Narrativa italiana Avventura I misteri della jungla nera
 

I misteri della jungla nera I misteri della jungla nera

I misteri della jungla nera

Letteratura italiana

Editore

Casa editrice

Per vivere questa nuova avventura Salgari ci trasporta sul delta del Gange, in una jungla nera, dove il buio è popolato di giorno da un silenzio funebre e di notte da un frastuono di urla, ruggiti e sibili che gela il sangue. È sullo sfondo di un ambiente così ostile e misterioso che si intrecciano le vicende di Tremal-Naik, cacciatore di serpenti ed eroe solitario, Kammamuri, suo fedele compagno, il diabolico Suyodhana, Ada Corisbant, figlia di un ufficiale inglese che è stata rapita dai Thug, i sanguinari fedeli della nera Kali, le cui vittime vengono offerte in sacrificio alla dea della morte e della distruzione.



Recensione Utenti

Opinioni inserite: 1

Voto medio 
 
3.3
Stile 
 
3.0  (1)
Contenuto 
 
4.0  (1)
Piacevolezza 
 
3.0  (1)
Voti (il piu' alto e' il migliore)
Stile*  
Assegna un voto allo stile di questa opera
Contenuto*  
Assegna un voto al contenuto
Piacevolezza*  
Esprimi un giudizio finale: quale è il tuo grado di soddisfazione al termine della lettura?
Commenti*
Prima di scrivere una recensione ricorda che su QLibri:
- le opinioni devono essere argomentate ed esaustive;
- il testo non deve contenere abbreviazioni in stile sms o errori grammaticali;
- qualora siano presenti anticipazioni importanti sul finale, la recensione deve iniziare riportando l'avviso che il testo contiene spoiler;
- non inserire oltre 2 nuove recensioni al giorno.
Indicazioni utili
 sì
 no
 
I misteri della jungla nera 2017-10-23 19:14:35 catcarlo
Voto medio 
 
3.3
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
3.0
catcarlo Opinione inserita da catcarlo    23 Ottobre, 2017
Top 50 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Il fascino della jungla

Il secondo titolo della serie dei pirati della Malesia è ambientato ben lontano dai mari in cui Sandokan scorrazza nel volume precedente: ci troviamo nel delta del Gange a seguire le peripezie del cacciatore di serpenti Tremal-Naik, disposto a tutto per impalmare la adorata Ada. Il problema è che la giovane è costretta al ruolo di sacerdotessa di Kalì dalla sinistra setta dei Thugs, abili strangolatori comandati dal perfido Suyodhana. Il romanzo è diviso in due parti pressappoco equivalenti che sono in pratica racconti che potrebbero avere vita propria delle quali, seppur pari è la capacità di divertire e appassionare, la prima si fa senza dubbio preferire. Approfittando dell’ambientazione in una una giungla misteriosa e piena di rischi – tra alligatori, tigri ed esseri umani – per non parlare di cadaveri che il fiume sacro porta verso la foce, Salgari riesce a costruire un’atmosfera di incantamento malsano già dalla descrizione iniziale, una sorta di piano-sequenza che svela con un abile crescendo i mefitici luoghi che costituiscono la base e il nascondiglio degli adepti di Kalì. Sul limitare della regione vive il personaggio principale che, messo sottosopra da una fugace visione di Ada, conosciuta come la ‘vergine della pagoda’, si mette in testa di liberarla: accompagnato dal fedele Kammamuri si lancia in un’impresa impossibile che rischia di costargli la pelle, ma, dopo aver sventato l’agguato di una talpa, non appena si riprende va di nuovo a ficcarsi nel quartier generale del nemico. Il racconto si svolge intriso di magia e di mistero in un mondo che pare vittima di un malvagio incantesimo: sensazione che si perde (assieme a Kammamuri) nella seconda parte quando Tremal-Naik, fatto prigioniero e ricattato con la sorte di Ada, accetta di uccidere per conto degli adoratori di Kalì il loro peggior avversario, ovvero il capitano inglese Macpherson. Egli non sa – ma il lettore sì – che l’uomo è il padre della ragazza ed ha giurato di ricongiungersi a lei a ogni costo: dopo un primo contatto nella residenza di campagna del militare, inizia una sorta di doppia caccia, con il protagonista che insegue il rivale diretto alla sede dei Thug mentre alle calcagna si ritrova i sipai del brillante sergente Baharata, seminato solo dopo una complicatissima fuga nei sotterranei di una Bombay popolata di inquietanti fachiri e bramini. Ovviamente, tutto è bene quel che finisce bene con lo svelarsi dei personaggi uno all’altro, sebbene sia inevitabile avvertire un pizzico di fretta nel chiudere dopo le molte e lunghe scene d’azione precedenti: nel contempo, però, Salgari lascia il finale semiaperto con le ultime righe che preludono a futuri, sinistri sviluppi. Nel complesso e al netto di poche ingenuità come l’insopportabile Darma, la tigre ammaestrata che accompagna Tremal-Naik, il romanzo sa sprigionare ancor oggi un notevole fascino, facendosi preferire a ‘Le tigri di Mompracem’ in virtù anche di una figura centrale che, pur patendo le stesse pene d’amore, risulta meno monolitico e perciò assai più empatico di Sandokan.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
110
Segnala questa recensione ad un moderatore
 

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Volver. Ritorno per il commissario Ricciardi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Incastrati
Valutazione Utenti
 
3.8 (1)
Intermezzo
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il mio assassino
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
La vita a volte capita
Valutazione Utenti
 
4.4 (2)
Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.0 (2)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
L'ora blu
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Malempin
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Morte in Alabama
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

La stanza delle mele
I prati dopo di noi
L'ultima volta che siamo stati bambini
Stirpe di navigatori
La favorita del Mahdi
Le due tigri
Il segreto del faraone nero
L'ultima patria
La coda del diavolo
I pirati della Malesia
I misteri della jungla nera
Khantis l'egiziano
Sniper Extreme. Orizzonti d'acciaio
Il segno dell'aquila
Sniper Extreme. Victoria Cross
Le isole della paura