Narrativa italiana Romanzi Regalo di nozze
 

Regalo di nozze Regalo di nozze

Regalo di nozze

Letteratura italiana

Editore

Casa editrice

Ercole Correnti ha ventinove anni, tra qualche giorno si sposa, dopo cinque anni di fidanzamento. In una calda domenica d'agosto, mentre sta andando a pranzo dalla mamma, sul lungolago vede una Fiat 600 bianca. È uguale alla macchina sulla quale lui aveva fatto il primo viaggio della sua vita, vent'anni prima. Con mamma Assunta, papà Amedeo e soprattutto lo zio Pinuccio. Indimenticabile, quella gita, come lo zio Pinuccio. "Nato gagà", come diceva sua sorella Assunta. Ma anche insuperabile cacciaballe, raccontava di essere mediatore d'affari per i grandi produttori di seta del comasco. Grazie ai suoi mirabolanti racconti, era in grado di affascinare qualunque femmina gli capitasse a tiro.



Recensione Utenti

Opinioni inserite: 1

Voto medio 
 
4.3
Stile 
 
5.0  (1)
Contenuto 
 
4.0  (1)
Piacevolezza 
 
4.0  (1)
Voti (il piu' alto e' il migliore)
Stile*  
Assegna un voto allo stile di questa opera
Contenuto*  
Assegna un voto al contenuto
Piacevolezza*  
Esprimi un giudizio finale: quale è il tuo grado di soddisfazione al termine della lettura?
Commenti*
Prima di scrivere una recensione ricorda che su QLibri:
- le opinioni devono essere argomentate ed esaustive;
- il testo non deve contenere abbreviazioni in stile sms o errori grammaticali;
- qualora siano presenti anticipazioni importanti sul finale, la recensione deve iniziare riportando l'avviso che il testo contiene spoiler;
- non inserire oltre 2 nuove recensioni al giorno.
Indicazioni utili
 sì
 no
 
Regalo di nozze 2013-03-25 20:03:04 Bruno Elpis
Voto medio 
 
4.3
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
Bruno Elpis Opinione inserita da Bruno Elpis    25 Marzo, 2013
Top 10 opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Regalo di nozze – commento di Bruno Elpis

Andrea Vitali scrive un romanzo che trasuda nostalgia per gli anni sessanta (“E quella sera era l’ideale per lasciarsi andare ai ricordi del passato”), assumendo come icona uno dei simboli dell’epoca del boom economico: la mitica “seicento”, la vettura ritratta in una foto d’epoca anche nella cover del libro.
Il protagonista è Ercole Correnti, giovanotto alla vigilia delle nozze (“L’estate finiva e finiva anche la sua vita da scapolo”): la visione di una seicento bianca, misteriosamente parcheggiata in riva al lago, scatena i suoi ricordi, perché è “in tutto simile a quella sulla quale lui … aveva fatto il primo viaggio della sua vita”. E “perché era stato grazie allo zio se lui aveva visto il mare per la prima volta, all’età di quasi dieci anni”.
Nei ricordi di Ercole campeggia la figura dello zio Pinuccio, un’altra delle caratterizzazioni delle quali Andrea Vitali è maestro: “L’eleganza e la grande cura che aveva della propria immagine davano allo zio Pinuccio tutta la sicurezza che gli serviva per spacciare balle attorno alla sua vita e al suo lavoro, quando aveva sotto mano qualche donna da circuire”. Perché lo zio possedeva l’arte di “raccontare balle con una convinzione tale da farle sembrare vere”.
“All’età di ventitre anni lo zio Pinuccio era entrato alle dipendenze della Navigazione Lariana, addetto agli scali e alle biglietterie”.
“Era generoso … soprattutto con se stesso”.
“Benché sapesse che lo zio Pinuccio era stato un bel gavinello con le donne, mai gli erano capitate tra le mani prove concrete delle sue conquiste amorose, tranne qualche foto del matrimonio”.
Tra piccoli colpi di scena e nel rapporto con una madre che è una pessima cuoca (tra le sue specialità: i ravioli-zattera, le torte che diventano “cemento una volta nello stomaco”, il micidiale caffè, e in generale “le cene malcotte”), Ercole – da adulto - penetra la vera storia dello zio gaudente e imbroglione, in una casa “abitata dalle ombre, dai profumi, dai ricordi delle cose belle che vi erano accadute, compresa la sua sfrenata allegria quando gli toccava andare a dormire sull’ottomana per far posto allo zio Pinuccio e alle sue balle”.
Lo stile di Vitali è inconfondibile: nel creare atmosfere umoristico-malinconiche e retro, nell’utilizzo di espressioni tipicamente locali (carampana = donna dall’aspetto non proprio piacente e di età avanzata; caragnare = frignare, piangere inutilmente; “gabaré” di paste = vassoio di delizie), nella tipizzazione dei personaggi che popolano i suoi romanzi.

Bruno Elpis

Questo commento - in www.brunoelpis.it - è pubblicato con la foto della mia prima vettura: una fantastica cinquecento rossa decapottabile. Allora, si cambiava con la mitica "doppietta". Altro che marce sincronizzate o auto con le marce automatiche!!! Chi se lo ricorda?

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
... Porta, Trilussa, Sciascia e autori che coniugassero le declinazioni regionalistiche dell'arte.
A chi ha letto Marcuse.
A chi ha letto saggi e pubblicazioni relative ai "favolosi anni sessanta".
A chi ha amato i Beatles &/o i Rolling Stones.
Come al solito: scherzo!
Trovi utile questa opinione? 
240
Segnala questa recensione ad un moderatore
 

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Un animale selvaggio
Valutazione Utenti
 
2.9 (2)
Ci vediamo in agosto
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
L'orizzonte della notte
Valutazione Utenti
 
4.2 (5)
Sepolcro in agguato
Valutazione Utenti
 
4.9 (2)
Five survive
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Lucy davanti al mare
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Tutti su questo treno sono sospetti
Valutazione Utenti
 
3.8 (1)
Compleanno di sangue
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
La prigione
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Day
Day
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Morte nel chiostro
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Pesci piccoli
Valutazione Utenti
 
4.1 (4)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Il nostro grande niente
Cuore nero
L'età fragile
Il rumore delle cose nuove
Vieni tu giorno nella notte
Giù nella valle
Abel
Il vento soffia dove vuole
La collana di cristallo
Romanzo senza umani
Resisti, cuore
La cerimonia dell'addio
La ricreazione è finita
Grande meraviglia
Le altalene
Rosso di fiamma danzante