire che con Fromm sono stati però introdotti concetti per me nuovi che mi hanno fatto riflettere.
E’ senza dubbio legato all’essere piuttosto che all’avere un individuo che preferisce fare un viaggio piuttosto che comprarsi un oggetto. Bisogna però vedere qual è il suo spirito durante il viaggio: se passa le giornate a fare foto senza chiedersi il perché delle cose che vede, senza conoscere le usanze dei popoli che incontra, senza riflettere sulle diversità esistenti e sul motivo che le ha generate, quell’individuo è più vicino all’avere che all’essere. Non può portare a casa una montagna: quindi la fotografa. Non può acquistare un contadino che miete il grano sotto il sole cocente, quindi lo fotografa. Si impossessa delle immagini, vuole possederle senza analizzare il perché: è un uomo di “avere”.
Possiamo dire cose simili in relazione al modo in cui gli studenti affrontano una lezione. Apparentemente l’apprendimento è sempre nell’ambito dell’”essere” e non dell’ “avere”, ma non è esatto. L’apprendimento puramente mnemonico, che non implichi una elaborazione personale dei dati acquisiti fa parte esclusivamente dell’”avere”. Queste informazioni sono nella mia testa, le ho acquisite io. Questo è comunque avere.
Il testo scorre con un linguaggio piano, senza asperità: viene fatto largo uso di esempi e questo rende la lettura piacevole pur trattandosi di un argomento tanto spigoloso.
Dopo aver considerato avere ed essere nell’esperienza quotidiana, nella religione e nella politica, Fromm spezza una lancia in favore dei giovani: la società moderna è costruita sull’avere, sulla proprietà privata, sul privare gli altri di ciò che possiamo fare nostro. “I giovani affrontano lunghi viaggi in condizioni disagevoli per ascoltare la musica che amano, per vedere un luogo che desiderano, per incontrarsi con la gente che preferiscono. Sarebbe fuori luogo porsi il problema se le loro mete siano valide quanto essi credono; ma anche se mancano di sufficiente preparazione questi giovani hanno il coraggio di Essere.”
Forse per restare giovani a lungo dobbiamo cercare sempre di “essere” a scapito dell’avere che condiziona la nostra vita. Più facile a dirsi che a farsi…..
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