Narrativa italiana Romanzi Esco a fare due passi
 

Esco a fare due passi Esco a fare due passi

Esco a fare due passi

Letteratura italiana

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Cosa succede quando un ragazzo, irrimediabilmente vittima della sindrome di Peter Pan, si mette di fronte ai temi importanti della vita? E' il caso di Nico, il protagonista di questo libro. Ventotto anni, un lavoro di deejay radiofonico, un discreto successo con le donne, Nico vive una vita felice, ma si sente profondamente immaturo.



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Opinioni inserite: 4

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Esco a fare due passi 2016-03-23 07:56:54 MATIK
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MATIK Opinione inserita da MATIK    23 Marzo, 2016
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Esco a fare due passi.

"Immaturo, immaturo, immaturo."
Questo libro è veramente il nulla.
Invidio Fabio Volo che è in testa alle classifiche dei libri più venduti raccontando queste storie veramente insulse!
Il libro è una lettera di Nico a se stesso, nella quale cerca di analizzare il suo modo di agire e di ragionare, arrivando alla conclusione che lui è un immaturo, sotto ogni aspetto, nell'amore verso le donne, verso i suoi genitori, nell'impegnarsi nel lavoro e nei progetti a lungo termine, si rilassa facendosi le canne e vivendo il presente, senza porsi problemi per il futuro.
Immaturo, immaturo, immaturo!
"Ci sono due problemi nella vita. Quelli senza soluzione e quindi è inutile preoccuparsi e quelli che una soluzione ce l'hanno e quindi è inutile preoccuparsi."
Nico è un ragazzo alla ricerca di sé stesso, ma l'analisi che fa non è profonda e psicologica, è secondo il mio modesto parere assurda e inconcludente, spesso passa ad analizzare particolari ridicoli come quello di "della striscia marrone che sporca le mutande e se è previsto l'incontro con un'eventuale donna la necessità di farsi un bidè"!
"C'è chi cerca l'altra metà della mela, io sto cercando ancora la mia mezza."
Ma, si può??? Una lettura assurda, che è riuscita solo ad irritarmi!!!

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Esco a fare due passi 2011-10-04 21:19:25 Estiquaatsi
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Estiquaatsi Opinione inserita da Estiquaatsi    04 Ottobre, 2011
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C'è sempre tempo per due risate

Personalmente non condivido affatto i commenti precedenti: è vero che il libro in se non è un granchè se si parla di letteratura, ma credo che nei commenti precedenti sia stato valutato utilizzando un metro di giudizio sbagliato. Insomma è come valutare un film come Tre Uomini e una gamba adottando gli stessi canoni che si usano per film d'autore di Allen o Bergman. Il mio parere è che, come non si può parlare di "cinema" in senso artistico per i film di A,G e G, ma ugualmente vi fanno scompisciare dalle risate (anzi, precisamente solo Tre uomini e una game e Così e la vita, dopo di che stop), anche per Esco a fare due passi non si può parlare di Letteratura: ciò non toglie che leggendolo passarete un paio d'ore con una mano sulla pancia per le risate. Ovviamente se non avete più di 16, 17, 18 anni al massimo. Io lo lessi intorno a quegli anni, durante un volo di 12 ore Roma-New York, nel silenzio dell'aereo io non riuscivo a trattenere le risate.

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Consigliato a chiunque voglia passare qualche ora a farsi un paio di sane risate
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Esco a fare due passi 2011-03-07 09:13:08 darkala92
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darkala92 Opinione inserita da darkala92    07 Marzo, 2011
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Ogni libro al momento giusto

Ricorderò questo libro principalmente per un fattore: ho azzeccato il momento giusto per leggerlo.
Ebbene si, tempo perfetto, momento perfetto, periodo perfetto.
Con tutta la confusione di questi giorni, lo stress e le solite domande dubbiose che sembrano quasi soffocarti, questo libro mi ha regalato una giornata di serenità - soprattutto a questo servono i libri, o sbaglio? Molto probabilmente, se l'avessi letto in un altro periodo, l'avrei aggiunto alla mia "lista nera"!!!

Ovviamente ci sono aspetti negativi e positivi.

Parto dai negativi (già, sono una persona per niente ottimista):
- in molti punti, le frasi sono forzate, come anche le battute, cioè lo scopo è quello di far ridere a tutti i costi, a prescindere dal contesto in cui ci si trova;
- esempi eccessivi e quotidiani (cose a voler sottolineare nostre abitudini, soprattutto inconsce, per poi dire "Oddio, è vero!", che in parte ho apprezzato, ma in altre assolutamente NO.
- Nel capitolo sul sesso F. Volo sembra aver voluto copiare un pò lo stile bukowskiano, invano.. ciò mi ha irritato terribilmente, soprattutto per via del legame amore/odio che ho ho con lo zio Hank.
- In certi punti mi passava una semplice affermazione per la testa: un "E quindi?" grande come un grattacielo, perchè non riuscivo a capire dove andasse a parare il discorso.
- Stile alquanto infantile, che sembra essere apprezzato tanto oggigiorno, e si capisce bene il perchè.

Gli aspetti positivi, invece, sono stati sia la questione tempo, che ho precisato sopra, e sia il fatto che, nonostante le continue battutine, alcune mi hanno fatto non sorridere, ma ridere.
Inoltre, essendo uno stile molto fluido, ho letto il libro in un giorno, e ciò è positivo, perchè non riuscirei a leggere un romanzo come "Esco a fare due passi" per due giorni consecutivi.

Comunque tutto sommato è andata bene.. poteva andarmi peggio!
Fatto sta che: ho chiuso con il capitolo "Fabio Volo";
della serie: è stato bello finché è durato, ma ora smamma! :)

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Esco a fare due passi 2010-12-01 11:19:21 faye valentine
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faye valentine Opinione inserita da faye valentine    01 Dicembre, 2010
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Sesso, droga e rock'n'roll

Nico è il classico 28enne che non ha fondamentalmente voglia di fare un emerito e si svaga tra pupattole e droghe leggere.
Se la trama di questo libro è riassumibile in una riga e mezzo, potete immaginare già i profondi contenuti che mi accingo ad esporvi....
Va giù come un bicchiere d'acqua, e come tale non vi lascerà nessun sapore in bocca (a meno che non abbiate 14 anni e sia uno dei vostri primi libri!). Volo prende la vita di un adolescente comune, la trasla su un 28enne con neanche poi così seri problemi d'immaturità, e con umorismo facilone e scontato ne tira fuori ben 164 pagine e mezzo! E' più la spesa che l'impresa!!
Insomma, non mi è piaciuto, non perchè abbia qualcosa di estremamente negativo, ma perchè è un libro assolutamente inutile! è una brutta copia di "Jack Frusciante è uscito dal gruppo", è la trasposizione scritta di pagine e pagine di Smemorande di milioni di adolescenti, è una lista dei luoghi comuni più noti al mondo. Sarà comunque facile che al lettore "immaturo immaturo immaturo" (i.e. citazione dal libro) scappi un sorriso perchè scopre di ritrovarsi nel tale aneddoto, ma lo trovo proprio un mezzuccio da pochi soldi per accattivarsi consensi. A chi avanza dei dubbi sul fatto che Volo scriva di suo pugno i suoi romanzi posso dire che sicuramente questo lo ha scritto lui!!!!
Devo ammettere che avevo qualche riserva prima di leggerlo (é il mio primo Volo!), ora ho la prova tangibile del dono della prescienza.
La prossima volta che mi trovo davanti un libro di Volo mi sa che "esco a fare due passi....."

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"Jack Frusciante è uscito dal gruppo" di E. Brizzi
...ecco, se l'avete letto, tenetevi caro questo ricordo!!!
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