Dettagli Recensione

 
La manomissione delle parole
 
La manomissione delle parole 2011-01-05 22:00:18 exeter64
Voto medio 
 
4.2
Stile 
 
4.0
Contenuti 
 
5.0
Approfondimento 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
exeter64 Opinione inserita da exeter64    06 Gennaio, 2011
Top 500 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Il potere della parola

E' veramente difficile inquadrare questo libro di Carofiglio. E' un saggio sulla politica e la giustizia italiana attuale? O una riflessione sul lessico della nostra lingua? O ancora, un'analisi di concetti astratti, di ideali "perfetti" che però hanno difficile applicazione pratica nella quotidiana vita civile, sociale e politica umana?
Forse tutto questo e molto di più si trova nelle pagine di questo libro, dove l'autore, con una metodologia "chirurgica", analizza lo scollamento esistente tra il significato più profondo, etimologico, di cinque parole chiave ( Vergogna, Giustizia, Ribellione, Bellezza e Scelta) e l'uso che ne viene fatto comunemente, piegando il loro senso ad interessi e particolarismi dettati da egoismi personali o forse anche semplicemente dall'ignorare il concetto che dietro quella parola si nasconde.
Moltissime le citazioni di altri autori o anche frasi di canzoni famose, che aiutano ad illustrare come, probabilmente non ci siamo dimenticati, ma ancora peggio, non abbiamo mai saputo cogliere il vero valore del potere che hanno le parole che, quotidianamente leggiamo, ascoltiamo o pronunciamo.
La capacità di parlare e pronunciare o scrivere parole, che distingue l'Essere Umano dal resto degli esseri viventi. Capacità che abbiamo o dovremmo avere, per permetterci di comunicare meglio e più chiaramente tra noi e che invece spesso è scudo o barriera per incomprensioni reciproche.
Profondamente toccante è poi l'analisi della parola "Scelta", l'unica, come scrive Carofiglio, che "...ha numerosi sinonimi, ma nessun contrario."
Quella che più ci lega alla nostra natura di uomini e che, prendendo a prestito una frase di Fernando Savater dal suo libro "Il coraggio di scegliere", recita: "Se è vero che ciò che ci definisce come esseri umani è la nostra capacità di scegliere, allora questa capacità è ciò su cui più di tutto vale la pena riflettere."
In definitiva, un libro ricchissimo di contenuti, spunti di riflessione e discussione, che, se pure in alcuni tratti denuncia storture ed anomalie del sistema politico e legislativo italiano, può permettersi di farlo semplicemente per mostrare quanta differenza esista tra l'uso che viene fatto di alcune parole "manomesse" ed il loro reale, profondo significato.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
90
Segnala questa recensione ad un moderatore

Commenti

2 risultati - visualizzati 1 - 2
Ordina 
Per inserire la tua opinione devi essere registrato.

E' sempre un piacere leggerti :))
In risposta ad un precedente commento
exeter64
11 Settembre, 2011
Segnala questo commento ad un moderatore
Grazie per il commento....frequento poco la community ma continuo a scrivere recensioni!!! :-)
2 risultati - visualizzati 1 - 2

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Un animale selvaggio
Valutazione Utenti
 
2.9 (2)
Ci vediamo in agosto
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
L'orizzonte della notte
Valutazione Utenti
 
4.2 (5)
Sepolcro in agguato
Valutazione Utenti
 
4.9 (2)
Five survive
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Lucy davanti al mare
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Tutti su questo treno sono sospetti
Valutazione Utenti
 
3.8 (1)
Compleanno di sangue
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
La prigione
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Day
Day
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Morte nel chiostro
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Pesci piccoli
Valutazione Utenti
 
4.1 (4)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Complici e colpevoli
Cacciatore di mafiosi
L'ultima notte di Raul Gardini
Donbass. La guerra fantasma nel cuore d'Europa
Una terra promessa
Jenin. Un campo palestinese
La società signorile di massa
Dio odia le donne
Stai zitta
I cantieri della storia
Oriente e Occidente
Lo scontro degli Stati civiltà
Manuale del boia
Red mirror
Invisibili
Discorso della servitù volontaria