Saggistica Fumetti La sposa yemenita
 

La sposa yemenita La sposa yemenita

La sposa yemenita

Editore

Casa editrice

La prima storia che la reporter Laura Silvia Battaglia ci racconta è un rito nuziale. Nello Yemen i matrimoni durano tre giorni, durante i quali lo sposo e la sposa festeggiano ognuno per conto proprio, uomini con uomini, donne con donne. Laura viene invitata a una cerimonia riservata alle donne e riceve in dono una rosa rossa, segno e profezia che sarà la prossima a sposarsi (sarà proprio così!). La reporter continua la sua cronaca incontrando uno degli sheikh più importanti della capitale Sana'a, raccontando il traffico dei bambini fra Yemen e Arabia Saudita, la partecipazione delle donne "velate" allo spazio pubblico, il problema dei rapimenti di stranieri visto dal lato degli yemeniti, il dramma dei bombardamenti dei droni. Un reportage esclusivo, a fumetti, da un Paese straordinario e poco conosciuto.



Recensione Utenti

Opinioni inserite: 1

Voto medio 
 
4.3
Sceneggiatura 
 
4.0  (1)
Disegno 
 
4.0  (1)
Originalità 
 
5.0  (1)
Voti (il piu' alto e' il migliore)
Sceneggiatura*
Disegno*
Originalità*
Commenti*
Prima di scrivere una recensione ricorda che su QLibri:
- le opinioni devono essere argomentate ed esaustive;
- il testo non deve contenere abbreviazioni in stile sms o errori grammaticali;
- qualora siano presenti anticipazioni importanti sul finale, la recensione deve iniziare riportando l'avviso che il testo contiene spoiler;
- non inserire oltre 2 nuove recensioni al giorno.
Indicazioni utili
 sì
 no
 
La sposa yemenita 2018-08-14 09:55:45 Laura V.
Voto medio 
 
4.3
Sceneggiatura 
 
4.0
Disegno 
 
4.0
Originalità 
 
5.0
Laura V. Opinione inserita da Laura V.    14 Agosto, 2018
Top 50 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Oltre le frontiere del pregiudizio

Scritto da Laura Silvia Battaglia e disegnato da Paola Cannatella, “La sposa yemenita” è un libro a fumetti decisamente insolito e originale, considerato l'argomento trattato: lo Yemen. Da sempre terra molto povera ma ricca di fascino e profonde contraddizioni, essa continua a essere vittima di una guerra dimenticata che sembra svolgersi nel più totale disinteresse da parte dei media e dell'Occidente in generale.
Laura Silvia Battaglia è una reporter che conosce bene il Paese in questione; il suo racconto, dunque, prende le mosse da un vivere quotidiano sul posto che, come spesso accade, porta a una conoscenza senza filtri di persone e realtà socio-economiche che altrimenti difficilmente si potrebbe avere. E vedere qualcosa con i propri occhi – è risaputo – aiuta a comprendere meglio, a mutar prospettiva e a spazzar via quei pregiudizi sulla cui base, purtroppo, si finisce per ragionare.
Sono tanti gli episodi che l'autrice documenta attraverso le incisive tavole della Cannatella: da una sorprendente festa di nozze (della durata di ben tre giorni, durante i quali donne e uomini festeggiano rigorosamente separati) alle pacate e preziose conversazioni su questioni teologiche con lo sheikh di una importante moschea locale, dalla vexata quaestio del ruolo della donna nella società islamica al problema dei bambini yemeniti trafficati e trafficanti al confine con l'Arabia Saudita, dal dramma dei bombardamenti dei droni, che oltre ai bersagli ricercati dalla Cia colpiscono di frequente anche gli innocenti, a quello degli attentati terroristici che mietono numerose vittime persino negli stessi paesi musulmani; non a caso, colpisce in modo particolare lo scenario di morte ritratto nelle pagine dedicate proprio agli attacchi suicidi, dove, tra sangue nero impresso sull'asfalto e odore di carne bruciata, decine di scarpe spaiate testimoniano la voragine della follia umana inducendo a riflettere che “la vita è un cammino in cui, a un certo punto, qualcuno può vietarti di calzare le scarpe”.
Sullo sfondo, affascinante e misteriosa, la capitale Sana'a, quella “Venezia selvaggia sulla polvere” che tanto sedusse il nostro Pier Paolo Pasolini, con la magia senza tempo della sua architettura straordinaria, delle vie della sua città vecchia annoverata tra i monumenti patrimonio mondiale dell'Unesco, delle voci dei muezzìn intrecciate nell'adhan, il richiamo alla preghiera che, dall'alto dei minareti delle moschee, si ripete cinque volte al giorno. Non sono mai stata nello Yemen, ma mi sono comunque ritrovata nelle percezioni e descrizioni della Battaglia ripensando ai miei giorni trascorsi qua e là nel Vicino Oriente poiché certe atmosfere, come quelle create da quella sorta di canto che si spande dalle moschee, sono destinate, come un'esperienza mistica, a restare impresse nel cuore.
Davvero un bellissimo libro, un reportage a fumetti denso di umanità ed emozioni. Un invito a superare, e possibilmente ad abbattere, le tristi barriere imposte da stereotipi, pregiudizi e paure che complicano inutilmente l'esistenza compromettendo, ahinoi!, la pace e la reciproca conoscenza tra i popoli.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
...a chi voglia conoscere qualcosa di una terra dimenticata.
Trovi utile questa opinione? 
130
Segnala questa recensione ad un moderatore
 

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Volver. Ritorno per il commissario Ricciardi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Incastrati
Valutazione Utenti
 
3.8 (1)
Intermezzo
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il mio assassino
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
La vita a volte capita
Valutazione Utenti
 
4.4 (2)
Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.0 (2)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
L'ora blu
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Malempin
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Morte in Alabama
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

E alla fine muoiono
Il contastorie
Il cuore di Lombroso
Le torri di Bois Maury
Il naso di Lombroso
La ricerca dell'uccello del tempo
Nella mente di Sherlock Holmes
Le voci dell'acqua
Le ragazze del Pillar
Mercedes
Anya e il suo fantasma
Il porto proibito
Nonostante tutto
Due figlie e altri animali feroci
Sono ancora vivo
Cinzia