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L'arte di dimenticare
 
L'arte di dimenticare 2012-08-23 10:01:46 Sara moncalieri
Voto medio 
 
4.0
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
Sara moncalieri Opinione inserita da Sara moncalieri    23 Agosto, 2012
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Scordatevi Bollywood

Quei bei film indiani, con donne bellissime, dai lunghissimi, scintillanti, capelli neri; occhi sorridenti e labbra ancora di più, se possibile; quelle donne padrone della loro vita, soddisfatte di essere quello che sono, di fare quello che fanno; quelle padrone di casa, madri, figlie, nonne, tutte ottimiste e decisioniste.
Questo quello che ci propone Bollywood. Bene.
Ora scordatevi tutto questo e prendete in mano questo libro, se volete vedere dell'altro.

Se volete vedere, ancora ai giorni nostri, che la norma sono i matrimoni combinati.
Se volete vedere una Moglie terrorizzata perché ha osato accorciare i suoi lucenti, infiniti, capelli corvini senza prima chiedere il permesso al Marito e alla Famiglia del Marito.
Se volete vedere donne, mogli, madri, incastrate in questi ruoli senza che abbiano la possibilità di sceglierli realmente, e nonostante questo continuare a sorridere; sorridere fuori, intendo.
Se volete vedere che ancora oggi partorire figlie femmine è una sventura, e per questo è diventato reato conoscere il sesso del nascituro;
se volete vedere che volendo, comunque, lo si viene a sapere lo stesso e sulla base della risposta si può decidere se portare a termine una gravidanza oppure rischiare la vita in aborti clandestini.
Se volete vedere che chi si oppone e fa scelte socialmente diverse diventa un maltollerato outsider.
Se volete vedere anche questo, allora leggete questo libro.

Tranquilli però: la trama non tratta esclusivamente di questi temi, li racconta attraverso due storie di abbandono e di dolore. Parla con grazia e senza strepiti del conseguente senso di impotenza, della voglia e della necessità di prendere in mano la propria vita, per se' stessi o per chi si ama, volenti o nolenti.
Un libro in cui il dolore non viene mai gridato, ma, se e quando viene esposto, avviene con delicatezza e timore, perché in fondo, il dolore, è quel sentimento che riduce in solitudine le persone che lo provano.

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Commenti

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E' da un pò che lo voglio prendere, mi hai convinta bella recensione !
Grazie Katia, è un libro che merita!
E nonostante i temi, scorrevole alla lettura.
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