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La ragazza di carta La ragazza di carta

La ragazza di carta

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In piena crisi di ispirazione, solo e senza un soldo, lo scrittore Tom Boyde non riesce a terminare il suo ultimo romanzo. Proprio quando tutto sembra perduto, nella sua vita entra Billie. Misteriosa e bellissima, compare all’improvviso in una notte di pioggia, con una storia incredibile da raccontare. Gli dice infatti di essere la protagonista del suo romanzo, caduta nel mondo reale da una frase che lui ha lasciato in sospeso. Se ora Tom non riprenderà a scrivere, lei morirà. Sembra assurdo, eppure… Eppure, Tom le crede. Perché è già follemente innamorato. Insieme Billie e Tom affronteranno un’avventura straordinaria, in cui nulla è ciò che sembra.



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La ragazza di carta 2022-06-29 13:48:19 sonia fascendini
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sonia fascendini Opinione inserita da sonia fascendini    29 Giugno, 2022
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voglia di crederci

Tom è uno scrittore: ha realizzato il suo sogno, è diventato una macchina che sforna best-seller. è innamorato di una ragazza bellissima e famosa, frequenta il mondo dei divi e delle feste a bordo piscina. Poi all'improvviso la sua ragazza lo lascia e tutto crolla. Non riesce più a scrivere si lascia andare diventa violento, iracondo, perde la voglia di vivere. Poi altrettanto all'improvviso una ragazza nuda gli cade letteralmente tra le braccia. A quel punto, contro ogni possibile logica, di fronte alle numerose prove che porta la ragazza si convince che si tratti di Billie una delle protagoniste dei suoi romanzi, che è caduta fuori da un libro incompleto. Da qui parte una storia sempre più folle, dove pian piano due personaggi all'inizio opachi e stereotipati diventano qualcosa di reale, lucido, a cui ci si affeziona. Come in molti romanzi di Musso anche in questo ci sono in un libro tanti romanzi, tante storie tute belle interessanti che non si pestano i piedi l'una con l'altra. Ammetto che la prima parte mi aveva deluso, mi ero sorpresa di questa svolta romantica, ma in realtà errore mio. Bisogna leggere il libro fino ala fine prima di giudicarlo. E come al solito questo autore ha fatto centro.

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La ragazza di carta 2015-12-27 15:11:40 Mian88
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Mian88 Opinione inserita da Mian88    27 Dicembre, 2015
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Milo & Carole - Tom & Billie

Tom Boyd, 36 anni nonché autore del best seller "La trilogia degli angeli" non è più sé stesso dopo la rottura con la pianista-modella francese Aurore.
Milo Lombardo, trentaseienne ex appartenente della mara salvatrucha, è attualmente l'agente dello scrittore. Segretamente è innamorato di Carole Alvarez, 33 anni, poliziotta, cresciuta insieme ai ragazzi e a sua volta vittima delle ingiustizie della vita, assiste giorno dopo giorno alla disfatta di quell'uomo che con la sua arte di scrivere ha salvato il terzetto dalla strada, dalla droga, dalla prostituzione.
La dipartita di Aurore fa cadere Boyd nella disperazione, non riesce a dare un senso a quanto accaduto, credeva che lei fosse l'ultima ed invece, da un giorno all'altro, lo ha lasciato senza una spiegazione, una ragione effettiva, un apparente motivo.
E quando credeva che fosse ormai tutto perduto e che la sua esistenza fosse destinata all'oblio ecco apparire, in una notte di temporale, una misteriosa donna che si dichiara essere Billie; uno dei personaggi della sua trilogia “caduto” misteriosamente fuori dal suo romanzo. Soltanto tornando a scrivere e completando l'opera essa potrà tornare a casa.
Il romanzo muove parallelamente le storie di Tom e Billie e di Milo e Carole, archestrando con buona maestria le varie vicissitudini e i misteri che si celano dietro ciascun protagonista.
Di diversa intensità rispetto ad altri scritti di Musso, “La ragazza di carta”, offre al lettore una storia piacevole da leggere, che fatica a partire ma che si riprende intorno alla metà. Non nascondo che tra le due, sono stata maggiormente affascinata e conquistata dalle vicende secondarie relative a Carole e Milo più che a quelle relative a Billie e Tom.
Una peculiarità dello scritto è la capacità di connubiare perfettamente immaginazione e realtà; le due dimensioni si compenetrano, si intercambiano, esistono l'una in funzione dell'altra. Lo stesso romanzo è vivo solo perché letto. Non basta infatti che un autore lo scriva, affinché questo possa realmente diventare realtà è necessario che il lettore lo faccia proprio, lo renda palpabile con la sua immaginazione facendo si che le storie narrate e i personaggi presentati costituiscano un qualcosa di appartenente al suo universo personale magari attribuendo agli stessi caratteri e/o interpretazioni che per primo l'autore non gli avrebbe dato.
In conclusione, anche in questo caso, Musso è abile nel mescolare elementi romance e fantasy, nel narrare più storie d'amore e non contemporaneamente (ho riscontrato infatti questo elemento in quasi tutti i suoi romanzi che ho letto), nel creare la giusta suspence tra una sequenza e l'altra. I suoi personaggi sono quasi tutti individui nati dalla bassa società, vittime cioè della povertà, della criminalità, della droga, individui che credendo in loro stessi e in “un'altra possibilità” riescono ad uscire da quella che sembrerebbe essere la strada già scritta per loro.
Con passione ci insegna a vedere oltre a ciò che abbiamo, a credere in noi, a rifiutare le scappatoie che le sostanze stupefacenti, l'alcool e le cd “vie più facili” fanno credere essere la soluzione a tutti i problemi.
Non forse il suo elaborato più bello, ma sicuramente meritevole di essere letto.
«Forse non aveva più lavoro né casa né macchina. Ma gli restava Carole. Aveva perduto tutto. Tranne l'essenziale ».
« La lettura è un patto di generosità tra l'autore e il lettore: ognuno fa affidamento sull'altro, ognuno conta sull'altro ».

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La ragazza di carta 2013-07-14 11:08:18 Venusia78
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Venusia78 Opinione inserita da Venusia78    14 Luglio, 2013
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Senza infamia e senza lode

Non avevo mai letto un libro di Musso e questo è il primo e credo anche l'ultimo.
Dunque partiamo dai lati positivi:
- E' scritto molto bene, con descrizioni non tediose, dialoghi non esagerati e l'idea di mettere una citazione all'inizio di ogni capitolo è veramente interessante e in un certo senso diventa il prologo che ti fa presagire qual'è la tematica del capitolo in questione;
- La trama è interessante e sicuramente, per me che sono una sognatrice, densa di spunti (la ragazza caduta dal libro mi piaceva un sacco come idea).
Ora passiamo alle note dolenti che sono rapprensentate dalla trama stessa.
Se l'incipit della ragazza caduta dal libro è ciò che mi ha spinto ad acquistare il volume, lo svolgimento della trama non è assolutamente all'altezza perchè da metà libro in poi diventa tutto così banale e prevedibile da annoiare (addirittura con grossi sbadigli). Tacciamo poi il fatto che la protagonista femminile è insopportabile ma, vabbè de gustibus, il punto è che l'epilogo io l'avevo già intuito da quando Tom incontra Billie per la prima volta, quindi finale scontatissimo e sdolcinato che annacqua tutto il messaggio del libro e cioè la scrittura e la condivisione delle emozioni come salvezza personale e universale.
Poi un ultima questione riguarda quel narrare in prima persona quando si parla di Tom e in terza persona quando l'azione si sposta sui suoi amici: che senso ha???? Non potevano mettere tutto in terza persona? Generalmente si narra in prima persona per aumentare l'immedesimazione col personaggio narrante ma in questo caso è assolutamente inutile!
In sostanza: se volete leggerlo, fatevelo prestare o prendete l'edizione economica.

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A chi piacciono i finali melensi
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La ragazza di carta 2013-06-23 16:55:26 Domitilla Ganci
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Domitilla Ganci Opinione inserita da Domitilla Ganci    23 Giugno, 2013
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...d'inchiostro, di carta, di sole e d'azzurro: un

E’ una storia originale e curiosa. Lo stile è unico, sia per l’impaginazione, che per la scelta di contaminare la maggior parte dei capitoli con incursioni letterarie d’ogni tipo, derive fumettistiche, citazioni, schizofrenici cambiamenti grafici. Ogni pagina è un’avventura! L’incipit è coinvolgente e particolare: i personaggi della storia emergono, con le loro peculiarità e il loro vissuto, da alcuni articoli di cronaca giornalistica decisamente credibili. Dopo le prime pagine, ci si comincia ad orientare e si mette rapidamente a fuoco il protagonista, che è uno scrittore in preda ad una profonda crisi creativa. La storia si dipana tra lacerazioni interiori e continui flashback che ci trasportano indietro nel tempo. Apprendiamo, quindi, che Tom Boyd e i suoi amici, provengono da un passato doloroso e pesante, da un’infanzia e un’adolescenza divise tra necessità di sopravvivere in un mondo durissimo, nei bassifondi di una città che non fa sconti e non concede deroghe e i sogni di affrancamento da quella realtà e di possibilità di autorealizzazione in un universo altro, in una dimensione meravigliosa e irreale di bellezza, ricchezza, felicità e …straordinariamente tutto ciò nella vita dei “nostri”, accade! L’imprevedibile si realizza, il sogno si innesta in una realtà impensabile, trascinato a galla dalla straordinaria verve creativa di Tom, che pubblica il suo romanzo ed emerge così dalle nere profondità urbane. Allora il lettore potrebbe farsi di lui un’idea: uno che ha conosciuto bande di criminali e malviventi tra i peggiori, che ha visto la sua piccola amica Carole (dolce e silenziosa ispiratrice del suo favoloso primo romanzo) umiliata da inferni familiari di inaudita violenza e che è sopravvissuto ad un simile girone dantesco, sarà senz' altro un duro, uno con il pelo sullo stomaco che nessun evento della vita potrà scalfire…e invece no! Il nostro protagonista si rivela una tenera mammola in balia dei venti, che si fa stendere dalla fine di una storia d’amore! Questo ce lo rende proprio simpatico, e ci fa accettare di buon grado le incredibili, rocambolesche, surreali avventure a cui va incontro. Ad esempio l’improbabile materializzarsi, nel soggiorno di casa, del più sofferto personaggio femminile dei suoi romanzi: la biondissima e scatenata Billie che lo implora di finire la storia che ha lasciato a metà per garantirle la sopravvivenza (letteraria? Reale? Boh!). Che dire, insieme a lei vivrà il viaggio più strampalato della sua vita, un viaggio che sarà anche dentro sé stesso, alla ricerca dell’origine di quella creatività che crede di aver perduto per sempre, ma anche di tutte le persone importanti che hanno attraversato la sua vita e di cosa ognuno ha lasciato nel suo cuore. Fino ad arrivare ad una straordinaria apologia del lettore: amico, complice e vero ispiratore di ogni scrittore. Dopo la prima parte, è come se si aprisse un libro nel libro e parte un nuovo inaspettato percorso che è quello del libro incompiuto di Boyd attraverso i quattro angoli del mondo e tra le mani di una incredibile miscellanea di personaggi. Appassionante, ironico, divertente, a tratti profondo. Un libro da non perdere. Questo Musso mi è proprio piaciuto! Una piccola critica: io mi sarei fermata a pag 367, al viaggio di ritorno di Tom a Los Angeles…non sentivo la necessità del finale!

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La ragazza di carta 2013-04-27 03:40:05 Bruno Elpis
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Bruno Elpis Opinione inserita da Bruno Elpis    27 Aprile, 2013
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Elpi-logo n. 5

In quest’opera ho colto e apprezzato due idee di fondo, sulle quali voglio incentrare il mio commento.
Il primo pensiero: che la realtà da un lato e l’immaginazione letteraria dall’altro sono talmente compenetrate e compenetrabili da essere intercambiabili. L’osmosi tra vita reale e fantasia creativa è ambivalente e bidirezionale: il personaggio di un romanzo abbandona le righe dello scritto e visita il mondo degli uomini in carne e ossa. Creatore e creatura si scambiano i ruoli, dialogano, diventano uno il salvatore dell’altra. E viceversa.
Tom Boyde, scrittore in crisi creativa, ha interrotto la scrittura del suo ultimo romanzo. Quando tutto sembra perduto, nel bel mezzo dell’autodistruzione e completamente sul lastrico, Tom incontra Billie: una donna misteriosa, bellissima, nelle cui vene scorre … non sangue … bensì inchiostro. Perché Billie è la protagonista del romanzo incompiuto di Tom ed è caduta, insieme alla pioggia, nel mondo reale, sgocciolando da una frase lasciata in sospeso. Se Tom non riprenderà a scrivere, lei morirà...
La seconda intuizione che ho apprezzato: una storia esiste e prende vita in tanto quanto vi siano persone che la leggono. Così, il destino di un’opera è legato alla catena di lettura che – in modo del tutto casuale – si crea nei successivi passaggi di mano in una pratica per la quale … un libro lo si legge, lo si abbandona perché altri lo trovino e lo leggano a loro volta, appuntando impressioni e opinioni … così che il libro si impregni di esistenza e di esistenze.
Musso si riconferma abile nel mescolare elementi romance e fantasy, talvolta tinti di giallo, dando vita a un genere completamente personale. E avvincente.

Bruno Elpis

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... Italo Calvino. Non so perché, ma farei questo accostamento. Musso e Calvino.
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La ragazza di carta 2012-12-19 17:12:25 Annabellissima
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Annabellissima Opinione inserita da Annabellissima    19 Dicembre, 2012
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Bella storia ma...

Questo libro mi ha letteralmente affascinato sin dalle prime pagine: scritto benissimo, una storia magica che appassiona e travolge! Ogni capitolo è introdotto da una citazione letteraria come premessa del contenuto e questo mi è piaciuto in modo particolare.
Capisco il lieto fine che ha scelto l'autore per il libro, però, secondo me, così facendo a fatto perdere cosistenza alla storia. Dal racconto magico e singolare che gli avevo attribuito, è diventato un comune romanzo rosa...
Tuttavia cosiglio vivamente questo libro.

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La ragazza di carta 2012-06-26 16:34:35 phoebe1976
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phoebe1976 Opinione inserita da phoebe1976    26 Giugno, 2012
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Di Guillame Musso, personaggi di carta

L'ho detto e non mi stanco mai di ripeterlo: ognuno ha le sue debolezze letterarie e la mia è Guillame Musso.
Sì, è un romanzo romantico, quasi new age.
Sì, si sa che alla fine va sempre (quasi) tutto bene e questo rincuora.
No, non mi sono ancora stufata di lui.
Musso è semplicemente innamorato dei suoi personaggi, e per questo non riesce ad essere cattivo fino in fondo con loro. Specialmente quando escono dai libri e diventano di carne e sangue.
Insomma, io lo consiglio vivamente, ma sono troppo di parte.
Vedete voi...

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Guillame Musso, e non se ne stanca mai
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La ragazza di carta 2011-09-09 13:36:40 Pelizzari
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Pelizzari Opinione inserita da Pelizzari    09 Settembre, 2011
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Lettere e inchiostro

Surreale, come tutte le sue storie...ma lui trova una spiegazione plausibile e accettabile anche per quei fenomeni che sembrano più impossibili. Ma poi...perchè voler tanto cercare questa spiegazione? E' più bello leggere le sue pagine, lasciarsi trasportare, sentirsi leggeri e vedere dove vanno a finire. Sognare un pò. Non è niente di male ed è un vero piacere leggere così con l'animo rilassato e libero di volare avanti e indietro fra le sue pagine.

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La ragazza di carta 2011-07-25 11:46:01 Hellen
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Opinione inserita da Hellen    25 Luglio, 2011

La ragazza di carta: In sostanza, l'ho adorato.

Ho appena finito di leggere questo libro e devo dire che è stato veramente una stupenda lettura.
Questa è la prima volta che ho avuto l' occasione di leggere un libro di Musso, devo dire che non poteva fare di meglio per questo libro!
La descrizione dei personaggi principali non è stata affatto superficiale, anzi, grazie al racconto delle loro "storie del passato" ho potuto capire il carattere di quei personaggi.
Non ho potuto fare a meno di meravigliarmi per il finale a sorpresa.
Rimarrà tra uno dei libri migliori che abbia avuto l'occasione di leggere, nonostante io abbia solo 14 anni e il genere "romanzo" non è il mio preferito.

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