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L'insostenibile leggerezza dell'essere
 
L'insostenibile leggerezza dell'essere 2020-12-13 15:44:24 Primrose
Voto medio 
 
4.8
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
5.0
Primrose Opinione inserita da Primrose    13 Dicembre, 2020
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Meraviglioso e affascinante

Ci sono libri che non si dimenticano e storie che leggere una volta non è sufficiente. Ci sono personaggi che sanno conquistare e scrittori che sanno incantare. Pagine che ti restano dentro e parole manovrate con arte e misurate con precisione, per trasformare ogni lettore in spettatore. Kundera è così: meraviglioso e affascinante. Regista di un opera teatrale che va in scena solo per noi, architetto di un mondo che nasce sulla carta e si trasforma sotto i nostri occhi in realtà quotidiana. Il titolo è un ossimoro che cattura immediatamente l’attenzione e riassume attraverso una scrittura impeccabile il mistero che si nasconde nello scontro tra pesantezza e leggerezza. A rendere indimenticabile questo libro sono gli spunti di riflessione disseminati e celati tra le righe per lasciare a noi lettori il piacere di scoprirli e farli nostri: la difficoltà di guardarsi dentro e l’impossibilità di sapere quale sia la scelta migliore; il rifiuto dell’amore e il bisogno di essere amati; l’eterna lotta tra anima e corpo, e lo scontro inevitabile tra casualità e necessità. Impossibile stabilire se si tratti di un romanzo, di un saggio storico o di un trattato filosofico; difficile riassumere la trama: un incontro casuale di vite che involontariamente intrecciano le loro strade. Non ci sono personaggi principali e secondari, a ciascuno viene dedicato spazio e tempo perché ognuno di essi è portavoce di un messaggio: Tereza, con le sue incertezze è li per ricordarci che l’amore spesso si porta dietro la paura di soffrire e di perdere qualcuno. Tomas alla continua ricerca di relazioni effimere nasconde dietro una maschera di sicurezza l’angoscia di un legame durevole. Sabina e il suo bisogno di tradire ci insegnano come la leggerezza possa portare il suo peso insostenibile. Uomini e donne simili a noi, specchio delle nostre passioni, resi forti dalle loro debolezze. Vite incomplete che nelle parole di Kundera trovano la loro perfezione e il loro esatto compimento. A manovrare i fili della loro esistenza c’è l’amore incondizionato, interpretato e rivisitato nell'ottica TELEPATIA di sentimenti. Infedeltà e gelosie, fragilità e paure, vanno in scena per noi e ci insegnano che quel fardello che opprime la nostra anima e a volte fa sanguinare i nostri cuori è condizione necessaria per vivere in maniera autentica. Attraverso queste vite che scorrono sulla carta impariamo che amare significa anche rinunciare alla forza e mostrare ogni debolezza, concedendosi agli altri senza pretendere nulla in cambio.

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