Dettagli Recensione

 
Lessico famigliare
 
Lessico famigliare 2016-08-25 18:22:23 Bipian
Voto medio 
 
4.5
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
4.0
Bipian Opinione inserita da Bipian    25 Agosto, 2016
Top 500 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Autobiografia senza biografa

Ritratto personalissimo e pudico della famiglia dell'autrice, in cui attraverso le semplici frasi del loro parlare quotidiano, si snodano le vicende di personaggi tutt'altro che ordinari.

Attorno ai Levi ruota con naturalezza la Torino borghese, ebraica e antifascista del trentennio '30-'50 e la loro vita si intreccia con quella di alcuni uomini come Adriano Olivetti e Cesare Pavese.

Di loro, come per tutte le principali figure descritte nel romanzo autobiografico, la Ginzburg sceglie solo pochi tratti, ma acutissimi e distintivi, con la sensibilità di una bambina che tutt'a un tratto si ritrova matura.

Di Olivetti: "...ricorderò sempre la sua schiena china a raccogliere, per le stanze, i nostri indumenti sparsi [...]. E aveva, quando scappammo da quella casa, il viso di quella volta che era venuto da noi a prendere Turati, il viso trafelato, spaventato e felice di quando portava in salvo qualcuno."

Di Pavese: "L'amore lo coglieva come un travaglio di febbre. Durava un anno, due anni; e poi ne era guarito, ma stralunato e stremato, come chi si rialza dopo una malattia grave."

Uno stile dunque lucido, essenziale, colloquiale, ma che centra sempre il bersaglio.

Gli eventi sono narrati per sottrazione, ossia togliendo molti particolari e lasciandone alcuni di per sè insignificanti, ma importanti nella memoria dell'autrice e nei quali riconosciamo universalmente l'unicità della sua famiglia.

Il padre burbero e pionieristico (andava a "skiare" ben prima dell'avvento del turismo di massa) e la madre eterea e ottimista (anche in mezzo alla bufera fascista, che comunque risparmiò tutti i Levi), appaiono quasi ingessati nei loro cliché e nel loro "lessico famigliare" ripetuto, che sembra di conoscerli da sempre.

E immediatamente viene da pensare a come tutte le famiglie in fondo si rassomiglino, nonostante le enormi differenze dettate dagli eventi, proprio per l'esistenza di alcune parole e delle espressioni uniche che le caratterizzano.

Tornando allo stile, la sottrazione più evidente riguarda proprio l'autrice, che preferisce raccontare poco di sè ed essere spettatrice ironica e defilata nell'ombra delle innumerevoli case abitate dai Levi:

"La casa di Via Pastrengo era molto grande. C'erano dieci o dodici stanze, un cortile, un giardino e una veranda [...]; era però molto buia, e certo umida, perché un inverno, nel cesso, crebbero due o tre funghi."

Unico appunto che mi sento di fare a questo capolavoro è che, a furia di sottrarre ed omettere, le neanche 200 pagine del libro sono troppo poche; si vorrebbe conoscere qualcosa in più, ad esempio sulla prematura scomparsa del marito Leone Ginzburg, o su Turati e Salvatorelli.

Ma del resto dolore, politica e giudizi personali trovano rarissimo spazio nel "Lessico": sarà stato per snobismo, indolenza, o semplicemente per scelta?

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
150
Segnala questa recensione ad un moderatore

Commenti

4 risultati - visualizzati 1 - 4
Ordina 
Per inserire la tua opinione devi essere registrato.

Ciao, ho conosciuto questa scrittrice grazie al libro di Scurati "Il tempo migliore della nostra vita", che racconta la vicenda di Leone Ginzburg, forse ti può interessare.
Comunque anche lì, le nozione sono insufficienti e la voglia di conoscere meglio questa "grande" famiglia ti rimane..
Ciao
Federica
Bella presentazione!
Questo libro e "Le piccole virtù" sono gli unici dell'autrice che mi siano piaciuti, fra quelli che ho letto. Però sono notevoli.
In risposta ad un precedente commento
Bipian
27 Agosto, 2016
Segnala questo commento ad un moderatore
Grazie per la segnalazione, sicuramente d'interesse.
Se tornerò a leggere qualcosa su quel periodo me ne ricorderò.
Ciao,
Michele
In risposta ad un precedente commento
Bipian
27 Agosto, 2016
Segnala questo commento ad un moderatore
Ho sentito su Radio 3 la lettura de "Le piccole virtù", mi aveva stuzzicato, sono andato in libreria per comprarlo, ma avevano solo il "Lessico" e così ho preso quello.
4 risultati - visualizzati 1 - 4

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Un animale selvaggio
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Ci vediamo in agosto
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
L'orizzonte della notte
Valutazione Utenti
 
4.2 (5)
Sepolcro in agguato
Valutazione Utenti
 
4.9 (2)
Five survive
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Lucy davanti al mare
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Compleanno di sangue
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
La prigione
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Day
Day
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Morte nel chiostro
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Pesci piccoli
Valutazione Utenti
 
4.1 (4)
Cause innaturali
Valutazione Utenti
 
3.5 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Il nostro grande niente
Cuore nero
L'età fragile
Il rumore delle cose nuove
Vieni tu giorno nella notte
Giù nella valle
Abel
Il vento soffia dove vuole
La collana di cristallo
Romanzo senza umani
Resisti, cuore
La cerimonia dell'addio
La ricreazione è finita
Grande meraviglia
Le altalene
Rosso di fiamma danzante