Dettagli Recensione

 
Notturno
 
Notturno 2014-04-10 11:52:51 silvia71
Voto medio 
 
4.3
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
silvia71 Opinione inserita da silvia71    10 Aprile, 2014
Top 10 opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Notturno

Allo scoppio del primo conflitto mondiale nel 1915, D'Annunzio si arruolò e partecipò attivamente alle operazioni belliche come aviatore.
Il suo “Notturno” nacque durante un periodo di convalescenza a seguito di un incidente aereo nei pressi di Venezia, che gli compromise l'uso della vista, infliggendogli l'obbligo di forzata mobilità per diverse settimane.

Nasce come un lavoro dal marcato accento autobiografico soprattutto nel preludio, riportando i dettagli amari dell'incidente occorso, la perdita del caro amico co-pilota, il ricordo delle numerose azioni belliche affrontate; eppoi il contenuto vola tra presente e passato, tra sogni ed incubi, assumendo le caratteristiche del flusso di coscienza.
Si rompono gli argini spazio-tempo, più prende forma il demone della cecità più si accavallano le immagini, scorrono i ricordi della memoria, voci e volti, paure ed emozioni.
La voce di D'Annunzio scorre con fiume in piena, scuotendo il suo stesso animo, facendolo vagare tra pensieri tristi e dolorosi, mettendolo al cospetto della morte e del buio.
Egli attraversa così momenti cupi in cui sembra vacillare e perdersi, abbandonando le parole altisonanti del superuomo, rimpicciolendosi come uomo comune di fronte alle asperità della vita.
Un D'Annunzio uomo diverso, minato nella salute e nella serenità spirituale, fiaccato nel fisico e provato moralmente.

Un componimento dal sapore nettamente diverso rispetto ad altre opere, a testimonianza della ecletticità dell'autore, di una penna che ha percorso varie strade espressive.
La prosa è depurata dalla ricerca estetica, è raffinata e lirica, ben adatta ad un fluire ininterrotto di pensieri e ricordi, di immagini che si inanellano senza lasciare spazi.
Un'opera accolta con enfasi dalla critica del tempo, vista come un mettersi a nudo da parte dell'autore spogliandosi dalle maschere utilizzate nei momenti precedenti.
Potrebbe essere, come potrebbe essere l'ennesima sperimentazione letteraria del vate, accogliendo lo spunto offertogli dalla vita stessa, una dura prova, la paura della cecità, una caduta agli inferi senza garanzie di ritorno, elementi che lo costringono ad un'analisi disperata della vita passata.
E così egli forgia la sua penna adattandola ai suoi pensieri straripanti, ad un animo che vaga tra sogno e realtà senza confini, varcando le terre delle visioni che lo portano fino alla giovinezza, alla casa natale e alla cara madre, per poi riemergere e navigare nelle acque agitate del presente, scosso dalle recenti immagini di morte, di vite spezzate, di colori terrei di volti spenti per sempre.

Un D'Annunzio meno conosciuto emerge dalla lettura di “Notturno”, lontano da echi filosofici, da tensioni idealistiche di stampo politico, lontano da contaminazioni letterarie marcate presenti altrove.


* Termina con la recensione di questo titolo il percorso di lettura proposto alla riscoperta di Gabriele D'Annunzio; un autore dai forti contrasti, come emerge dall'insieme di tutta la sua produzione e dalle opere scelte e recensite.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
290
Segnala questa recensione ad un moderatore

Commenti

4 risultati - visualizzati 1 - 4
Ordina 
Per inserire la tua opinione devi essere registrato.

Ottima analisi, come sempre.
In risposta ad un precedente commento
silvia t
10 Aprile, 2014
Segnala questo commento ad un moderatore
Degna chiusura di un percorso davvero interessante e ora iniziamo con Pirandello...
Recensione molto bella, per un'opera che amo tantissimo , in cui D'Annunzio porta l'uso della lingua italiana veramente ai vertici dell'espressione letteraria.
In risposta ad un precedente commento
Matelda
15 Dicembre, 2017
Ultimo aggiornamento:
15 Dicembre, 2017
Segnala questo commento ad un moderatore
Sono completamente d'accordo, Bruno.
Mia madre, quando ero una ragazzina , mi recitava a memoria interi brani del Notturno : ora dico : pura musica ..E veramente i vertici toccati da D'Annunzio sul stilistico e linguistico - affascinante musica dalle mille colores inediti rispetto ai precedenti spartiti - sono molto , ma molto difficilmente uguagliabili . Tanto per la cronaca già quando ero al liceo il declino della fortuna delle opere dannunziane era già allo zenith . Quindi in quel lontano tempo non apprezzavo il Notturno... Poi mi sono ampiamente ricreduta-..
E infine : Grazie Silvia per il percorso dannunziano ! Attendo Pirandello , da me da sempre amato.
4 risultati - visualizzati 1 - 4

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Malempin
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Liberata
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Le furie di Venezia
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Appuntamento fatale
Valutazione Utenti
 
4.8 (1)
Sirene
Valutazione Utenti
 
2.8 (1)
Le lupe
Valutazione Utenti
 
4.8 (1)
La violenza dei vinti
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Il castagno dei cento cavalli
Valutazione Utenti
 
4.1 (2)
Mare di pietra
Valutazione Utenti
 
2.8 (1)
Sulla pietra
Valutazione Utenti
 
3.8 (1)
L'ultimo conclave
Valutazione Utenti
 
1.3 (1)
Qualcun altro
Valutazione Utenti
 
4.0 (2)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Il garofano rosso
Vita
La ballerina
Eleonora d'Arborea
Satiricon
L'illusione
L'uomo è forte
La bella di Cabras
Il marchese di Roccaverdina
Una giornata
Una vita
Suor Giovanna della Croce
Dopo il divorzio
Il podere
Con gli occhi chiusi
Geografia. L'Italia