Narrativa italiana Romanzi Il prete bello
 

Il prete bello Il prete bello

Il prete bello

Letteratura italiana

Editore

Casa editrice

Uscito nel maggio del 1954, Il prete bello riscuoterà un clamoroso successo. E rileggendolo oggi, quando ormai le etichette impugnate per celebrarlo o denigrarlo sono alle nostre spalle, ci accorgiamo che il suo segreto sta tutto nella festosa eccentricità dei personaggi che popolano un labirintico e fiabesco caseggiato nella Vicenza del 1940, e di colui che saprà stregarli tutti: don Gastone, il «prete bello». Personaggi quali la ricca signorina Immacolata, con i suoi strani cappellini a piume e l’occhialino d’oro cesellato; le Walenska, madre e figlia, che si scaldano ingrandendo con una enorme lente l’unico raggio di sole che al tramonto penetra nella loro stanza. Ci troviamo di fronte a «una sostanza poetica che ribolle e rifiuta di assestarsi entro schemi definiti» (Eugenio Montale).



Recensione Utenti

Opinioni inserite: 3

Voto medio 
 
4.1
Stile 
 
4.7  (3)
Contenuto 
 
3.7  (3)
Piacevolezza 
 
4.0  (3)
Voti (il piu' alto e' il migliore)
Stile*  
Assegna un voto allo stile di questa opera
Contenuto*  
Assegna un voto al contenuto
Piacevolezza*  
Esprimi un giudizio finale: quale è il tuo grado di soddisfazione al termine della lettura?
Commenti*
Prima di scrivere una recensione ricorda che su QLibri:
- le opinioni devono essere argomentate ed esaustive;
- il testo non deve contenere abbreviazioni in stile sms o errori grammaticali;
- qualora siano presenti anticipazioni importanti sul finale, la recensione deve iniziare riportando l'avviso che il testo contiene spoiler;
- non inserire oltre 2 nuove recensioni al giorno.
Indicazioni utili
 sì
 no
 
Il prete bello 2023-01-28 22:18:02 Mario Inisi
Voto medio 
 
4.3
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
Mario Inisi Opinione inserita da Mario Inisi    29 Gennaio, 2023
Top 10 opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Ciclisti con le ali

Parise ci fa entrare nei pettegolezzi di un condominio pieno di zitelle innamorate del prete bello del titolo. Il prete oltre a essere bello pare avere poche altre qualità, ma nel corso della storia si umanizza e sembra nutrire veri sentimenti nei confronti dei due ragazzini protagonisti. La cosa più bella del romanzo sono i due ragazzini e la loro amicizia. Il libro ha un finale poetico e bellissimo che vale l'intero libro.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
80
Segnala questa recensione ad un moderatore
Il prete bello 2019-05-03 13:28:03 siti
Voto medio 
 
4.0
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
siti Opinione inserita da siti    03 Mag, 2019
Top 50 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Ragazzi di vita

La mia edizione datata 1965, a lire 350, quella con la copertina amaranto e il classico capello romano da prete, nella collana Garzanti per tutti - Romanzi e realtà, reca in copertina una sorta di occhiello che recita: “vizi e pettegolezzi della vita di provincia di uno dei più spregiudicati romanzi del realismo italiano”. Sorrido: è il segno del tempo. Mi chiedo, ancora una volta, che segno lascia un'opera d'arte in noi lettori a dispetto delle categorie, della moda dei tempi, di un lancio editoriale. Sono partita dal più famoso romanzo di Parise, scritto nel 1954 quando l'autore aveva venticinque anni, e se l'ho acquistato nel mercato dell'usato è perché qualche meccanismo, legato molto probabilmente a un'indecifrabile reminiscenza, è scattato; eppure tutto è respingente, fin da quelle righe sopra citate. La lettura, purtroppo, per un misto di contingenze, tutte estranee al romanzo, si è dilatata in modo disfunzionale, languendo e arrivando perfino a incancrenirsi; la tentazione di abbandonarlo è stata forte. Complice la voce narrante di Sergio, un ragazzetto della Vicenza fascista, città mai palesata nel suo toponimo ma a cui lo scritto tende per natura e per genesi, proseguo nonostante le decantante bellezze di Don Gastone e benché le smancerie virginee delle sante donne ecclesiastiche non mi facciano affatto divertire, a tratti sbadiglio e mi annoio. Neanche le bravate della naia, la cricca di poveracci a cui Sergio si rifà, o il suo momentaneo assurgere alle grazie delle pie donne, affinché egli sia il mezzo per arrivare a cotanta proibita bellezza, via beneficenza, mi aiutano a superare la reticenza. Poi arriva lei, Fedora, ventiduenne rigogliosa, e finalmente l'azione narrativa subisce una gradevolissima svolta e la caratterizzazione supera le beghine e le frontiere della piccola provincia si aprono e succede ciò che fino ad allora si era solo paventato: il prete si fa uomo. E i monelli vivacchiano e tutto smette di ruotare intorno all'immobilità delle vergini e la lotta per la sopravvivenza del povero si fa più ardua e più dura. Sorprendente seconda parte, mentre già qualcosa mi aveva spinto fin lì: la rappresentazione realistica, vivida , verace e insieme poetica della miseria, gli ampi inserti descrittivi di uno spaccato suburbano i cui bozzetti pennellati finemente dell'autore si imprimono nella memoria come fotogrammi. Sono il portico della custodia biciclette, i salotti perbene, il gabinetto volante, uno stravagante sgabuzzino fra i tetti, dotato di un prezioso water: immagini felliniane, quasi. Ecco, il pettegolezzo vicentino è quello che mi ha meno interessato, così come ho trovato certo funzionale la critica al fascismo attraverso la rappresentazione di un suo mirabile prodotto fattosi prete ma non bella. La bellezza del romanzo però l'ho trovata, senza ricercarla appunto, anzi quasi rischiando di non avvertirla, nella storia del piccolo Sergio, del suo amico Cena e nella sfortuna che si ha a nascere poveri. Lo consiglio, con consapevolezza.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
Pasolini, Ragazzi di vita
Trovi utile questa opinione? 
190
Segnala questa recensione ad un moderatore
Il prete bello 2015-12-07 09:00:18 Carolingia
Voto medio 
 
4.0
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
4.0
Opinione inserita da Carolingia    07 Dicembre, 2015

L'umanità in un cortile


Vicenza,1940: in un cortile popolato da personaggi eccentrici e miserevoli, “simile a un'orchidea i un cumulo di spazzatura” lussureggia la figura di don Gastone, prete bello, giovane, vanesio e
intraprendente, che presto accende la passione nell'anima di ogni uomo e donna, come eroe, modello di fascista, come santo,come sogno proibito. Sergio e Cena, ragazzini poveri, reietti, protagonisti di questa storia,sono gli unici a vederlo come un uomo, e piuttosto che venerarlo, sfrutteranno la passione dei vicini, in particolare delle tante “signorine” di età avanzata, per ottenere soldi e regali, per saziare la fame e godersi l'ultima stagione della propria infanzia.
Come ogni romanzo di Parise, anche “Il prete bello” racconta il mondo attraverso i personaggi che lo abitano, pieni di passioni, vizi, difetti e fissazioni: il cav. Esposito, meridionale, vedovo con cinque figlie, con due soli beni, più importanti di ogni cosa al mondo: la fede nel duce, e il suo personale gabinetto, invidiato dal quartiere; le Walenska, espressione dell'aristocrazia decaduta, vestite di piume di struzzo, ma che si riscaldano amplificando un raggio di sole con una lente; la signorina Immacolata col suo occhialino d'oro e la sua eleganza che la distingue come padrona di tutto il quartiere. Viene poi la massa dei personaggi più miserevoli, che non sentono molto oltre la fame, e da questa emerge Sergio, il narratore. Attraverso la sua voce si esprime Parise, nel suo stie incredibilmente vario, che passa da momenti di comicità ad altri di incredibile commozione, in un graduale passaggio dalla spensieratezza dell'infanzia alla presa di coscienza della durezza della vita, proprio attraverso l'osservazione del microcosmo del cortile.
Un romanzo che disegna il quadro perfetto di un pezzo della società in un preciso momento storico, ma con la leggerezza dell'occhio del bambino, con un linguaggio sensoriale, velato spesso di un erotismo infantile, con la delicatezza di un primo approccio al mondo degli adulti. Da leggere per lo stile magistrale, e per tutti gli amanti del romanzo neorealista.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
20
Segnala questa recensione ad un moderatore
 

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Un animale selvaggio
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Ci vediamo in agosto
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
L'orizzonte della notte
Valutazione Utenti
 
4.2 (5)
Sepolcro in agguato
Valutazione Utenti
 
4.9 (2)
Five survive
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Lucy davanti al mare
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Compleanno di sangue
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
La prigione
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Day
Day
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Morte nel chiostro
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Pesci piccoli
Valutazione Utenti
 
4.1 (4)
Cause innaturali
Valutazione Utenti
 
3.5 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Il nostro grande niente
Cuore nero
L'età fragile
Il rumore delle cose nuove
Vieni tu giorno nella notte
Giù nella valle
Abel
Il vento soffia dove vuole
La collana di cristallo
Romanzo senza umani
Resisti, cuore
La cerimonia dell'addio
La ricreazione è finita
Grande meraviglia
Le altalene
Rosso di fiamma danzante