Narrativa straniera Romanzi Disturbo della quiete pubblica
 

Disturbo della quiete pubblica Disturbo della quiete pubblica

Disturbo della quiete pubblica

Letteratura straniera

Editore

Casa editrice

Lo sguardo penetrante e la scrittura precisa e implacabile che hanno aperto la strada a Raymond Carver e Richard Ford tornano a dissezionare l'apparente normalità della middle class americana, ma con toni ancora più drammatici: sullo sfondo dell'ottimismo e della prosperità dell'era Kennedy si disegna la storia dell'ambizione frustrata - e della discesa nella follia - di John Wilder, impiegato che sogna il successo come produttore cinematografico e invece conoscerà soltanto l'angoscia dell'ospedale psichiatrico e le manipolazioni di Hollywood.



Recensione Utenti

Opinioni inserite: 3

Voto medio 
 
4.3
Stile 
 
4.3  (3)
Contenuto 
 
4.7  (3)
Piacevolezza 
 
4.0  (3)
Voti (il piu' alto e' il migliore)
Stile*  
Assegna un voto allo stile di questa opera
Contenuto*  
Assegna un voto al contenuto
Piacevolezza*  
Esprimi un giudizio finale: quale è il tuo grado di soddisfazione al termine della lettura?
Commenti*
Prima di scrivere una recensione ricorda che su QLibri:
- le opinioni devono essere argomentate ed esaustive;
- il testo non deve contenere abbreviazioni in stile sms o errori grammaticali;
- qualora siano presenti anticipazioni importanti sul finale, la recensione deve iniziare riportando l'avviso che il testo contiene spoiler;
- non inserire oltre 2 nuove recensioni al giorno.
Indicazioni utili
 sì
 no
 
Disturbo della quiete pubblica 2021-04-01 11:59:32 C.U.B.
Voto medio 
 
3.5
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
3.0
C.U.B. Opinione inserita da C.U.B.    01 Aprile, 2021
Top 10 opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Io bevo, tu bevi, egli beve

La vita borghese gli garantisce un buon equilibrio economico, ma lontano dalla detonazione di un sogno nel cassetto.
La moglie devota e paziente gli assicura la quiete familiare, ma distante dal piroettare pelvico attorno a un’amante giovane, ricca e frizzante.

John Wilder, eccellente venditore di spazi pubblicitari, marito di una donna non troppo attraente, padre di un ragazzo introverso, figlio rancoroso di genitori la cui tenacia garantì il successo, bevitore incallito e traditore cronico gioca la sua carta. Lasciata famiglia e lavoro insegue la carriera cinematografica, sprofondando sempre di più in una voragine di pazzia, scosso barbaramente da una insana commistione di alcolici e psicofarmaci.
La malattia mentale si fa sempre più evidente, un filo in tensione che ci si aspetta vedere strappato ad ogni accenno di scossa, chi si può salvare si salvi, chi non vuole essere salvato che almeno non disturbi la quiete pubblica.

Se la scrittura di Yates si rivela ad ogni nuovo libro una vera e propria esperienza umana, complice la concretezza della sua penna -che assorbe il lettore dimentico di essere a tu per tu con un libro-, l’empatia può essere più o meno incisiva. Infatti, i personaggi che ruotano intorno al romanzo non sono stati a me molto affini e non mi hanno particolarmente emozionata, sebbene sia scivolato in maniera piacevole e veloce.

Trovi utile questa opinione? 
150
Segnala questa recensione ad un moderatore
Disturbo della quiete pubblica 2015-02-20 15:53:01 pirata miope
Voto medio 
 
4.3
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
4.0
pirata miope Opinione inserita da pirata miope    20 Febbraio, 2015
Top 100 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

COME IN UN QUADRO DI HOPPER

John Wilder, il protagonista de “Disturbo della quiete pubblica” di Richard Yates ( 1926-1992), uscito nel 1975, te lo immagini, come in un quadro di Edward Hopper ( 1882-1967), seduto al tavolino di un bar alla periferia di una metropoli americana, il bicchiere in mano, lo sguardo perso nel vuoto: forse pensa al passato, ai genitori milionari, alla sua giovane amante, alla moglie, al lavoro, ai suoi sogni di diventare produttore cinematografico, al troppo alcool, alla paura di tornare delirante nel reparto psichiatrico di un ospedale dove è già stato ricoverato e dove probabilmente finirà i suoi giorni. Egli si sente come uno dei tanti sconfitti che vede quando per tornare a casa percorre chilometri in metropolitana. John non ha bisogno di cercare un perché al proprio malessere: esattamente come nel quadro di Hopper la sua malattia è in ciò che vede attorno in un mondo desolato illuminato solo dalla luce artificiale. Ma riesce difficile leggendo il romanzo di Yates, già autore del più noto “Revolutionary Road” e annoverato fra i “padri del realismo sporco” comprendere se sia l’indole o il destino a fare precipitare John da un quieto benessere borghese nel precipizio dell’alcool e della follia. Sorte e personalità si intrecciano del resto in un’esistenza segnata da una fragilità interiore, incapace di trovare “«ordine nel caos»”: in realtà l’animo ferito consente a John di mettere a nudo il vuoto e la menzogna degli universi che attraversa, compresa la Los Angeles del cinema, e delle persone con cui stringe rapporti intimi come la ricca e capricciosa amante Pamela e i suoi amici intellettuali.. Significativa è la sua lettura tutta epidermica del mito kennediano: se Kennedy incarna il fascino e la bellezza dei vincenti, lui sta con il suo assassino e con le forse oscure che parlano attraverso di lui.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
210
Segnala questa recensione ad un moderatore
Disturbo della quiete pubblica 2013-11-20 12:37:22 Mario Inisi
Voto medio 
 
5.0
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
Mario Inisi Opinione inserita da Mario Inisi    20 Novembre, 2013
Top 10 opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

La distruzione dell'uomo borghese

John, borghese di successo, fa un lavoro che non ama ma che gli garantisce ottimo stipendio e stima dei colleghi, ha una moglie bruttina con cui ha un rapporto abbastanza stabile e formale, un figlio, degli amici noiosi. Tutto sommato conduce una vita moderatamente insopportabile e di certo non all'altezza dei suoi sogni di gloria. Il suo desiderio è da sempre quello di sfondare come produttore nel mondo del cinema, essere alto e avere una ragazza stupenda. Come conseguenza delle sue nevrosi e frustrazioni ha un episodio psicotico da cui si riprende molto presto ma che gli causa un ricovero coatto in una clinica dove viene a contatto con il terribile mondo della malattia mentale. Da lì, l'idea di fare un film di questa sua esperienza grazie anche alla relazione che intreccia con una volubile e ricca ragazza che ha tutto quello che manca a sua moglie: spontaneità, bellezza, impulsività, senso artistico. In realtà il cocktail Pamela-cinema sarà troppo per lui, e l'arido, spietato cinismo del mondo cinematografico avrà la meglio sulla sua precaria salute mentale mandando in frantumi il suo fragile equilibrio, con un piano cinicamente premeditato e abilmente sceneggiato.
Tutto sommato John è molto solo, non incontra nessuno che gli piace veramente dal punto di vista umano. E forse il dramma della condizione di borghese è questa fragilità nei rapporti con le persone, tra formali e superficiali, tra ingessati e vuoti in cui una vera comunicazione è quasi sempre assente.
Il problema di John sarà quello di avvicinarsi troppo ai suoi sogni, così tanto da vedere che sognare non è lo stesso di arrivare. Il sogno realizzato ha tutte le imperfezioni e le crudezze della realtà.
Il libro è piacevolissimo, ha uno stile brillante, molto ironico e caustico ma un retrogusto amaro. Bellissimo!

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
Bullet Park di Cheever
Trovi utile questa opinione? 
230
Segnala questa recensione ad un moderatore
 

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Un animale selvaggio
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Ci vediamo in agosto
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
L'orizzonte della notte
Valutazione Utenti
 
4.2 (5)
Sepolcro in agguato
Valutazione Utenti
 
4.9 (2)
Five survive
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Lucy davanti al mare
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Compleanno di sangue
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
La prigione
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Day
Day
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Morte nel chiostro
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Pesci piccoli
Valutazione Utenti
 
4.1 (4)
Cause innaturali
Valutazione Utenti
 
3.5 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Lucy davanti al mare
Day
Ci vediamo in agosto
Il segreto della libraia di Parigi
Il club del pranzo della domenica
Il club delle fate dei libri
Il filo della tua storia
Un oceano senza sponde
L'ora di greco
Gli altri
Baumgartner
I lupi nel bosco dell'eterno
L'isola nello spazio
La stagione della migrazione a nord
Fino alla fine
L'ultima cosa bella sulla faccia della terra